venerdì, Ottobre 4, 2024

Magnussen nega la lotta per il podio a Hamilton

F1. Nel caldo di Barcellona, più di un episodio è finito sotto la lente di ingrandimento dei commissari. Sicuramente quello che ha escluso dalla lotta per il podio Hamilton è il principale, ma partiamo dall’inizio:

C’è infatti un particolare che ha fatto parecchio discutere, soprattutto i tifosi, e riguarda Red Bull durante la prima sessione di prove libere del venerdì. Questo perché il team austriaco ha schierato in pista il Campione del Mondo Max Verstappen e Juri Vips, lasciando ai box Sergio Perez. Ebbene, molti si sono chiesti il motivo della scelta, trattandosi di un top team. E’ bene quindi ricordare che, da quest’anno, il regolamento sportivo impone a tutte le squadre di dedicare una sessione di prove libere a un pilota che ha partecipato al massimo a 2 gare.

Da notare che la possibilità deve essere data ad un giovane per ogni macchina che ha il team, quindi le sessioni di libere che una qualsiasi squadra deve dedicare ad un “rookie” risultano essere due in una stagione.

Passiamo alle decisioni dei commissari. Alonso e lo stesso Vips sono finiti sotto inchiesta per aver creato un impedimento ai danni di un avversario. Per essere precisi, lo spagnolo nei confronti di Hamilton mentre l’estone in quelli di Russell. E’ una violazione dell’articolo 37.5 del regolamento sportivo

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Come abbiamo visto negli scorsi appuntamenti con questa rubrica, da quest’anno la Direzione di Gara presta parecchia attenzione a questo tipo di episodio. Arriva quindi una reprimenda (la prima di guida) per entrambi i piloti

Ma proseguiamo e passiamo alla qualifica. Entrambi i piloti Haas sono stati investigati per aver guidato troppo lentamente senza motivo, il che viola il codice sportivo internazionale e le note del Direttore di Gara.

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Come ben sappiamo, nella giornata di venerdì, il Direttore di Gara stabilisce un tempo massimo da rispettare tra le due linee di safety car. Questo delta deve essere mantenuto ogni qual volta il pilota esca dai box per un “out lap” oppure rallenti in pista per rientrare in pit lane dopo un giro lanciato.
Ebbene, durante la qualifica, sono state registrate 55 infrazioni a questa norma. Tuttavia, esaminando i singoli casi, i commissari hanno stabilito che quasi tutti sono dovuti al fatto che in pista si sono creati dei “trenini” di vetture nelle ultime curve e ogni pilota ha quindi rallentato per creare gap da chi aveva davanti.

Nel caso di Magnussen e Schumacher, invece, i due erano sempre il primo o in prossimità del primo ad uscire dalla pit lane, quindi erano in grado di dettare il passo e rispettare il tempo limite. I commissari, quindi, hanno deciso di assegnare un “richiamo ufficiale” a entrambi. Questo perché la normativa è relativamente nuova e non si è creata alcuna situazione di pericolo. Detto ciò, hanno sottolineato che in futuro saranno molto più attenti e severi anche nel valutare il rispetto di questo delta time.

Sempre durante la qualifica, Stroll è finito sotto la lente di ingrandimento per un unsafe release nei confronti di Norris. E’ una violazione dell’articolo 34.14 a) del regolamento sportivo

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Il team del pilota canadese ha affermato di aver commesso un errore nel dare il via libera al proprio pilota per uscire dal box quando in pit lane stava sopraggiungendo l’inglese della McLaren. I commissari, quindi, hanno deciso di imporre al team 5.000€ di ammenda, assolutamente in linea con gli episodi simili del passato

Concludiamo con la gara. Come già dicevo, l’episodio che ha visto coinvolti Magnussen e Hamilton, di certo, merita un’attenzione soprattutto perché per i commissari non c’è nemmeno stato bisogno di investigare l’accaduto. Ma andiamo con ordine

Subito dopo il via, all’esterno di curva 4 , il danese della Haas tenta il sorpasso sul pilota Mercedes, tuttavia finisce per colpire l’anteriore sinistra dell’inglese. Da ciò ne scaturisce un’escursione nella ghiaia per lui e una foratura per l’avversario.
L’episodio viene notato, rivisto, ma non necessita di investigazione. Cosa che mi trova in totale disaccordo: vero che entrambi hanno subito danni, ma Hamilton non ha il minimo di colpa e si è ritrovato la gara totalmente compromessa. 5 secondi di penalità per Magnussen ci stavano tutti…

Sanzione che è arrivata (con l’aggiunta di 2 punti patente) per Gasly quando, nel tentativo di sorpasso ai danni di Stroll in curva 1, ha toccato l’avversario mandandolo in testacoda. Niente di grave, ma se danneggi la gara di un altro pilota, la penalità deve arrivare…


F1. Autore: Alessandro Rana – @AleRanaF1

Immagini: F1

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