sabato, Aprile 27, 2024

Mercedes: la W13 si mette a dieta per limitare il gap tra qualifiche e gara

Si possono risollevare le sorti di una stagione in quattro gare? La risposta non può che essere negativa. Il 2022 della Mercedes sarà ricordato come un grande tentativo di sbaragliare a concorrenza finito in maniera piuttosto maldestra. La W13, la vettura chiamata a proseguire una striscia di vittorie mai vista in precedenza nella lunga storia della F1, ha fallito su tutta la linea.

I problemi incontranti dalla monoposto concepita dagli esperti di Brackley sono tanti e li abbiamo approfonditi in numerosi focus tecnici che potete consultare sulle colonne di FormulaUnoAnalisiTecnica. Porpoising, drag, carico aerodinamico generato in quantità sufficiente solo ad altezze relativamente basse (che non si sposavano con le oscillazioni verticali) le difficoltà più evidenti del progetto zero sidepod.

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Vista laterale dei sidepod della Mercedes W13

F1. Mercedes W13: un’inattesa cura dimagrante

Ma anche il peso. Non ne hanno fatto mistero, in Mercedes, che la W13 fosse una vettura che eccedeva i limiti minimi di massa consentiti dal regolamento. Condizione che ha limitato ulteriormente le performance di George Russell e di Lewis Hamilton. Fino a qualche settimana fa sembrava che sulla questione non si potesse intervenire. Toto Wolff, commentando i recenti sviluppi relativi alla questione budget cap, aveva affermato che non v’erano risorse per poter sottoporre il mezzo ad una dieta dimagrante.

E invece, a sorpresa, la Freccia d’Argento che girerà in pista da venerdì sarà più magra e, sperano a Brackley, più efficace nello sfidare il cronometro. Non si tratta di speculazioni o di voci di corridoio, la conferma dell’update – che forse arriva fuori tempo massimo – giunge direttamente da Andrew Shovlin, trackside engineer della Stella a Tre Punte: “È il nostro ultimo passaggio di sviluppo aerodinamico e si spera che questo ci dia un po’ più di prestazioni“.

Affermazione che mette a tacere facili speculazioni su un extra budget stanziato dal team. Si tratta, difatti, di un update programmato da tempo e che arriva, forse, per anticipare dei concetti che saranno sviluppati l’anno venturo. Ad ogni passo stiamo imparando sempre di più e quell’apprendimento lo possiamo portare nel prossimo anno. Lo sviluppo fa parte di questo cammino, ci sono anche alcuni punti in cui abbiamo tolto peso dai componenti che si spera porteranno la macchina più vicina al limite di peso“.

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fondo della Mercedes W13 versione “B”

F1. Mercedes: obiettivo riduzione gap tra qualifica e gara

Parole che sentenziano che la W13 ha disputato quasi tutto il campionato con una zavorra piuttosto limitante. L’andamento delle diciotto gare archiviate è stato piuttosto chiaro: la monoposto si è mal difesa in qualifica, eccezion fatta per un paio di occasioni, mentre è cresciuta in gara. Le distanze sul giro secco, sicuramente per un’atavica difficoltà nel mettere in temperatura i compound, si sono sono accorciate in gara, quando c’era da gestire il materiale Pirelli. E in questo fondamentale la W13 è parsa molto efficace.

Il programma di dimagrimento è mirato proprio a limitare il delta di performance che si palesa tra le qualifiche e la sessione domenicale. Da qui le difficoltà per Hamilton e Russell che, pur avendo un buon potenziale per competere, si sono trovati troppo spesso staccati dalle posizioni d’avanguardia.

Il nostro passo gara è stato ragionevolmente forte – ha aggiunto Shovlin Quindi, con un po’ d’ottimismo, possiamo pensare di entrare nella lotta con Ferrari e Red Bull. Ma è difficile dire se ci riusciremo. Molto riguarda l’apprendimento. E’ ciò che ci interessa davvero. Daremo comunque il massimo nelle ultime quattro gare“.

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Toto Wolff, Andrew Shovlin e James Allison, Mercedes AMG F1

Il fatto che l’ingegnere britannico ponga l’accento più sulla comprensione della vettura che sulla produzione di prestazioni è sintomatico dell’idea che questo pacchetto di aggiornamenti sia mirato allo sviluppo della W14 che sta nascendo a Brackley. Pur trattandosi di migliorie calendarizzate, se non avessero avuto una valenza in chiave futura, in seno al team avrebbero volentieri risparmiato risorse e tempo per destinarle al modello 2023 che, a questo punto, potrebbe andare in continuità con la W13.

Sul concept della W14 c’è il massimo riserbo ed ogni spiffero spacciato come notizia da ritenersi inattendibile. Fatto certo è che negli uffici tecnici si stanno vagliando alcune soluzioni. Una è seguire la strada tracciata dalla Red Bull, l’altra è quella di continuare sul solco dei sidepod rastremati poiché, da analisi interne, parrebbe che le difficoltà emerse nel corso del 2022 non risiedono nella parte superiore della vettura, ma in un fondo incapace di sfruttare appieno l’effetto Venturi così come fatto, ad esempio, dalla RB18.

Inoltre, in Mercedes stanno lavorando sulle sospensioni affinché ritornino a dettar legge in un’area che l’ha vista primeggiare finché la FIA non ha stabilito un giro di vite imponendo schemi più semplici che hanno favorito la concorrenza. Per questi motivi le ultime gare saranno un vero e proprio banco di prova dal quale scaturirà la definitiva delibera della vettura che nel 2023 dovrà affrontare la stagione più lunga di sempre.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1, Mercedes AMG

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