domenica, Aprile 28, 2024

Gp Singapore 2023. Mercedes ha un obiettivo: battere Ferrari e avvicinarsi a Red Bull

Mercedes a Singapore per illuminare la scena. Dopo quattro gare consecutive senza andare a podio, il costruttore tedesco ha cerchiato sul calendario la data al Marina Bay Street Circuit, conscio che possa essere considerato come terreno di caccia per tornare a concludere un Gran Premio tra i primi tre classificati. Fiducia, speranza e realismo: analizziamo dal punto di vista tecnico perché la W14 dovrebbe essere competitiva a Singapore.


Mercedes: la W14 si adatta meglio ai tracciati ad alto carico

Mercedes nutre ottime speranze in vista del quindicesimo round della campagna agonistica 2023. La motivazione è presto detta: i tecnici di Brackley sono convinti che le caratteristiche tecniche della pista asiatica si possa adattare molto bene alle vetture total black. In particolare c’è un fattore sul quale si punterà: l’alto livello di carico aerodinamico.

Tenendo presente il recente passato, da quando la W14 è stata rivoluzionata al Gran Premio di Monaco abbandonando definitivamente la filosofia progettuale “zero pod”, la vettura tedesca ha fornito le migliori prestazioni nei tracciati dove la downforce rappresentava un aspetto tecnico prioritario per massimizzare la prestazione.

Mercedes
George Russell (Mercedes AMG) – in azione durante la Q1 delle qualifiche del Gp d’Italia 2023

Proprio a Monte Carlo si erano visti i primi miglioramenti sul fronte di guidabilità e bilanciamento, dettati da una maggiore stabilità, in particolare al retrotreno, in relazione a una miglior gestione delle coperture e conseguente maggior carico aerodinamico.

Mentre a Barcelona la W14 si è mostrata come la miglior monoposto in pista alle spalle dell’imprendibile RB19 di Max Verstappen, tanto che Lewis Hamilton e George Russell dove ambedue chiusero sul podio. Il circuito catalano rappresenta da sempre l’eccellenza per testare le capacità tecniche in merito al carico aerodinamico e alla sua mera gestione, essendo composta da varie tipologie di curva, in particolare da quelle veloci in appoggio.

Da quella data Mercedes cominciò a comprendere il potenziale della propria auto, più a suo agio sulle tipologie di pista suddette, meno in quelle dove conta di più l’efficienza aerodinamica complessiva. Fu così anche nei successivi appuntamenti. A Silverstone, dove alcune similitudini con la spagna esistono, Hamilton chiuse sul podio e anche Russell mostrò un ottimo ritmo con le mescole soft nel primo stint, inferiore solo a quello della mirabolante Red Bull.

Mercedes
ala posteriore Mercedes W14 – Gp Ungheria 2023

Nonostante quello olandese sia stato un fine settimana senza dubbio avaro di soddisfazioni per la scuderia pluripremiata, il sette volte campione del mondo di F1 ha parzialmente salvato il bilancio col il sesto posto. In questo frangente, come per Aston Martin, Mercedes ha sottostimato alcuni fattori tecnici scegliendo una strada concettuale sulla messa a punto in parte errata, malgrado avesse mostrato una certa competitività nelle curve veloci e nei cambi di direzione.


Mercedes: la preview tecnica di Singapore

Tracciando dunque un bilancio generale delle performance relative alla W14 sulle piste ad alto carico aerodinamico, si può affermare come il Marina Bay Street Circuit possa rappresentare un tracciato favorevole alla Mercedes. Trattandosi di un circuito cittadino ha molte similitudini e punti in comune con Monte Carlo. Basse velocità di percorrenza, curve lente, cambi di direzione e alti livelli di downforce lungo tutta la percorrenza del giro.

Oltretutto, i tre rettilinei presenti nel layout hanno velocità di punta comprese fra i 290 km/h e 310 km/h. Di conseguenza la velocità di punta e l’efficienza aerodinamica non sono così importanti come su altre piste. Elementi che senza dubbio rappresentano un vantaggio per la vettura tedesca che non hai mai brillato particolarmente sui rettifili.

Mercedes
Lewis Hamilton (Mercedes AMG) – testa la W14 evuluta nelle prime libere del Gp di Monaco 2023

Con l’assenza delle due chicane lente (curve 16-17 e 18-18) rimosse per far spazio ad una retta, c’è la possibilità di arrivare all’imbocco del T3 raffreddando le coperture evitando il surriscaldamento, in particolare all’asse posteriore. Fattore che potrebbe favorire la Mercedes in quanto al retrotreno ha spesso sofferto di overheating, soprattutto sul guro lanciato.

Come si è visto anche in occasione della pole position di Hamilton all’Hungaroring, il sette volte iridato si ritrovò con una carenza di bilanciamento nelle ultime due curve dovute appunto al surriscaldamento al posteriore. Condizione che aveva produsse un disequilibrio fra avantreno e retrotreno e conseguente alternanza tra sottosterzo e sovrasterzante nelle differenti fasi della percorrenza del tratto.

In ultima istanza una considerazione. Secondo le informazioni racimolate dalla nostra redazione Toto Wolff teme la scuderia di Maranello. Lo fa perchè come i tecnici di Maranello è convinto che la SF-23 possa essere in grado di esprimere la massima competitività anche a Singapore. Tuttavia, a quanto ne sappiamo, l’obiettivo Mercedes per il fine settimana è molto chiaro: battere Ferrari cercando di mettere in difficoltà Red Bull.


Autore: Dennis Ciracì@dennycira

Foto: Mercedes AMG F1

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