Dopo la prima sprint shootout è tempo di Sprint Race in quel di Baku, Azerbaijan. Le Red Bull hanno confermato le difficoltà sul giro singolo, specie nel secondo settore con Max Verstappen non apparso a proprio agio nella zone del castello. L’olandese non è riuscito a difendere la prima fila ottenuta ieri nelle qualifiche standard e partirà alle spalle anche del collega di casacca che, pur evidenziando qualche sbavatura nel tratto guidato, è stato più efficace e, soprattutto, ha saputo meglio controllare l’emotività.
La partenza in terza piazza è una variabile ulteriore che si aggrega alla gara breve visto che l’olandese sarà determinato a recuperare sui rivali per ribadire la sua leadership in campionato. Contestualmente i 100 km di attività ci faranno capire la vera consistenza delle monoposto sul passo visto che nella sessione di liberà di ieri mattina pochi si sono prodotti in una vera e propria simulazione.
La nostra analisi, come da consuetudine, si apre con le condizioni del teatro delle operazioni:
Temperatura aria: 22°C.
Temperatura Pista: 36°C.
Umidità: 61%.
Vento: 1 km/h Ovest.
Gp Azerbaijan 2023/Analisi on board Sprint Race Red Bull: scelta gomme e partenza
Primo punto d’interesse è la scelta degli penumatici in una gara che non contempla la sostituzione degli stessi. Verstappen e Perez hanno optato per gomma media usata. La nuova è stata “salvata” per la gara di domani. Scelta logica condivisa da tutti tranne che Norris e Zhou che hanno scelto il compound più morbido per affrontare i 17 giri che comporranno l’evento.
Durante il giro di formazione Max strappa subito la pellicola protettiva dalla sua visiera. Evidentemente si ricerca la massima visibilità per il momento della partenza che assume particolare rilevanza con una gara così breve e senza pit stop. Prima di schierarsi sulla sua piazzola, Lambiase dalla radio comanda “one additional burnout” per un totale di quattro.
Lo scatto del pilota di Hasselt non è buono. Russell si affianca subito all’interno. I due entrano appaiati in Curva 1: c’è il primo contatto! Nella successiva piega sinistrosa il britannico è ancora all’interno della RB19 n°1. A Curva 3 la situazione diventa bollente: i due si toccano nuovamente e Max si apre in radio lamentandosene apertamente. L’olandese perde una posizione e, a fatica, resiste al ritorno di Carlos Sainz che stava per approfittarne.
Al giro successivo viene deliberata VSC: l’AlphaTauri di Tsunoda tocca le barriere e perde uno pneumatico. La “virtual” non depone a favore della rimonta dell’alfiere della Red Bull che deve anche affrontare problemi che inizialmente sembrano coinvolgere il fondo e che gli vengono comunicati dall’ingegnere di pista italiano. La reazione è molto infastidita: “It’s ridiculous“, tuona dalla radio. E subito dopo chiede come sia possibile che i commissari non siano intervenuti per penalizzare il rivale. Poco dopo la VSC diventa Safety Car. “STRAT 3 and Mode 3“, avverte Lambiase.
Gp Azerbaijan 2023/Analisi on board Sprint Race Red Bull: la ripartenza dopo la Safety Car
La vettura di sicurezza entra al passaggio 5 e Gianpiero Lambiase avvisa subito che al sesto sarà possibile usare il DRS. “STRAT 2” per il restart. Max è perfetto in questa fase: non perde contatto da Russell e, sfruttando la velocità della sua vettura, prima affianca l’inglese e poi lo supera in scioltezza alla staccata di Curva 1. Al giro sei, come preannunciato, viene deliberata la possibilità di usare il DRS. Un vantaggio per Perez e Verstappen che braccano Leclerc.
E infatti all’inizio del passaggio sette la SF-23 n°16 capitola al messicano che inizia ad aprire un gap di sicurezza. Al giro n°9 l’ex Racing Point è sopra il secondo. Ora è Max a farsi sotto agli scarichi della vettura del Cavallino Rampante potendo adoperare l’ala mobile. Ma Charles non demorde e si rimette sotto il secondo così da non prestare il fianco all’olandese.
Continua il tira e molla tra Perez e Leclerc che stavolta sfavorisce Verstappen che non può approfittare dell’assenza del DRS del monegasco. Quando mancano quattro giri al termine Max si apre in radio e si lamenta delle sue gomme che sono in evidente overheating. In questa fase Charles è fuori DRS, ma Max fatica con una macchina instabile e non riesce a stare sotto al secondo.
Nelle battute finali Leclerc perde contatto definitivamente da Perez. Max (che toglie l’ennesima visiera a strappo) prova ad approfittarne, anche se fatica a scendere sotto al secondo di distacco. Non c’è nulla da fare per Verstappen che deve accontentarsi della terza piazza, sicuramente condizionato dalla perdita di efficienza dovuta ad un danno evidente alla fiancata sinistra della RB19 in seguito al contatto in partenza con Russell.
Dopo la gara, come prevedibile, Verstappen ha atteso l’alfiere della Mercedes per inchiodarlo alle sue responsabilità. L’inglese si è difeso dicendo che aveva poco grip. Versione che non ha convinto un contrariato Max che ha ribadito la sua visione dei fatti nell’intervista post gara nella quale ha affermato che George ha preso rischi inutili. Una filippica che arriva da un pilota che in certi momenti il piede dal gas non lo toglie…
In ogni caso, la Red Bull, come prevedibile, ha mostrato maggiore solidità in gara e domani sarà l’assoluta favorita per la vittoria del Gran Premio che conta davvero. E Max avrà molta voglia di rivalsa. Qui in basso i danni causati dalla Mercedes W14 alla Red Bull RB19 nella collisione del primo giro:
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing
