giovedì, Maggio 16, 2024

Gp Inghilterra 2023/Analisi on board qualifica: Ferrari imperfetta in Q3

Ferrari affronterà la qualifica del Gran Premio di Inghilterra nella modalità che più soffre: condizioni cangianti. L’incapacità di leggere in tempo reale le situazioni complicate, infatti, ha spesso messo nei guai la storica scuderia italiana. Per di più, le auto del Cavallino Rampante hanno mostrato una certa difficoltà nell’amministrare i compound in tale contesto, per via della ristretta finestra di funzionamento degli stessi.

Il paragrafo che apre l’articolo non vuole allarmare il lettore. Si tratta solamente di un semplice “avviso ai naviganti”, utile a ricordare le recenti prestazioni a dir poco confuse della Ferrari in contesti del genere. Espletata la premessa, possiamo aggiungere che, durante le Fp3, le rosse hanno mostrato un passo avanti nell’amministrazione della working range su asfalto umido. Buon auspicio in vista della battaglia che sta per iniziare.


Gp Inghilterra 2023/ Analisi on board qualifica: Q1

La notizia è che non piove per il momento. Tuttavia Ferrari non inizia in maniera brillante e, ancora una volta, la decisione di mandare in pista Charles Leclerc con la mescola intermedia pare assai discutibile. La numero 16 percorre un giro e torna immediatamente ai box per montare le Soft. Ciononostante la possibilità di effettuare alcuni giri lanciati esiste, visto che la pioggia per i primi 10 minuti della Q1 non fa presenza.

I piloti della rossa danno il massimo in condizioni davvero difficili. Tanto traffico e poca aderenza per un asfalto verde e umido, con le vetture che perdono facilmente la traiettoria. Ciò malgrado i ferraristi non si fanno prendere dal panico e cercano di spingere al massimo. Sainz chiede la traiettoria da utilizzare in curva 13, mentre Leclerc preferisce concentrarsi sulla guida e no proferisce parola.

Il contesto è “very tricky” come sottolinea lo spagnolo in radio. Il bilanciamento delle SF-23 è buono, ma portare e tenere in finestra le Pirelli a banda rossa non è affatto semplice. A metà sessione il remote garage consiglia agli alfieri della rossa di restare il pista. Tornare ai box per montare una Soft nuova era troppo rischioso. Quando i riscontri cronometrici sono all’altezza per passare il taglio arriva la red flag, causata dalla Haas di Magnussen che interrompe la sessione a poco più di tre minuti dalla fine.

Ferrari
Carlos Sainz e Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo delle SF-23 durante la Q1 del Gran Premio di Inghilterra edizione 2023

Ambedue le Ferrari tornano ai box. All’interno del garage si confabula sui cambi di carico sviluppabile all’anteriore, in attesa di un eventuale ritorno in pista. Qualche minuto più tardi scatta la bandiera verde, tempo nel quale i commissari ritirano la monoposto del pilota danese. Le mescole sono sempre Soft, due set nuovi, con le quali le SF-23 tornano a calcare l’asfalto britannico.

Adami e Marcos suggeriscono un “fast outlap” per attivare al meglio le gomme e marcare al più presto possibile un riscontro cronometrico prevenendo l’arrivo di ulteriore pioggia. Il contesto ovviamente è assai caotico. Tantissimo traffico e una track position complicata per tutti. Ciò malgrado le Ferrari si lanciano passando alla mode race senza particolari problemi.

Leclerc si lamenta in radio per il sorpasso all’ultima curva di Sainz prima di iniziare la tornata. Nessuna risposta dal suo ingegnere che lascia cadere la polemica. I due “Carlo” chiudono l’ultimo tentativo qualificandosi per il prossimo step della qualifica. Molto bene Charles che si piazza secondo, meno Sainz che comunque si accontenta della dodicesima piazza.


Gp Inghilterra 2023/ Analisi on board qualifica: Q2

Per il primo run della seconda parte della qualifica ambedue le rosse scendono in pista con un treno di Pirelli a banda rossa nuova di trinca. Le monoposto modenesi sono in coda in pit lane, nell’attesa che il semaforo diventi verde. In quel frangente i piloti vengono avvisati che sono attese alcune gocce nell’arco dei prossimi minuti. La concentrazione, ovviamente, è altissima.

