lunedì, Aprile 29, 2024

F1, Leclerc deciso: la questione “track limit” va risolta. Sanzioni ingiuste

Leclerc è salito sul podio nella seconda tappa del campionato di F1 2024, svolta a Jeddah in Arabia Saudita. Nel weekend sulle rive del Mar Rosso riaffiora ancora una volta la spinosa questione track limit. Argomento sul quale la Federazione Internazionale pare non essere in grado di trovare una soluzione che possa soddisfare appieno team a piloti della massima categoria del motorsport. Secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione, l’idea era quella di inasprire le punizioni portando a 10 secondi la penalità in caso di oltrepassare i limiti della pista.

Il giudizio dei diretti interessanti, ci riferiamo a chi tutti i fine settimana di gara salgono sulle vetture, non è certo conferma all”idea proposta dalla FIA ritenendola inutile e inadeguata per risolvere tale problematica. Per esempio, riavvolgendo il nastro verso la stagione 2023, ricorderemo senza dubbio come nell’arco della tre giorni che ha ospitato il Gran Premio d’Austria al Red Bull Ring, sono stati registrati la bellezza di circa 1200 casi legati al superamento delle linee che delimitano i confini del tracciato.

Leclerc F1
Sergio Perez (Oracle Red Bull Racing) supera i track limit a Imola 2023

Siamo di fronte a una situazione difficilmente amministrabile se ci mettiamo nei panni dei commissari di gara che, di conseguenza, hanno espresso la necessità di poter disporre di una tempistica decisamente più ampia per ratificare i risultati finali di una corsa, richiedendo almeno 5 ore per fornire il loro benestare per quanto concerne la regolare classificazione dei piloti alla fine di un evento di F1.


F1, track limit: Leclerc argomenta il disaccordo verso l’ipotesi di inasprimento delle sanzioni

Per risolvere la situazione diverse figure all’interno del paddock hanno proposto un ritorno al passato, in quanto riposizionare la ghiaia all’esterno della pista significherebbe da una parte rallentare la corsa delle vetture e dall’altra far si che una monoposto che superi i track limit possa restare insabbiata. “Trappola” che ovviamente alzerebbe non di poco l’attenzione dei piloti, scoraggiati nello sfruttare parti extra del tracciato che potrebbero mettere la parole fine allo loro gara. Stesso discorso per i dissuasori, cordoli rialzati in grado di danneggiare la vettura.

All’interno del discorso ha fatto capolino Charles Leclerc, intervenuto sulla tematica esprimendo il suo disappunto verso un ipotetico rafforzamento delle penalità. Il monegasco, infatti, sostiene con fermezza che l’intervento della FIA dovrebbe essere mirato. Correggere e aiutare i piloti di F1. Metterli pertanto in condizione di poter osservare in modo netto i limiti della pista in quanto, allo stato attuale delle cose, le linee bianche che delimitano l’area di azione dei piloti su vari circuiti all’interno del calendario spesso non sono ben visibili.

Leclerc F1
Charles Leclerc (Ferrari) si prepara per le qualifiche del Gp del Bahrain

Per tale ragione Leclerc non è affatto d’accordo con il possibile aumento della penalità, affermando che già i 5 secondi attuali previsti dal corpo normativo vigente risultino una sanzione esagerata considerando le difficoltà nell’individuare i track limit durante la marcia delle vetture. Detto stesso parere il giovane talento del team tedesco, britannico di 26 anni che risponde al nome di George Russell. Il direttore della GPDA “lavora” a stretto contatto di gomito con Alex Wurz, presidente dell’associazione, e Anastasia Fowle, la consulente legale.

L’erede al trono dell’impero Mercedes con il prossimo abbandono di Lewis Hamilton delle reali stanze di Brackley, corrobora “le rimarcanze” di Leclerc. D’altronde a livello televisivo resta difficile notare la scarsa visibilità della quale “si gode” a bordo di una vettura di F1. La posizione di un pilota è troppo bassa e riuscire a scorgere le linee di delimitazione della pista di frequente è una vera e propria impresa. La visuale è infatti impallata dagli penumatici della monoposto che viaggiando a circa 70 minimetri dal piano di riferimento (asfalto) impediscono rende la prospettiva visiva molto limitata.

Per fortuna i circuiti che presentano questi vincoli restrittivi a livello visuale non sono molti. Di conseguenza risolvere questo tipo di problema non dovrebbe essere poi così complicato. I test realizzati con l’aiuto dell’intelligenza artificiale alla fine della campagna agonistica 2023, a Yas Marina, capaci di rilevare le violazioni dei limiti di pista grazie a moduli di analisi in tempo reale, pare sia stato bollato dai piloti come provvedimento fine a se stesso. Perchè? Semplice: si deve risolvere la causa del problema piuttosto che inasprire le sanzioni facilitando gli steward nel comminare penalità.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari Oracle Red Bull Racing

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