Abbandonata la terra europea, il Circus della F1 si prepara ad affrontare l’ultima parte del campionato 2023, dividendosi tra Asia e America. Questo fine settimana andrà in scena il Gran Premio di Singapore, presente nel calendario della massima categoria del motorsport dal 2008. Parliamo di una delle gara più attese dagli appassionati, non solo per il fascino che inevitabilmente crea la corsa in notturna ma anche per le difficoltà tecniche della pista, dove ogni minima distrazione può essere pagata a caro prezzo dai piloti.
Ovviamente, con uno sguardo d’insieme più ampio, non va di certo dimenticata la componente “stress fisico”. Un fattore che genera una fatica extra a causa di alte temperature ed elevata umidità che caratterizzano la città stato asiatica in questa stagione. La novità dell’edizione 2023 riguarda il nuovo layout della pista dato che, per lavori di riqualificazione nella zona del The Float at Marina Bay, sono state apportate sostanziali modifiche nel terzo settore.
F1, Gp Singapore 2023: il nuovo layout
Come si può notare nell’immagine che segue il vecchio layout presentava un tratto lento e tortuoso tra curva 16 e 19 che nel nuovo disegno è stato sostituito da un lungo rettilineo di 400 metri. La nuova porzione della pista si ricollega a curva 20 (attuale curva 16) del tracciato originale. Tale modifica renderà il circuito più decisamente più rapido, sia perché la lunghezza totale è scesa al di sotto dei 5 chilometri (4,928 km), sia perché lo ha reso più scorrevole. Si stima infatti che i tempi scenderanno di almeno 10 secondi al giro.
La distanza di gara da completare risulterà invece incrementata soltanto di una sola tornata, si passerà dai precedenti 61 giri agli attuali 62. Sino alla passata stagione il tratto di pista tra curva 16 e 19 rappresentava una delle zone più impegnative per freni e pneumatici, ma con le modifiche si dovrebbe riuscire a diminuire il degrado e a far respirare di più i freni. Esattamente come dichiara Tom McCullough, performance director di Aston Martin:
“Penso che il nuovo layout sarà meno impegnativo per gli pneumatici. Normalmente accadeva che, alla fine del giro, non essendoci molto tempo per le gomme di respirare, le posteriori, in particolare, fossero assolutamente surriscaldate sul vecchio tracciato. In questo modo, invece, le gomme si raffredderanno un po’ e non saranno più così tanto sotto stress nelle ultime curve. Quindi, dal punto di vista dei compound, la vita sarà più facile. Probabilmente il circuito continuerà ad avere la massima deportanza grazie a tutto il resto. Quindi, da questo punto di vista non cambierà molto”.
Poiché si tratta di un tracciato comunque cittadino che comprende in alcuni suoi tratti una carreggiata davvero molto stretta, le fasi di sorpasso non saranno di certo agevolate dal layout. Molti piloti hanno giudicato positivamente le recenti modifiche in attesa di testarle direttamente al volante della propria monoposto, sottolineando come grazie a questo cambio realizzato, le possibilità di sopravanzare i competitor dovrebbero essere superiori a prima.
“Speriamo che le modiche agevoleranno i sorpassi che prima erano quasi impossibili. Sono abbastanza sicuro che saremo in grado di avvicinarci alle spalle degli altri piloti”. “Affronteremo un layout leggermente nuovo con la rimozione delle chicane nel settore 3 e la sostituzione con un lungo rettilineo che porta alla curva 16. Il giro è molto più veloce di prima. Capiremo presto come sarà nelle prove libere 1 e vedremo quali opportunità potrebbe portare”. Queste le parole dei piloti Alpine, Esteban Ocon e Pierre Gasly, al riguardo.
F1, Singapore: Red Bull ha le idee piuttosto chiare sul da farsi
Come nel 2022 saranno tre le zone DRS (Drag Reduction System): la prima si trova subito dopo curva 3, la seconda è posta prima della 13, mentre la terza fa presenza tra curva 17 e 18. Sebbene per quanto riguarda il nuovo rettilineo suddetto non è prevista una quarta e ulteriore zona dove poter utilizzare l’ala mobile, il tratto dovrebbe favorire i sorpassi sfruttando una miglior trazione in uscita da curva 14. Solo venerdì si avranno dati certi su come il nuovo layout influenzerà il comportamento generale e l’assetto delle vetture. L’unica certezza riguarda la favorita, ancora una volta la Red Bull RB19. Lo scorso anno il team austriaco conquistò la vittoria con Sergio Perez, precedendo le Ferrari di Leclerc e Sainz
“Non vedo l’ora di tornare a Singapore, la scorsa stagione è stata probabilmente una delle migliori gare della mia carriera. Fu una corsa dura da gestire, per via del caldo, delle condizioni della pista e dell’elevato livello di concentrazione richiesto da un circuito cittadino. Ovviamente mi piacerebbe ripetere la vittoria, ma sarà complicato. Il nuovo layout renderà la pista più veloce nel settore tre e potrebbe esserci la pioggia, quindi potrebbe essere divertente“, commenta il messicano alla viglia del fine settimana di gara.
Verstappen, dopo aver raggiunto quota 10 successi a Monza, spera di poter sfatare il tabù Singapore: il pilota olandese non è mai riuscito a conquistare la pole o a salire sul gradino più alto del podio a Marina Bay. Scopriremo presto se il giovane talento di Hasselt, insaziabile malgrado i molteplici trionfi accumulati, riuscirà finalmente ad acciuffare in tanto agognato anelito nello scenario che, sino ad ora, può essere definito come uno dei suoi talloni d’Achille.
“Marina Bay è un circuito fantastico. Quest’anno sarà interessante vedere come il nuovo disegno della pista impatterà sul comportamento generale e sull’assetto della monoposto. Penso che i tempi sul giro saranno molto più veloci. Quello di Singapore sarà probabilmente il fine settimana più impegnativo tra le prossime gare, dato che la posta in gioco è più alta su un circuito cittadino e la griglia è solitamente molto ravvicinata. L’anno scorso abbiamo avuto un fine settimana molto sfortunato, speriamo che stavolta vada un po’ meglio e ovviamente faremo tutto il possibile per assicurarci di ottenere il massimo dei punti”.
Autore: Roberta Nibali – @Roberta07love
Immagini: Formula Uno – Oracle Red Bull Racing – Aston Martin
