lunedì, Ottobre 14, 2024

Mercedes: la W14 ritrova il retrotreno e le prestazioni

In Mercedes l’avevano detto dopo Silverstone: la particolare conformazione dell’Hungaroring poteva dare una mano ad una vettura che cercava conferme dopo che lo slancio post Monaco sembrava essersi leggermente appiattito. Ci ha pensato Lewis Hamilton, recordman magiaro, a siglare una pole position da urlo (la n°104 in carriera) che lenisce parzialmente la beffa subita da George Russell che non ha passato la tagliola della Q1 a causa del traffico da orario di punta in una metropoli asiatica.

Il sabato della Stella a Tre Punte, quindi, poteva essere ben più brillante anche se bissare la pole dell’anno scorso fa sorgere sorrisi a tutta bocca agli esponenti della scuderia anglotedesca che oggi vuole giocarsi qualcosa di grosso nonostante la Red Bull resti l’assoluta favorita visto il passo sciorinato in configurazione gara.

Mercedes
Lewis Hamilton (Mercedes AMG) – Gp Ungheria 2023

Mercedes: la W14 è rinata?

La domanda qua in alto non deve condurre a risposte entusiastiche e non aderenti al vero. La F1 odierna racconta che le monoposto sono molto sensibili ai cambi di palcoscenico. Macchine, in parole semplici, che si adattano in un determinato contesto e soffrono quando muta il layout. E di questa altalena prestazione la W14 è stata protagonista come lo è stata la vettura che l’ha preceduta.

Quando si verificano determinate condizioni questa macchina sa accendersi. E ieri c’erano tutte: temperature, abrasività dell’asfalto, caratteristiche delle curve. Ma non basta solo questo. Il continuo lavoro di affinamento meccanico (ritocco alla sospensione anteriore) e aerodinamico ha permesso di limare progressivamente quei difetti che nella prima fase del mondiale erano parsi inficianti.

Quel veicolo all’anteriore poco preciso e dal retrotreno ballerino e scarsamente reattivo, peculiarità che non si sposavano col driving di Hamilton, s’è trasformato in un mezzo capace di offrire più fiducia ai piloti. C’è un passaggio chiave delle parole di Lewis a dimostrarlo: 

Io e George [Russell] siamo partiti con lo stesso setup, ma dopo Fp1 ho voluto apportare delle modifiche. Ad un certo punto un colpo di vento mi ha fatto perdere il controllo e sarei stato molto frustrato di perdere la pole per questo. Oggi la macchina era piacevole da guidare e sentivo bene il posteriore: non avevo paura di perderlo. Se aveste potuto vedere sotto il mio casco, avreste visto un sorriso enorme”.   

Mercedes
George Russell (Mercedes AMG)

La parte in grassetto è quella che spiega la positiva evoluzione della W14: da macchina incapace di dare sicurezza ai propri piloti si è trasformata in un mezzo prevedibile, sincero nella risposta, più semplice da domare e controllare anche in situazioni più complesse come possono essere quelle rappresentate da un’improvvisa folata di vento che mette in crisi il bilanciamento aerodinamico.

Proprio per questo motivo, per avere una macchina da pole e non poterla sfruttare, Russell è parso particolarmente rammaricato: “Eravamo veloci e la macchina era fantastica. Sfortunatamente siamo stati fuori sincrono con tutti gli altri per l’intera sessione. Abbiamo una grande squadra, ma l’intera seduta non è stata abbastanza buona per i nostri standard. C’era molto traffico alla fine dell’ultimo settore; il giro era compromesso già  curva uno. La gomma dura funziona bene qui, soprattutto con le alte temperature, ma eravamo in pista nel momento sbagliato”.

Mercedes non può quindi essere pienamente soddisfatta perché non ha letto bene la situazione della pista che andava riempiendosi di piloti, tanto che lo stesso Lewis ha rischiato, alla fine della Q1, di restare fuori per il troppo traffico. Quella della gestione della track position è una dinamica che andrà meglio gestita in futuro per evitare di sprecare potenziale.  

Abbiamo fatto un errore con George. Avremmo dovuto metterlo in una posizione molto migliore in pista e ci siamo scusati con lui per questo. C’è un accordo tra gentiluomini sul fatto che non ci si superi l’un l’altro mentre il tempo sta per scadere. Aveva un certo numero di macchine che si muovevano davanti a lui e questo ovviamente ha rovinato il suo ultimo giro”. Questa l’onesta ammissione di Toto Wolff a fine sessione.

Mercedes
Toto Wolff (Mercedes AMG F1 Team) – Gp Inghilterra 2023

Mercedes: le prospettive per la gara

Archiviato un sabato dai forti contrasti, ora il team è totalmente focalizzato sul gran premio. Se con Russell bisogna puntare sulle strategie e sulle occasioni che una gara lunga e sfiancante offrirà per rimontare dalle retrovie, con Hamilton bisognerà lavorare sulla tenuta delle gomme che si rivelerà l’aspetto cruciale considerando le temperature che si preannunciano elevate e il fatto che Pirelli, per l’occasione, ha portato la gamma più morbida (C3, C4e C5) del ventaglio a disposizione.

Non sarà semplice confermarsi sulla lunga distanza per la Mercedes. La McLaren è solidissima, la Red Bull, apparsa in leggera difficoltà sul giro secco con gomma soft e serbatoi scarichi, è invece una corazzata sul passo, come dimostrato nella simulazione delle terze libere. Wolff ha sottolineato che il ritmo della W14 era buono, ma che possa bastare per vincere è un altro discorso.

Shovlin fa la sintesi di quella che potrebbe essere la gara del “44”: “Max sembra aver faticato più del normale sul giro singolo, ma il suo long run è stato molto forte, così come quello di Lando. Farà caldo e se ci occuperemo bene delle gomme questo porterà opportunità. Con Lewis speriamo in un buon inizio e poi vedremo cosa possiamo fare da lì in poi”.

Mercedes
Lewis Hamilton (Mercedes AMG) – il poleman del GP d’Ungheria 2023

La chiave sta tutta nella gestione delle coperture ad alti livelli di carburante. La condizione nella quale la RB19 si esalta. Mercedes deve provare a difendersi in quella fase aiutata da una pista non troppo avvezza alle manovre di sorpasso. A proposito di difesa e di attacchi: la prima fila odierna è un ritorno ad un recente ed infuocato passato. Quando Hamilton e Verstappen sono vicini, infatti, la razionalità e i calcoli vanno a farsi benedire. Sentite Lewis

Farmi da parte per lasciar passare Max? No, io non mi muovo. Sicuramente sarà veloce, non sarà semplice tenerlo dietro, Ma certamente non mollerò. Se avrò la possibilità di tenere la posizione lo farò, non la cederò senza lottare. Domani sarà difficile combattere con Max e Lando, ma vediamo cosa possiamo fare”. Se questo è l’antipasto ci sarà da divertirsi…


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Mercedes AMG F1

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