martedì, Maggio 14, 2024

Red Bull cambia strategia comunicativa sulla base della strepitosa RB19

Ci siamo. La F1 è in Belgio per la gara più affascinante del mondiale. Giudizio prettamente tecnico – e personale – ampiamente condiviso dalla stragrande maggioranza dei piloti e dagli addetti ai lavori. Su una delle piste più provanti dell’intero campionato, logica impone, dovrebbe esaltarsi la vettura che finora si è dimostrata più valida, quella Red Bull RB19 che le ha vinte tutte e che vuole fare la stessa cosa nel girone di ritorno che scatta proprio tra i boschi delle Ardenne.  

Il dibattito sulla F1 2023 ruota sulla possibilità di battere, almeno una sola volta in stagione, la RB19. E quest’immagine spiega senza scendere troppo dei dettagli quanto sia egemone, dispotica e tirannica la vettura concepita da Adrian Newey. Un martello implacabile che sta facendo a pezzi una concorrenza che si agita senza riuscire nemmeno ad avvicinarsi al mastodonte austriaco.  

Red Bull
Max Verstappen festeggia nella giornata dei record per la Red Bull Racing – Gp Ungheria 2023

F1: c’è vita alle spalle della Red Bull

Dietro gli scarichi della monoposto di Milton Keynes accade di tutto. Quattro team che lottano centesimo su centesimo sorpassandosi e risorpassandosi in un’altalena di prestazioni: un’ode all’imprevedibilità bramata da chi possiede la Formula 1. Il campionato era iniziato con Aston Martin capofila degli inseguitori. Poi Ferrari aveva dato segnali di speranza abbattuti da una Mercedes in costante crescita che, a sua volta, da tre gare a questa parte vede una McLaren arrembante che si è messa in testa di vincere il mondiale degli altri.  

Proprio in questo continuo rimescolarsi di valori tecnici si prosegue a discutere se, presto o tardi, una delle quattro sorelle riuscirà a mettere il muso davanti alla monoposto di Max Verstappen che sta facendo incetta di punti e di record senza dimostrare di essere minimamente sazio. Una bulimia sportiva tipica dei fuoriclasse. 

Dopo che metà stagione andata in archivio è emersa un’evidenza: tutti gli update installati sulle monoposto concorrenti non sono stati in grado di mutare l’inerzia. Cosa che non è accaduta nemmeno dopo l’introduzione delle nuove gomme Pirelli che rispondevano a mutate necessità tecniche.

Qualcuno riteneva che questo cambio in corsa, che si è reso necessario per contrastare l’aumentata capacità delle monoposto di generare downforce , potesse in qualche modo rimescolare i valori. Così non è stato. Anzi, sembra che da Silverstone in poi la RB19 abbia addirittura aperto la forbice. 

Ferrari
Lewis Hamilton tiene all3 spalle la Ferrari di Charles Leclerc nella fasi iniziali del Gp di Monaco 2023

Il Gran Premio d’Ungheria, che doveva essere territorio di caccia della Aston Martin (per via della spiccata capacità di produrre spinta verticale della AMR23), della Ferrari e anche della Mercedes (i rappresentanti di questi team non avevano nascosto di puntare molto su Budapest) ha confermato solo la crescita della McLaren che si è rimessa nuovamente davanti alla W14 che, in qualifica, aveva sorpreso tutti con una superpole. Nulla che abbia fatto gridare al miracolo, niente che abbia fatto il solletico al cannibale di Hasselt che in gara, ad un certo punto, ha mostrato il vero potenziale della sua vettura “lasciandosi scappare” un giro veloce che ha spaventato tutti.  

Non sono stati, infatti, gli oltre 30 secondi di distacco rifilati a Lando Norris sulla linea del traguardo ad impressionare, è stata piuttosto la capacità di fare un giro così devastante per la concorrenza ad aver decretato che, salvo condizioni particolari, c’è ben poco da fare per arginare quelli là. 


Red Bull cambia la comunicazione

Se per molti mesi dal clan Red Bull, a partire da Christian Horner passando per Adrian Newey, si è cercato di minimizzare la forza della RB19, sembra che questa strategia comunicativa sia ormai superata. Anche perché è impossibile nascondere un potenziale oramai manifesto. In Canada, Alonso, in favore di telecamere, aveva domandato all’olandese se avesse spinto davvero. Max glissò con un sorrisino beffardo che la diceva lunga. 

Red Bull
Helmut Marko (Oracle Red Bull Racing) – Gp Canada 2023

Oggi le cose sono mutate. E non poteva che essere Helmut Marko a determinare questo cambio di passo comunicativo. “Max avrebbe potuto andare ancora più veloce, non era affatto vicino al limite. In gara siamo ancora molto avanti rispetto ai rivali”. Se un tempo Red Bull giocava a nascondino ora si crogiola sul vantaggio schiacciante anche se Adrian Newey, come riportato in uno scritto di ieri, prova a mantenere tutti sulla corda. 

Ma con Marko questa politica votata alla moderazione non attacca. L’austriaco è l’uomo della schiettezza, un personaggio senza mezze misure e soprattutto con filtri prossimi allo zero: quello che gli passa per la mente, quello esprime verbalmente. E quanto dichiarato a OE24 è un concentrato di sicurezza che tramortisce ogni speranza degli altri soggetti che calcano le piste del mondiale. 


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Oracle Red Bull Racing

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