lunedì, Aprile 29, 2024

Ferrari/Analisi prestazionale: SF-24 bilanciata, ottima in trazione e frenata pura

Ferrari SF-24: la base del progetto 676 pare davvero solida e consistente. Questo non significa che la rossa vincerà il mondiale, ovviamente. Ci riferiamo ai desideri del team di realizzare uno step prestazionale importante. Cardile lo conferma ai microfoni di F1 TV. Sebbene non si sbilanci affatto su mero rendimento, sostiene con fermezza che la correlazione tanto attesa a fatto presenza, in quanto la nuova vettura è più facile da guidare nonché “prevedibile” nel suo andamento.

Un po’ quello che ha sostenuto Charles Leclerc a margine della sessione mattutina. Un monegasco sorridente ma quanto mai abbottonato. Le prove di inizio stagione restano tali e fare tante chiacchiere attorno alle performance è solo un perdita di tempo. Un esercizio inutile, in pratica. Vale solo la pena sottolineare come Red Bull resti la favorita anche per la campagna agonistica di F1 edizione 2024.

Ferrari SF-24
il flow viz nella parte posteriore della SF-24 di Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) – Test F1 day 2 Bahrain

Per il resto possiamo aggiungere che l’ultima nata della scuderia di Maranello reagisce bene ai cambiamenti. Fattore che va rimarcato con lode, poiché durante scorsa annata la messa a punto della rossa era quasi sempre obbligata. Motivo? Lo sappiamo bene: il benemerito front-end debole che non consentiva agli ingegneri di esplorare la finestra di set-up per accomodare la macchina in funzione del tracciato.


Ferrari/Analisi prestazionale: SF-23 più rapida di tutti, ma l’efficienza migliore resta quella Red Bull

Durante il secondo giorno di test Ferrari ha proseguito il suo programma senza farsi mancare qualche avversità. Leclerc ha infatti rovinato il fondo in tarda mattinata per colpa di un tombino. Per fortuna poi la sessione non è ripresa per il tempo perso non si è sentito. Charles ha effettuato diversi run con la gomma C3 continuando il lavoro di ieri.

Affinare il setup cercando di capire come sfruttare il più possibile la finestra operativa. Molto lavoro anche sul fronte gomme per massimizzare il rendimento delle mescole. Bisogna aggiornare i tyre-model per migliorare gli input delle simulazioni, al fine di ottenere degli output più affidabili e precisi per il futuro. In programma anche alcuni giri con il flow-viz.

Tutti i dati provenienti da questi strumenti vengono successivamente incrociati con quelli derivanti da simulazioni CFD e test in galleria del vento. In termini di pressione bisogna avere in tutti e tre i casi (CFD, galleria e pista) gli stessi valori adimensionali, poiché in galleria si testano modelli in scala al 60%. Con la vernice si fa un test visivo per vedere se effettivamente le linee di corrente seguono i percorsi prestabiliti anche nella realtà.

Ferrari SF-24
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-24 – Test F1 Bahrain day 2

Passando al concreto, nel primo run si è vista una vettura con una leggera carenza di rotazione, ma forse la finestra operativa non era ancora stata centrata. Da subito, però, abbiamo visto inserimento in curva più deciso specie alla 10. Piega molto complessa in quanto si sterza e si frena contemporaneamente. Inoltre fanno presenza piccoli avvallamenti che rendono difficile l’approccio.

Durante la prima sosta ai box, sulla SF-24 sono arrivati alcuni cambiamenti minori all’avantreno. Nel complesso possiamo dire che rispetto a ieri gli aggiustamenti al set-up sono stati ridotti. Nello stint successivo è comparso un leggero sovrasterzo, caratteristica che esalta lo stile di guida di Leclerc. Nel complesso, Ferrari ben bilanciata anche in curva 13, dove diverse vetture hanno sofferto non poco.

Giornata forse meno utile per Red Bull in quanto al volante c’era Perez. Il messicano ha avuto una mattinata difficile. La RB20 sembrava perdere molto spesso il posteriore in inserimento, esattamente come succedeva a Verstappen, ieri, durante i primi giri. Sappiamo che l’anteriore dell’auto austriaca è sempre più preciso, ma un grado troppo elevato di precisione sul front-end ha mandato in crisi il messicano.

Verstappen, al contrario si trova a proprio agio in tale condizione e riesce a spingere sempre di più. A livello di performance, pertanto, pare difficile trattare i dati odierni sul giro secco. Sebbene la rossa di Sainz è stata la monoposto più rapida, rispetto al crono di Verstappen nella giornata di ieri, la SF-24 dello spagnolo è parsa meno efficiente

Ferrari SF-24
mappa aerodinamica – Test F1 2024 Bahrain

Il dato di ieri relativo all’olandese era spostato più in alto, ad intersecare l’asse dell’alta efficienza. Norris e Ricciardo si sono spostati più in basso verso l’alto drag. Non a caso, lo scorso anno, uno dei problemi principali della McLaren era proprio l’elevata resistenza all’avanzamento. Leclerc ha corso solo in mattinata con pista più lenta. Il dato di Perez porta la RB20 a sembrare molto “low drag“, in parte vero ma soprattutto molto efficiente.

Hamilton con la W15 è molto centrale all’interno del grafico. Una vettura ancora da comprendere a fondo. la scuderia di Brackely non ha ancora individuato la finestra operativa. Lewis ha faticato molto con il posteriore che risultava leggero specie in inserimento. Inoltre non sono mancati dei controlli in fase d’uscita, come se la monoposto non riuscisse a mettere a terra la potenza.

Ferrari SF-24
compare micro settori – Test F1 2024 Bahrain day 2

Introduciamo anche un grafico aggiornato dei micro settori, in cui prendiamo in considerazione diversi piloti. Nel complesso si nota l’alta velocità della Red Bull sul rettilineo principale, ma anche l’ottima capacità di frenare a ruote dritte della SF-24. Vettura modenese che domina il primo tratto grazie all’ottima trazione. Anche la staccata della 04, 11 e della 14 sono territorio della rossa.

Nello snake, complesso di curve 5-6-7, Ferrari non sfigura affatto, ma la RB20 risulta migliore nel cambio di direzione tra la 6 e la 7. Come avevamo detto all’inizio dell’articolo, la SF-24 si è comportata molto meglio anche in curva 9 e 10. Tuttavia l’assenza di Verstappen che in quella sezione riesce a esprimere molto potenziale rispetto al compagno di squadra si è fatta senza ‘altro sentire.

In ultima istanza i tratti guidati di curva 11-12-13, dove compaiono dei micro settori verdi. Dato che ovviamente ci conferma il fatto che, l’Aston Martin AMR-24, ha ereditato un elevato carico verticale dalla monoposto progenitrice.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich 

Immagini: Scuderia Ferrari – Oracle Red Bull Racing

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