martedì, Maggio 14, 2024

Mercedes promette “le stelle” per il futuro: Hamilton, però, qualche dubbio lo nutre

La pluripremiata scuderia Mercedes con Hamilton e Russell è arrivata seconda nel mondiale costruttori 2023. Ha battuto Ferrari massimizzando il pacchetto tecnico a disposizione, pesantemente rivisitato nell’arco della sua campagna agonistica. I tecnici di Brackley sono stati capaci di spendere tutti gli emolumenti a disposizione correggendo la W14, nata sotto la sciagurata stella dell’impostazione “zero pod“, favolosa al simulatore ma davvero poco fattuale in pista.

La capacità di cambiare i concetti in corsa abbandonando l’approccio “slim” ha ridato linfa vitale al team. Senza dubbio i piloti hanno profuso il massimo sforzo per aiutare lo sviluppo verso nozioni differenti abbracciando caratteristiche vincenti proposte sin dalla passata stagione da Red Bull, scuderia che tramite l’ingegno del suo leader tecnico Adrian Newey ha saputo centrare le nozioni base più fattuali dell’attuale corpo normativo.

Mercedes Hamilton
Adrian Newey (Oracle Red Bull Racing), direttore del gruppo tecnico della scuderia Oracle Red Bull Racing

Wolff non pare più brillante come una volta. Senza dubbio dalle sue parole traspare incertezza, aspetto mai visto sotto il dominio Mercedes. Certezze che sono venute meno alla fine dell’annata 2021, momento in cui la parabola competitiva del team di Brackley ha preso una piega discendete. Tuttavia un po’ di felicità soggiunge a Yas Marina. Battere Ferrari nella lotta ai costruttori era l’obiettivo che di fatto è stato raggiunto.


Mercedes W15 vettura al top? i dubbi ci sono per Lewis Hamilton

Gp Abu Dhabi 2023: Toto si complimenta con la squadra, specie con George Russell, autore di un week davvero buono. La battaglia contro il Cavallino Rampante alle spalle di Red Bull è stata lunga, dura e soprattutto alquanto difficile quest’anno. La ricompensa? Vice campioni del mondo che a dirla tutta, come sosteneva un certo Enzo Ferrari, significa essere il primo dei perdenti. Ma d’altronde per come aveva messo piede la W14 in pista all’inizio del campionato, il target raggiunto non può non soddisfare tutta quanta la squadra.

Per il prossimo futuro, campagna iridata 2024, Mercedes nutre buone speranze. Sappiamo che malgrado la lezione relativa all’impostazione troppo avventuriera, al secolo “zero pod“, la squadra non ha perso la voglia di sorprendere. Utilizzare pertanto concetti “sdoganati” dal corpo normativo sarà senz’altro alla base del progetto tecnico. Tuttavia la parola innovare non mancherà nel vocabolario e il motivo è semplice.

Mercedes Hamilton
Toto Wolff, team principal e CEO Mercedes AMG F1

Secondo il pensiero del reparto sportivo tedesco, per non continuare a rincorrere Red Bull qualcosa si deve necessariamente rischiare. L’idea di base non fa una piega. Inoltre la casa della stella a tre punte ha dato ampia dimostrazione che trovare soluzioni brillanti è una caratteristica presente in fabbrica. Chiaro è, anche i muri lo sanno, che prendere un ulteriore abbaglio tecnico non sarebbe accettabile. Proprio per questo quello che potremo definire come “azzardo calcolato” resta l’unica opzione percorribile.

Tante cose buone sono in cantiere, lo ha detto Wolff, facendo pure una promessa: dobbiamo raggiungere le stelle e lo faremo. Lewis Hamilton però non sembra essere così tanto ottimista. Il sette volte campione del mondo ha fiuto tecnico da vendere. Non più tardi di una anno fa, infatti, aveva candidamente candeggiato l’abolizione in tronco dell’impostazione “slim“, senza troppi rigiri di parole. All’epoca nessuno lo prese poi troppo sul serio, ma forse se lo avessero fatto le cose sarebbero andate in modo diverso.

Il Re Nero ha tantissimi anni di Formula Uno alla spalle, pertanto l’esperienza maturata sull’evoluzione di una vettura di certo non lo coglie impreparato. Proprio per questo, a margine dell’ultimo round a Yas Marina, ancora una volta il pilota britannico originario di Stevenage ha messo in piazza alcuni dubbi legittimi, almeno per quanto riguarda il suo pensiero sulla faccenda, ovviamente, considerando che dall’alto della sua posizione peli sulla lingua ce ne sono davvero pochi.

Mercedes Hamilton
Lewis Hamilton (Mercedes AMG) sul podio del Gran Premio del Messico edizione 2023

Il discorso è abbastanza chiaro: il fatto che Red Bull sino alla fine abbia continuato a dominare inostrata sebbene abbia deciso di non aggiornare più la vettura da mesi, infatti, preoccupa non poco la mente dell’ex McLaren. Secondo l’inglese c’è poco da salvare in una stagione del genere, tra queste il fatto che “sia sopravvissuto”. Una frase che è tutto un programma. Quindi, pesando al domani, meglio tirare un riga e tramite un foglio bianco ripartire da zero verso lidi più proficui.

L’ultimo pensiero di Lewis lascia forse trapelare un leggero ottimismo. Il nostro ribadisce come questa annata abbia aumentato notevolmente il know how di tutto il team che a questo punto, bagaglio di nozioni aggiornato sulle spalle, sa esattamente cosa fare per il prossimo anno. Non è mai semplice decifrare le parole di Hamilton, ma attraverso i suoi occhi traspare una certa carenza di “fiducia cieca” verso Mercedes che sino a qualche anno si notava chiaramente. Ma d’altronde, due annate da non protagonista per un pilota del suo calibro non sono affatto poche da accettare.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Immagini: Mercedes AMG F1 Team

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