sabato, Luglio 27, 2024

Gp Las Vegas 2023/Red Bull vs McLaren: RB19 lavora sull’attivazione gomme. MCL60 ottimizza l’ibrido per aumentare l’EOSS

Red Bull e McLaren si presentano a Las Vegas dopo una gara, quella brasiliana, che ha visto le due scuderie dominare in lungo e in largo. Il team di Woking ha ripreso immediatamente la rotta dopo il weekend imperfetto del Messico. Nell’autodromo dedicato ai fratelli Rodríguez, la squadra capeggiata dall’italiano Andrea Stella ha sofferto il risultato negativo delle qualifiche di Norris, non riuscendo a posizionare una delle due vettura nei pressi del podio.

A Interlagos, al contrario, le auto color papaya hanno mostrato di poter competere con le RB19, mettendo in crisi per qualche momento della gara il campione del mondo tentando l’unica sosta. Dal punto di prestazionale, durante la F1 Sprint, Lando ha mantenuto il ritmo di Max per 4/5 di gara. La domenica invece, il giovane inglese ha concluso la corsa a 8 secondi dall’olandese, perdendo in media poco più di un decimo al giro.

L’ultimo stint della monoposto di Woking numero 4 è stato decisamente il migliore. Lando è stato in grado di registrare il giro più veloce della corsa e contestualmente ha mantenuto un ritmo, nell’ultimo terzo della gara, complessivamente più veloce rispetto Max.


Gp Las Vegas 2023/Anteprima McLaren MCL60: iterazione pull rod e terzo elemento per trovare bilanciamento nei cambiamenti di carico

La configurazione aerodinamica sarà medio-bassa. Il layout del circuito di Las Vegas, presenta una sola curva da carico, la 3, simile in termini velocistici alla curva Parabolica del tracciato di Monza. Tutte le altre curve veloci del tracciato si dovrebbero affrontare in pieno, mentre in quelle lente, sarà esaltato il grip meccanico. La sezione che si snoda attorno la sfera, come i raccordi tra i due rettifili conclusivi, presentano delle curve con velocità minime attorno ai 100 km/h, dove la MCL60, in Messico, ha fatto bene.

McLaren monta uno schema sospensivo anteriore pull-rod come Red Bull. Il disegno di questi cinematismi permette ai piloti una grande precisione in inserimento e una lettura ideale delle asperità presenti nella pista, fattore importante in un circuito cittadino. Inoltre, l’ottima iterazione del gruppo molla-smorzatore con la barra antirollio consente grande stabilità alla monoposto che risulta agile nei cambi di direzione. In uscita delle curve lente verrà sfruttato il recupero di camber al posteriore che permette un’impronta migliore delle coperture sull’asfalto, per andare sul gas anticipatamente.

Red Bull McLaren
Lando Norris, McLaren, Gp Messico 2023

La sfida maggiore per McLaren sarà garantire ai piloti una buona velocità in rettilineo, punto debole della MCL60. In Nevada McLaren proverà una differente amministrazione della parte ibrida, cercando di sfruttare al massimo la potenza garantita dai due moto generatori nella parte conclusiva dei rettilinei, con il chiaro obiettivo di migliorare l’EOSS della monoposto.


Gp Las Vegas 2023/Anteprima Red Bull RB19: ride height ridotto per trovare maggior carico e stabilità dal fondo

Il punto chiave del weekend per Red Bull sarà l’efficienza. Il team guidato da Christian Horner ha costruito una vettura capace di generare un livello di carico superiore agli avversari e, al contempo, avere la resistenza all’avanzamento minore. Sappiamo che il sistema propulsivo più potente è quello della Ferrari, ma Red Bull grazie alla migliore capacità di perforare l’aria si avvicina alla rossa come velocità di punta. Il DRS invece avrà un’efficacia minore, aspetto che andrà negherà parte del vantaggio in dote alla RB19.

A livello aerodinamico le vetture disegnate da Adrian Newey sfrutteranno il basso drag per girare con un’incidenza dei flap dell’ala posteriore maggiore, il tutto per avere una stabilità più forte in curve. La pista in gran parte riasfaltata permetterà l’utilizzo di altezze da terra molto basse. Sappiamo come un ride height ridotto esalta la capacità delle monoposto nel generare un carico, aspetto che sarà parecchio utile soprattutto in curva 3.

Red Bull McLaren
scatto dall’alto dedicato alla RB19 di Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing), in azione durante il Gran Premio di Singapore 2023

A livello meccanico Red Bull possiede un’inclinazione longitudinale dei braccetti sospensivi che creano più antidive e anti squat rispetto al resto dei competitor. Scenario che consente maggiore stabilità specie in fase di frenata. Il vantaggio può essere sfruttato nelle staccate di curva 6 e 12, che obbligano ad usare in modo combinato sterzo e freno. Inoltre, l’ottima capacità d’inserimento, potrebbe aiutare la RB19 alla ricerca dei punti di corda anticipati che contraddistinguono le curve della pista americana.

L’unico dubbio per la scuderia campione del mondo in carica sarà la capacità di immettere energia sulle gomme. A Singapore con temperature non troppo elevate e poche curve in appoggio, le vetture austriache hanno sofferto parecchio sotto questo aspetto soprattutto in qualifica. Senza dubbio i tecnici opteranno per uno schema sospensivo in grado di aumentare la patch con l’asfalto e l’energia immessa nelle coperture per mitigare il problema. Solo la pista però riuscirà a chiarire ogni dubbio in merito ed i veri valori in campo.


Autori e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo – Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari

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