venerdì, Marzo 29, 2024

Le osservazioni di Hamilton e Verstappen spingono Liberty Media a modificare la Sprint Race

La F1 è in piena fase di ricalibrazione. Un processo di grande portata che ha bisogno di tempo. Liberty Media, appena insediatasi dopo aver acquistato “il giocattolo” dalla mani di Bernie Ecclestone, ha iniziato a lavorare sul fronte della comunicazione rendendola più giovane, dinamica ed in linea con i tempi al centro dei quali troviamo i social network, strumento usato – e abusato – che sta rapidamente sostituendo altre e più canoniche forme di divulgazione.

Ma i cambiamenti più radicali sono arrivati sul fronte tecnico, finanziario e sportivo. Nel primo caso, ovviamente, ci riferiamo alla rivoluzione che ha portato all’introduzione delle wing car che, dopo un primo anno di “shakedown”, non ha prodotto gli effetti desiderati. Ma si tratta probabilmente di un qualcosa che potrà dare i suoi frutti più maturi nel medio periodo.

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lo start della Sprint Race a Imola edizione 2022

Il secondo paletto piantato dalla proprietà americana è quello relativo al budget cap. E anche su questo fronte, visto quanto accaduto con la prima, vera, revisione finanziaria federale, non è che le cose siano andate per il verso giusto. Anche in questa circostanza si rende necessario un arco temporale più lungo per meglio settare il meccanismo che si è inceppato sin da subito ed ha prodotto una lunga serie di discussioni che hanno mostrato una FIA poco efficace nel definire il castello sanzionatorio costruito dopo un’anomala interlocuzione col il reo.

Il terzo pilastro del “rimescolamento culturale” della Formula Uno ci riporta dritti a quanto vedremo domani sera, ossia alla Sprint Race il cui format, in due anni, ha già subito modifiche profonde. Pare che il processo non si sia affatto interrotto perché sono in cantiere ulteriori variazioni sul tema di cui parleremo più avanti. La F1, in parole semplice, non ha abbandonato l’idea di cambiare lo spartito del “fine settimana sprint” già nel 2023.

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Stefano Domenicali, CEO Formula One Group

F1. Liberty Media vuole modificare la Sprint Race

L’obiettivo più o meno dichiarato è quello di rendere la “garetta” un evento a sé stante. Attualmente, è cosa nota, le qualifiche si svolgono il venerdì e stabiliscono la griglia per l’evento da 100 km del sabato. E’ poi il risultato di questa corsa che va a determinare la griglia per il gran premio domenicale.

Uno dei seri problemi che affliggono il modello odierno è che una seconda sessione di prove libere si tiene il sabato prima della sprint. Ma, poiché le condizioni del Parco Chiuso si instaurano dopo le qualifiche, non è praticamente più possibile apportare modifiche alla vettura. Ciò genera due tipi di inconveniente: il primo è che si svuota di contenuti il turno di libere delle Fp2 che diventano una sorta di preghiera sulla corretta definizione dell’assetto. Il secondo difetto, direttamente correlato al primo, è che si rischia di andare in gara con setup provvisori e inefficaci.

Teoricamente, quindi, lo “switch” ad una gara sprint autonoma potrebbe risolvere questo problema. Ciò se si impostasse una sessione di qualifiche creata ad arte. In questo modo il venerdì sarebbe dedicato ad una combinazione di prove libere e qualifiche per il gran premio domenicale con il sabato tutto votato alla gara sprint.

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Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) e Lewis Hamilton (Mercedes AMG) – Stagione 2021

F1. Modifiche alla Sprint Race: pesano i pareri di Hamilton e Verstappen

Da abbinare a questa modifica vi sarebbe anche l’implementazione di un diverso sistema di punteggio per la corsa del sabato. Elemento che spronerebbe i piloti a non guidare col “braccino” come evidenziato da Max Verstappen nei giorni scorsi (leggi per approfondire). Si tratta di un cambio di paradigma necessario perché, dall’anno venturo, le gare sprint saranno sei su 24.

Quota che potrebbe crescere negli anni successivi visto che Liberty Media spinge affinché questo sia il format standard. Ma, per diventare tale, deve essere realmente efficace. Altrimenti rischia, come accaduto con i due assi delle “rivoluzione americana”, di produrre un ciclopico buco nell’acqua.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: FIA, Mercedes AMG
Oracle Red bull Racing

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