sabato, Luglio 27, 2024

L’astuta gestione Ferrari dei tyre test Pirelli

Venerdì scorso sul circuito del Mugello si è svolto l’ultimo test stagionale della scuderia Ferrari organizzato da Pirelli Motorsport F1 per lo sviluppo degli pneumatici che calzeranno sulle monoposto della prossima stagione.

A fine stagione la storica scuderia di Maranello sarà il team che avrà effettuato più giornate di test sulle coperture 2023 avendo provato anche le gomme full-wet nella due giorni di Fiorano all’indomani del deludente Gran Premio di Monaco.

Nell’era delle simulazioni sempre più sofisticate, queste giornate sono preziosissime per valutare il comportamento della monoposto nel contesto reale.

E’ necessario ricordare che nei test organizzati dal costruttore di gomme non è possibile introdurre nuove componenti alle monoposto che non siano state già utilizzate almeno una volta nel corso della stagione (come da regolamento articolo 10.8.e paragrafo 3, nda).

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Paragrafo del regolamento tecnico 2022 che disciplina i test organizzati dal fornitore dei pneumatici

Inoltre, Pirelli, durante queste sessioni, non dà ai team alcuna informazione sul compound fornito ai team. Nonostante le suddette limitazioni, le franchigie possono sfruttare queste giornate senza limitazioni in termini di chilometraggio, a differenza dei filming day, provando diverse configurazioni aerodinamiche nonché effettuando test sull’affidabilità dei propulsori.

F1. Ferrari sfrutta ogni piega del regolamento per massimizzare le performance

La Ferrari, attraverso ogni possibilità offerta dal regolamento, sta cercando di tenere alta la concentrazione parallelizzando il lavoro al simulatore finalizzato alla ricerca del miglior setup di base in vista del prossimo gran premio di Inghilterra, con test in pista dal valore qualitativo molto elevato.

Anche le prove svolte a Fiorano nella due giorni successiva il gran premio di Monaco, sono state un’ottima opportunità per testare il comportamento della F1-75 su gomme da bagnato estremo. Condizioni simili a quelle avute nel precedente gran premio.

Un circuito, quello di Fiorano, dove storicamente il team italiano preparava la gara del Principato in virtù di un layout caratterizzato da curve a raggio ridotto.

Da annotare, inoltre, che il regolamento finanziario prevede che ad ogni team venga riconosciuto una sorta di rimborso chiamato “downward adjustment” pari a 200.000 dollari per ogni giornata di test organizzata dal costruttore di pneumatici.

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Paragrafo del regolamento finanziario che disciplina il downward adjustment

La Ferrari ha effettuato sinora quattro giornate di test mirati allo sviluppo degli pneumatici Pirelli. Da un rapido calcolo si evince che queste equivalgono a poco meno di un milione di dollari. Considerando la prossimità delle sedi dei test (Imola, Fiorano e Mugello) si tratta di introiti che in tempo di budget cap rappresentano oro colato.

Per quanto concerne gli aspetti puramente tecnici, la possibilità di disporre del circuito privato del Mugello ha offerto l’opportunità di provare il bilanciamento della monoposto nelle velocissime curve Casanova-Savelli e Arrabbiata 1 e 2.

F1. Mugello – Silverstone: affinità che fanno comodo alla Ferrari

Alcuni segmenti del tracciato del Mugello hanno delle importanti affinità con le veloci curve dello storico circuito di Silverstone come i rapidissimi cambi di direzione tra Maggotts, Becketts e Chapel.

Altra similitudine tra i due impianti è la presenza di un solo lungo rettilineo, quello principale per il circuito toscano e l’Hangar Straight per il circuito che ha ospitato il primo gran premio della storia della Formula 1 (vinto dall’Alfa Romeo di Nino Farina, nda).

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Circuito di Silverstone

Nonostante layout agli antipodi, i tracciati di Monaco, Baku e Montreal sono accumunati dalla quasi totale assenza di curve a media alta velocità. In particolare il circuito canadese è un tipico “stop & go” in cui l’unica curva ad alta velocità è la numero 5 con un tempo di percorrenza davvero molto limitato.

Per gli uomini di Maranello è stato fondamentale verificare il bilanciamento della F1-75 soprattutto dopo i significativi aggiornamenti portati in pista nelle ultime tappe del mondiale proprio nella tipologia di curve che caratterizzano lo storico tracciato di Silverstone.

Tra le tante scelte discutibili – quindi criticabili – di questa prima parte del mondiale, il team Ferrari ha saputo però calendarizzare in modo intelligente i tyre-test riuscendo a sfruttarli aldilà della loro ufficiale finalità.

Nella tana del lupo (tracciato prossimo alle sedi della quasi totalità dei team rivali), la monoposto della scuderia italiana dovrà dimostrare di poter respingere gli assalti della concorrenza. Molte squadre inglesi, proprio sulla pista di casa, dovrebbero apportare diversi aggiornamenti alle rispettive vetture.

Vedremo se gli evidenti sforzi profusi dalla compagine di Maranello consentiranno di issare il vessillo del Cavallino Rampante proprio “a casa loro”, come ricordò in un entusiasmante team radio Sebastian Vettel dopo aver tagliato per il primo il traguardo del gran premio di Inghilterra nel 2018. Sono passati molti anni e troppe batoste. E’ ora di recuperare il tempo perduto…


Autore: Roberto Cecere@robertofunoat

Foto: F1, Scuderia Ferrari F1

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