giovedì, Maggio 16, 2024

Sainz: l’ambizione legittima si scontra con le volontà Ferrari

Sainz è un ottimo pilota. Milita tra le fila della Ferrari e, numeri alla mano, difficilmente può essere criticato se consideriamo il suo percorso a Maranello. Fortemente voluto dall’ex Mattia Binotto lo spagnolo ha tante qualità: una guida molto pulita, sempre rapido, uomo squadra e grande visione di gara. Con Leclerc forma una coppia completa. C’è un problema di fondo però e si rifà agli obbiettivi che l’iberico alimenta da quando ha debuttando in Toro Rosso.

Ragionando sul mondo della F1, nessuno dei venti individui che stringe un volante tra le mani nutre sogni diversi da quelli di vincere un mondiale nella massima categoria del motorsport. Figuriamoci se il sedile dove ti adoperi è collocato su una vettura tutta rossa. Non c’è nulla di sbagliato nel ragionamento di Carlos, considerando che il madrileño, nel suo intimo, non si sente affatto inferiore al monegasco. Argomentazione personale che va rispettata.

A ventinove anni e un contratto in scadenza l’anno prossimo, Sainz si trova davanti a un bivio molto importante della sua carriera. Parliamo di una scelta che potrebbe precludere il suo grande sogno. Per questo freme e non accetta che qualcosa sia cambiato. Si perché parliamoci chiaro, il Cavallino Rampante ha preso una decisione: collocare Leclerc al centro del progetto. Farne una bandiera. Supportarlo in toto e assieme a lui rincorrere l’anelito tanto bramato.

Ferrari Sainz
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) – stagione 2023

Vasseur non è Binotto. Il manager di Draveil stima Sainz ma non lo idolatra come faceva l’ingegnere di origine svizzera. Apprezza fortemente le sue doti ma durante la scorsa campagna agonistica gli sono servite poche settimane per farsi un’idea. Non c’è nulla di personale, solo un “sano” giudizio che una persona nella sua posizione deve saper esprimere. Avere carta bianca dalla dirigenza è servito anche a questo. Il francese ha incontrato molte volte John Elkann. Lo ha fatto per disquisire a 360° sulla rossa e su altre tematiche.


Ferrari: l’accettazione del ruolo rallenta la trattativa per il rinnovo di Carlos Sainz

Secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione, Frederic ha indicato i vari parametri da seguire per diventare grandi: correggere le impostazioni della vettura, formare un gruppo coeso, rimpolpare a livello tecnico la GES, migliorare il reparto strategico, rivedere il piano operativo, realizzare importanti update alle strutture e considerare una volta per tutte il tema piloti.

Quest’ultima voce non è banale perché Vasseur è estremamente convinto di un fatto: in Ferrari ci dev’essere per forza di cose una prima guida. Definire i ruoli è importante per massimizzare il lavoro svolto. Non può essere altrimenti. Il nipote di Gianni Agnelli non ci ha messo molto tempo per farsi convincere che il provvedimento suggerito dall’ex Alfa Romeo fosse la mossa più sensata per il domani. Del resto sappiamo bene che puntare secco su un pilota è la tattica più proficua. Chi vince lo fa.

Al contrario tutto si complica tremendamente, dovendo mantenere una sorta di equilibrio che alla fine dei conti fa spendere tante energie e non offre vantaggi. Se una scuderia non possiede una monoposto vincente il problema non si pone e un trattamento paritario risulta “molto comodo” per aumentare la forza lavoro. Quando invece la vettura può competere con i primi o comunque l’obbiettivo di poterlo fare è alla portata, supportare due piloti allo stesso modo significa “sprecare” risorse e la suddetta ottimizzazione non farà presenza.

Ferrari Sainz
Frederic Vasseur e John Elkann, rispettivamente team principal e presidente della storica Scuderia Ferrari

Carlos vuole rinnovare con la Ferrari e la Ferrari vuole rinnovare con Carlos. Il problema nasce dal ruolo che lo spagnolo deve assumere. Per la rossa l’iberico dovrebbe continuare a spingere e contestualmente potrebbe godere delle stesse possibilità di Charles sotto alcuni aspetti. Su altri dovrebbe invece adattarsi, tenendo presente che in talune circostanze la sua parola varrà decisamente meno di quella del suo compagno. Questo che si tratti di strategie da adottare durante un fine settimana o di mera voce in capitolo su come indirizzare gli update della vettura 2024.

Ed è proprio questo lo scoglio che Sainz non riesce ad accettare. L’ambizione di mettersi nelle condizioni di vincere è sacrosanta, specie considerata la sua posizione contrattuale. Motivo per cui da tempo si guarda in giro e valuta altre opzioni. A questo punto, però, sorge una domanda spontanea: esiste un top team che voglia puntare su Sainz e porlo al centro del suo progetto tecnico verso la gloria? Pare di no. Carlos, purtroppo, non smuove il mercato come farebbe Leclerc, condizione di fondo che non gli consente di trattare un rinnovo come parte in causa più forte.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Mercedes AMG F1 Team

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