domenica, Giugno 16, 2024

Gp Australia/penalità Ferrari: la telemetria non sembra scagionare Sainz

Ferrari vs FIA: questo in estrema sintesi il ricorso che la storica scuderia modenese ha mosso nei confronti della federazione internazionale. Il “fattaccio” riguarda la standing start nella quale Sainz e Alonso sono arrivati al contatto durante le battute finali del Gran Premio d’Australia edizione 2023.

Fernando perde il controllo della propria vettura, ma per fortuna non riporta danni fatali al veicolo. Elemento che gli ha consentito di riprendere la gara sfruttando l’ennesimo stop per il brutto incidente tra le due Alpine, potendo recuperare la terza piazza nella successiva ripartenza in regime di Safety Car.

Ora. Possiamo senz’altro dire che i commissari hanno palesato una celerità decisionale spesso assente. Non hanno perso tempo, insomma, relegando il ferrarista in dodicesima posizione tramite la sanzione di 5 secondi comminata alla numero 55. La questione non è stata affatto digerita dal pilota iberico, resosi protagonista di parecchie lamentele via radio, successivamente subissate nelle consuete interviste del dopo gara.

Ferrari ha difeso Carlos. La posizione di Vasseur e compagni non si scosta, quindi, da quella espressa a caldo dall’iberico. Il Cavallino Rampante, orfano di Leclerc ritiratosi alla prima tornata insabbiato in curva 2, ha deciso di non accettare questo doppio zero. Per tanto ha presentato ricorso alla FIA con alcune prove in teoria “illuminati” che potrebbero consentire al team di Maranello di cancellare la punizione.

Attraverso l’articolo del codice sportivo internazionale 14.1.1 è stata così avviata una richiesta di revisione, questo sebbene il regolamento specifichi chiaramente che una sanzione del genere sia assolutamente inappellabile. Nel farlo, l’arringa italiana non potrà prescindere da nuovi elementi rilevanti che, se giudicati tali, potrebbero in qualche modo modificare l’opinione del “collegio arbitrale” australiano.

Formula Uno Analisi Tecnica ha espresso la sua opinione attraverso il racconto on board e le successive analisi, definendo “non scandalosa” la penalità inflitta alla numero 55. Ciò non toglie che, a due giri dal termine, i commissari avrebbero potuto studiare il caso con più calma e prendere una decisione nelle ore successive per non lasciare, come si suol dire in queste situazioni, nulla al caso.

Trattasi di investigazione lampo quella messa in atto? Le risultanze sono errate in relazione alla penalità inflitta al ferrarista? “Salvare” la gara di Alonso pronto al ritiro e mantenere la sanzione sul madrileño dopo l’ultima bandiera rossa era corretto? Tutte domande alle quali, francamente, dare una risposta chiara risulta alquanto complicato.


Ferrari si difende con la telemetria?

A seguire prendiamo in esame i dati telemetrici del secondo restart. Il tratto in questione va dal traguardo alla prima curva, dove Sainz ha “speronato” Alonso mettendolo momentaneamente fuori gioco. Tramite la grafica proposta dalla nostra redazione, possiamo osservare i dati relativi a freno e acceleratore delle due vetture in questione: SF-23 vs AMR23.

Ferrari
telemetria freno/acceleratore – Gp Australia 2023 – Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) – Fernando Alonso (Aston Martin)

Attraverso lo studio degli on board potremmo restare ingannati dalle immagini, mentre la curva telemetrica ci da modo di verificare il comportamento delle monoposto fattualmente. La linea inerente al gas del due volte campione del mondo di F1 ci svela come Fernando alzi il piede dal pedale qualche metro più tardi in curva 1, restando in flat out per qualche decimo di secondo in più. Al contrario Sainz adotta un approccio maggiormente cauto, rilasciando l’acceleratore in maniera anticipata.

Di riflesso, lo spagnolo inizia la staccata prima del tempo cercando di abbassare la velocità che stava portando a centro curva. L’impostazione di Fernando alla 1 non è stata influenzata da Hamilton, ma bensì parliamo di scelta effettuata a priori. Anche perché, al momento della frenata, i due si trovavano praticamente affiancati, non uno davanti all’altro, come si può constatare nell’immagine a seguire.

I dati telemetrici non mentono e di fatto sono corretti se teniamo in considerazione che, Carlos e Fernando, avevano due posizioni ben diverse durante l’approccio alla prima staccata. Sainz era sulla destra, mentre il connazionale, più a sinistra, fruiva di una traiettoria più agevole nell’affrontare la prima chicane.

Ferrari
seconda ripartenza curva 1 – Gp Australia 2023

A margine dell’accaduto non proponiamo la grafica relativa alla tornata precedente, in quanto ogni giro fa storia a se e, a rigor di logica, allungare una frenata per non dar modo ad un avversario di attaccare come ha fatto il quarantunenne di Oviedo risulta più che lecito. Al contempo però, l’approccio più conservativo di Carlos per evitare il contatto emerge chiaramente.

Dare un giudizio sui fatti resta quindi molto complicato. Considerando la vicenda a 360 gradi e tenendo presente il modus operandi della Federazione Internazionale in diatribe del genere, pensare che la direzione gara possa annullare la penalità di 5 secondi, tuttavia pare alquanto difficile.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageizNiccoló Arnerich – @niccoloarnerich  

Telemetrie: Luca Bettiol @BettiolLuca

Immagini: F1 TV

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