lunedì, Aprile 29, 2024

F1 2023, Pirelli “muove guerra” al sottosterzo: strutture rinforzate per pressioni più basse

Pirelli, nel campionato che sta per concludersi, ha dovuto raccogliere ed affrontare una sfida di grandi proporzioni. L’introduzione dei cerchi da 18 pollici ha reso praticamente inutilizzabili tutti i dati raccolti negli anni in cui il regolamento imponeva ruote da 13. Tale modifica è avvenuta in concomitanza con la più grande rivoluzione concettuale che la F1 ha subito dagli Anni Ottanta ad oggi.

Gli specialisti dell’azienda italo-sinica, a rendere il tutto più complesso, hanno dovuto lavorare con i modelli di vettura di vecchia generazione adattati per l’occasione e si sono dovuti affidare quasi totalmente a simulazioni computazionali senza conoscere i veri livelli di carico sprigionati dalle monoposto “next gen”. Difficoltà ben superate e da cui è scaturito un prodotto efficace ma sicuramente perfettibile. Gli penumatici, difatti, hanno mostrato un comportamento sottosterzante che ora si intende sanare.

Questa tendenza è stata parecchio criticata dai piloti e per tal ragione il gommista sta approntando le contromisure in vista della stagione 2023. La nuova gomma vorrà e dovrà contenere sensibilmente il sottosterzo che si genera alle basse velocità. L’obiettivo è fare ciò mantenendo alti standard di sicurezza. Si stima, nonostante le modifiche regolamentari (vetture più alte), che le auto del futuro imminente produrranno più carico rispetto ai modelli odierni. Vi sarà più energia scaricata sulle coperture soprattutto a velocità maggiori. Entrano in gioco, quindi, le carcasse che potrebbero subire delle modifiche strutturali come leggeremo più avanti.

F1
Mescole Pirelli 2022

F1 2023: Pirelli vuole bilanciare gli assi per evitare il sottosterzo

Si sta sicuramente operando sulle mescole per bilanciare meglio gli assi con l’obiettivo di giungere ad un comportamento più neutro. Il compound hard dovrà essere più performante in modo da entrare maggiormente nelle scelte dei team. La mescola mediana, la C3, dovrà essere più “centrale” rispetto a quella attuale che tende maggiormente alla C4. In generale, dunque, si cercherà di equilibrare la gamma evitando mescole troppo vicine tra loro come, ad esempio, C1 e C2 che, a detta dei piloti, sembrano essere troppo prossime nella resa.

La “P Lunga“, quindi, vuole offrire un ventaglio di soluzioni che sappiano essere più armoniche in modo che le scuderie possano adire a strategie più variegate. A tutto vantaggio dello spettacolo e dell’incertezza. Elementi che stanno molto a cuore a Liberty Media che spinge forte su questo tasto.

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Simone Berra, chief engineer di Pirelli Motorsport

F1. Pirelli: nuove carcasse per pressioni di gonfiaggio inferiori

Simone Berra chief engineer di Pirelli Motorsport ha parlato di questa sorta di squilibrio tra assi alla quale il gommista sta lavorando col fine di superarla ed armonizzarla: “Al momento abbiamo una grande differenza di pressione tra anteriore e posteriore. Intendiamo ridurla un po’. Il nostro obiettivo è girare con pressioni inferiori all’avantreno”. Parole raccolte dai colleghi di RaceFans e che confermano che lo squilibrio nelle pressioni di gonfiaggio ha de facto determinato quell’incedere sottosterzante delle monoposto di cui molti driver si sono lamentati.

Berra conferma quanto anticipato poc’anzi: le gomme del 2023, che sono state testate in due diverse sessioni tra Austin e Città del Messico, punteranno su una struttura rinforzata: “La nuova carcassa è più rigida e ci assicura una maggiore resistenza strutturale. In questo modo sarà possibile abbassare la pressione in modo che la gomma possa lavorare meglio. Gli pneumatici anteriori costituiscono al momento l’asse più debole, perciò abbiamo lavorato molto sulla struttura dell’anteriore“. 

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Differente stato dei pneumatici anteriori di Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) e Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) al traguardo del Gran Premio del Giappone 2022

La nuova struttura, con il nuovo test di integrità che abbiamo fatto sull’anteriore – ha proseguito l’ingegnere italiano – ci dà la possibilità di diminuire leggermente la pressione. Quello che ci aspettiamo per il 2023, se i picchi di carico non cambiano troppo, è che il gonfiaggio all’anteriore diminuirà leggermente“. Cosa che permetterà di generare più grip all’avantreno con conseguente diminuzione del sottosterzo grazie ad un posteriore che “spinge” meno per via di un miglior bilanciamento di forze.

Questi nuovi elementi, uniti all’utilizzo delle termocoperte che saranno settate ancora a 70° dopo che la pista ha bocciato il progressivo abbassamento termico inizialmente previsto (leggi qui nostro focus sul tema), rappresentano una nuova sfida in fase progettuale per i team che dovranno tenere conto di questi fattori oltre al già definito innalzamento del corpo vettura diventato norma dopo le problematiche relative al pompaggio aerodinamico che erano letteralmente deflagrate a Baku.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1, Pirelli Motorsport
, Oracle Red Bull Racing

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