L’outlap è nuovamente un caos, con le vetture appiccicate fra loro che cercano uno spazio per lanciarsi. Un timido sole fa capolino proprio mentre le SF-23 partono con una track position che possiamo tutto sommato definire buona. Sainz apostrofa “shit lap” il suo tentativo, mentre Leclerc non commetta la sua prestazione, addirittura peggiore rispetto a quella del compagno. Arrivano vari suggerimenti per gestire al meglio il differenziale in inserimento e centro curva.

Dopo un cool down lap si torna a spingere, mode push e si parte nuovamente. La sofferenza nelle curve lente già rilevata su pista asciutta aumenta in queste condizioni. Si nota chiaramente dalle varie correzioni in questi tratti, dove le vetture italiane tendono a scivolare parecchio. Il riscontro cronometrico di Carlos non è giudicato sufficiente e perciò gli viene chiesto di tornare ai box per montare un set di Soft nuove.

Ferrari
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) in azione durante la Q2 del Gran Premio di Inghilterra 2023

Mentre il crono di Leclerc da una certa tranquillità in più e sulla numero 16 viene montato un treno di Pirelli a banda rossa usate. Al contrario sono nuove per Sainz, in ritardo sui tempi rispetto al suo teammate. A pochi minuti dal termine della Q2 le Ferrari tornano in pista. Espletato l’out lap con molta cura si procede al giro lanciato per entrambi.

Il lavoro sul volante è sempre massiccio, sia nelle curve in appoggio ad alta velocità di percorrenza che in quelle più lente. Charles chiude un ottimo tentativo considerando traffico e scrub soft, appena tre decimi più lento dello spagnolo con gomme nuove. Anche la ghigliottina della seconda parte della qualifica viene superata. Quinto e sesto posto che vale la possibilità di giocarsi la pole.


Gp Inghilterra 2023/ Analisi on board qualifica: Q3

Ci siamo. Il momento di scoprire le carte sul tavolo di gioco è arrivato. Il tutto per tutto fa presenza in questa ultima parte della sessione classificatoria che definirà la grigia di partenza della corsa domenicale. Le due Ferrari tornano a calcare l’asfalto inglese. Ambedue abbandonano la pit lane montando un set di gomme Soft usate dopo che in garage, su precisa richiesta dei ferraristi, è arrivato un ritocco sul carico installato all’avantreno.

Si procede all’attivazione delle mescole all’interno di uno scenario decisamente più semplice, senza particolare traffico, data la presenza di sole 10 vetture in pista, mentre un sole più deciso si incarica di asciugare l’asfalto britannico. Le rivoluzioni del propulsore per questo primo stint si alzano, potendo disporre di un surplus di potenza dalla power unit.

Sainz alla fine di un giro non esaltante chiede un ulteriore cambio di carico: “point 1 up“. Leclerc non commenta la messa a punto sino a quando non giunge ai box dove chiede due punti in più di downforce. Entrambi i ferraristi, pertanto, tornano nel garage dopo aver saggiato le condizioni prima di realizzare la tornata finale. Quella che di fatto garantirà la posizione di partenza nel Gran Premio di Inghilterra edizione 2023.

Ferrari
Charles Leclerc – (Scuderia Ferrari) scende in pista a bordo della sua SF-23 per la Q3 del Gran Premio di Inghilterra edizione 2023

Due minuti e l’azione prende corpo. Le SF-23 sono impegnate nell’out lap utilizzando la modalità warm up per centrare al meglio la finestra di funzionamento degli pneumatici. La tensione è tanta. Adami suggerisce per la curva 16 la posizione “zero” per il sistema brake shape. La track position è ottima e le chiacchiere lasciano spazio all’azione. Si parte, insomma.

All’inizio del T2 il monegasco perde per un attimo la sua vettura, così come mostra un indecisione verso la fine del terzo settore. Due aspetti che di fatto pregiudicano il suo passaggio. Un vero peccato in quanto la possibilità di avvicinarsi al “solito” pole man Verstappen era davvero presente. Giro pulito per Carlos che malgrado non commetta errori particolari non produce un prestazione brillante, pagando dazio soprattutto nella seconda parte della pista.

Un quarto e quinto posto dietro le sorprendenti McLaren che, a differenza della Ferrari, massimizza l’attivazione delle gomme. Un vero peccato, in quanto le potenzialità per fare meglio esistevano eccome. Ma tutto sommato possiamo guardare il bicchiere mezzo pieno considerando che, rispetto al recente passato, il team di Maranello ha mostrato una gestione di un contesto complicato migliore. Resta la questione degrado per domani, fattore sul quale l’incognita in ottica gara esiste.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari

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