lunedì, Aprile 29, 2024

F1|Red Bull ammette la lotta di potere: dietro front utile alla causa austriaca

Le prime due gare della stagione di F1 hanno visto una Red Bull dominante in pista con Max Verstappen e Sergio Perez, una RB20 in grado di battere ancora la concorrenza senza troppi problemi, pur avendo una Ferrari più vicina rispetto allo stesso periodo dell’anno del 2023. Attorno alla squadra austriaca però è tutto fuorché tranquillo, chiaramente stiamo parlando del caso che ha riguardato e sta riguardando tutt’ora Christian Horner, team principal, adesso denunciato anche al Comitato Etico della FIA dall’impiegata che ne ha evidenziato i comportamenti inappropriati negli scorsi mesi.

Dopo l’indagine interna a suo carico da parte dell’azienda, però, il britannico è stato di fatto assolto, con buona pace di chi voleva evidentemente farlo fuori per una serie di giochi di potere provenienti, per di più, da chi parteggia per la minoranza delle quote societarie, ossia appunto degli austriaci. Parliamo, su tutti, di Jos Verstappen ed Helmut Marko, i quali non hanno per nulla preso di buon grado la conferma di Horner al timone della Red Bull.

Red Bull F1
Oliver Mintzlaff e Christian Horner, ripetitivamente amministratore delegato e team principal di Oracle Red Bull Racing – Bahrain 2023

Ad alimentare le tensioni in F1 ci ha pensato anche Oliver Mintzlaff, responsabile delle questioni sportive dei bibitari e di fatto successore di Dietrich Mateschitz, il luminare co-fondatore della società scomparso nell’ottobre del 2022. La parte austriaca della compagine infatti era certa della colpevolezza di Horner, ma l’indagine interna ha detto tutto il contrario, e questo ha messo tutti in subbuglio. Da qui la famosa e-mail con dentro la chat tra Christian e l’impiegata, e la sensazione che Jos Verstappen ed Helmut Marko sapessero qualcosa, per stessa ammissione del team principal.


F1|Red Bull: Jos Verstappen non fa gli interessi di Max

La situazione in Red Bull, quindi, è tutt’altro che rosea: nel corso del Gran Premio del Bahrain sono emerse, oltre alle chat, anche le antipatie fra Christian Horner e Jos Verstappen, papà del tre volte campione del mondo Max. L’ex pilota di Formula 1, ora impegnato in alcune gare rally, non le ha mandate a dire nei confronti del team principal, accusandolo di fare la vittima.

Tra l’altro, sempre secondo Jos, la Red Bull rischia di essere fatta a pezzi con lui ancora al comando del team. L’inglese incassa, ma indica come l’olandese sia tra coloro i quali lo vogliono fuori dall’azienda, e siamo a due considerando anche Oliver Mintzlaff, il quale era già pronto a cacciare Horner già il 2 febbraio scorso, ancor prima dell’indagine interna. Tre, se consideriamo Helmut Marko, di fatto dimissionario durante il weekend di Jeddah, poi tutto pare sia rientrato con l’arrivo del CEO in Arabia Saudita.

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Helmut Marko – Max. Verstappen (Oracle Red Bull Racing)

In tutto questo Max Verstappen sembra fare un po’ lo gnorri, o meglio, lui pensa soltanto a gareggiare, perché sulla questione tra suo padre e Horner, quantomeno pubblicamente, non vuole mettere in alcun modo bocca. Le uniche parole spese dal talento di Hasselt sono state nei confronti proprio di Helmut Marko, per l’olandese infatti sarebbe delittuoso un suo addio, essendo una parte fondamentale dei successi della Red Bull in F1.


F1|Red Bull: Jos Verstappen chiede la tregua

La settimana di pausa ha probabilmente portato consiglio all’ambiente Red Bull, specialmente dalla parte di chi ha fatto guerra a Horner. Sì, perché Jos Verstappen, impegnato in un rally (tra l’altro vinto) in Belgio, è tornato sulla questione che sta interessando il paddock di Formula 1 ormai da quasi due mesi, e ha chiesto una sorta di tregua per il bene della squadra e soprattutto, immaginiamo noi, del figlio Max.

“E’ necessario ritrovare la calma nel team – ha dichiarato Jos – ma date le circostanze credo che ci vorrà un po’ di tempo. Non posso dire molto altro al riguardo. Speriamo che possano concentrarsi di nuovo sulle gare, è la cosa più importante. Ed è importante anche che Max continui a vincere”.

L’olandese però non ha fatto mistero sulle lotte di potere, un qualcosa che si era già fiutata nei mesi scorsi: “Fa parte del gioco, ma è anche necessario che ora ci sia pace nella squadra. La macchina sta andando molto bene e tra lui e gli ingegneri tutto procede regolarmente. Per la maggior parte del tempo, Max può staccare la spina, ma riceve molte domande al riguardo. A lui non piace, ma fa anche parte della Formula 1”.

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Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing F1) e suo padre Jos

Fa parte del gioco, vero caro Jos. Bisogna però vedere quanto ci si è spinti oltre il limite della decenza e anche della legalità, perché divulgare chat con dentro foto compromettenti, che fanno parte del privato della vita di una persona, è un po’ da vigliacchi, oltre che diffamatorio. Riuscirà l’ambiente Red Bull a concentrarsi solo sulla pista? Ci sembra difficile, visto che l’impiegata si è appena rivolta alla FIA, scomodando il Codice Etico.

La cosa certa, è che Max Verstappen non sembra essere scalfito da nulla, lui procede spedito verso la conquista di vittorie e del campionato, e soltanto un lavoro tecnico fatto bene da parte di Ferrari, Mercedes o qualsivoglia altro team potrà disturbarlo davvero. L’addio eventuale di Helmut Marko, crediamo, possa soltanto dispiacergli, quantomeno fino alla fine della stagione, dopodiché quel che succederà dal prossimo inverno non è dato saperlo.


Autore: Andrea Bovone

Immagini: Oracle Red Bull Racing

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