lunedì, Maggio 13, 2024

Hamilton: metamorfosi in tre mosse

Trasformazione. Alla diciassettesima stagione in F1 Lewis Hamilton è un pilota del tutto diverso da quello che, nel 2007, si affacciava alla massima serie con il peso della responsabilità derivante dalla consapevolezza di essere una sorta di predestinato visto ciò che era stato in grado di fare nelle categorie propedeutiche.

Al debutto subito un’ordalia del fuoco dovendo sfidare il nemico più forte che c’era all’epoca: Fernando Alonso. Un duello che si accese immediatamente e che portò ad un’annata balorda nella quale Hamilton perse il titolo all’ultima gara e l’asturiano, irritato dal clima che s’era creato in seno alla squadra di Woking, andò via sbattendo la porta, imprimendo una svolta negativa alla propria carriera perché, da quel momento, non avrebbe più avuto una vettura in grado di lottare per il titolo iridato.

Una prima esperienza che ha cominciato a forgiare e temprare il carattere di Lewis Hamilton. Nonché a migliorarne il suo bagaglio tecnico. L’anno successivo, infatti, il pilota di Stevenage riuscì a portare a casa l’alloro iridato per poi entrare in una lunga fase interlocutoria, comunque condita da molte vittorie, che sarebbe terminata con l’approdo in Mercedes. Il momento della svolta vera considerando i conseguimenti che è riuscito ad ottenere ed i record che ha saputo scrivere.

F1
Lewis Hamilton e Fernando Alonso ai tempi della McLaren nella stagione 2007

Hamilton: tre aree di lavoro per diventare il pilota più vincente di sempre

Sono tre gli ambiti sui quali Lewis Hamilton ha lavorato nell’arco di questi 17 anni costruendosi e mutando geneticamente rispetto all’esordio del 2007: sfera tecnica, sfera psicologica e sfera fisica. È stato lo stesso trentottenne britannico a spiegarlo in una recente intervista a Fox Sport nella quale, parlando delle ambizioni che ha ancora per questo 2023 – che non reputa affatto chiuso – ha riavvolto il nastro spiegando come si è evoluto nel corso degli anni.

Sono cambiato nei processi in background, nel modo in cui mi impegno con gli ingegneri, nella maniera in cui sono in grado di estrarre ciò di cui ho bisogno da tutte le diverse sezioni, dai diversi dipartimenti“, ha spiegato Lewis che ha evidenziato come ci siano aspetti di vitale importanza in cui è acquisito una maggiore consapevolezza: “Capisco la macchina molto di più ora di quando sono arrivato qui. Sono cresciuto nella comprensione delle gomme”. 

Quello della gestione degli pneumatici è diventato uno dei fiori all’occhiello del bagaglio tecnico di Hamilton. E non è un caso che le sue prestazioni siano più efficaci durante la gara piuttosto che nelle qualifiche; esercizio nel quale, in questo 2023, sta soffrendo rispetto al compagno di squadra.

All’inizio della carriera ero alla mercé degli ingegneri intorno a me. Non potevo dettare la linea. Non potevo dire: <<Ehi, ragazzi, questa è la direzione in cui dobbiamo andare>>. Posso farlo ora. So di cosa ho bisogno in macchina per fare ciò che devo fare, per poter estrarre le mie prestazioni e per sfruttare la vettura”, ha spiegato il sette volte iridato parlando della sua evoluzione tecnica. 

Hamilton
Lewis Hamilton e il suo ingegnere di pista Peter “Bono” Bonnington, Mercedes AMG F1

Un cammino accanto al quale ne ha compiuto un altro, stavolta operato su se stesso, che riporta alla gestione dell’ambito mentale, della sua solidità e della capacità di riprendersi dai momenti bui di una carriera costellata di successi. Uno degli aspetti principali del cambiamento, per Hamilton, è stato il modo in cui ora affronta il weekend di gara, con il pilota Mercedes che afferma di non trascorrere più giorni in un “luogo buio“.

Penso che, in particolare quando ero più giovane, quando facevo una brutta prestazione, non si poteva parlare con me per giorni. Mi chiudevo spesso in un posto buio. Oggi penso che il passato sia passato, che non posso cambiarlo. Quello che posso modificare è il modo in cui vado avanti. Ciò è stato un grande passo per me”.

Questo secondo punto riconduce direttamente al terzo. D’altro canto, come è noto, mens sana in corpore sano. “Il lato fisico, come mangi, come ti prepari, la gestione del tempo sono elementi fondamentali, quindi ci sono molte aree in cui sono cambiato. E poi c’è una calma nella mente che ho ora e che non avevo allora. Questo arriva con l’esperienza“.

Da questo tipo di percorso compiuto nell’arco della sua carriera, Hamilton crede di aver trovato gli strumenti necessari per affrontare la realtà attuale che lo vede contrapposto ad un compagno di squadra molto forte e consistente e che, per certi versi, ricorda il Lewis di inizio carriera per quanto sia affamato e voglioso di imporsi. 

In Hamilton l’istinto puro di pilotaggio è stato ammorbidito dall’esperienza e dal bagaglio conoscitivo accumulato in diciassette anni. Il pilota ha sviluppato quindi nuove strategie per tenere testa alla nidiata di giovani conducenti che sta provando (nel caso di Verstappen riuscendoci) a detronizzarlo definitivamente. Ma l’obiettivo di concorrere ancora per l’ottavo titolo è concreto. Lewis vuole riannodare il discorso interrotto bruscamente il 12 Dicembre 2021 ad Abu Dhabi.

Hamilton
Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team), Gp Bahrain 2023

Hamilton: “staccarsi” dalla F1 per ritornare a vincere

Hamilton, ne ha parlato recentemente Damon Hill, in considerazione del suo status di sette volte iridato, ha imparato a rimodulare le energie. Lewis deve solo aspettare che le cose maturino per iniziare a raccogliere i frutti. Praticamente l’inversione del paradigma che si è visto nel 2022, quando è stato il pluri-iridato a sobbarcarsi gran parte del lavoro sporco Per tirare fuori la W13 dalle difficoltà.

E’ come se il britannico dovesse starsene appollaiato ad aspettare che gli eventi si compiano. In pratica, nel giudizio di Hill, deve eliminare le distrazioni durante i periodi di inattività e concentrarsi esclusivamente sui weekend di gara trovando una tavola già apparecchiata sulla quale fiondarsi. 

Chissà, in chiusura, se questo approccio unito ad una Mercedes W14 finalmente all’altezza della situazione (lo capiremo da Imola in poi) possono clamorosamente rimettere in pista Hamilton per il titolo iridato riscattandolo da quella beffarda stagione 2021 dalla quale, sicuramente, il britannico avrà tratto ulteriori insegnamenti.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Mercedes AMG

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