domenica, Maggio 19, 2024

Gp Miami, Ferrari ha il passo Red Bull senza aggiornamenti

Gp di Miami che sa un po’ di beffa per la Ferrari, a podio sì con Charles Leclerc ma con la sensazione di aver perso un’occasione per ottenere un risultato migliore. Per carità, la vittoria di Norris è meritata anche perché la McLaren del pilota inglese è stata nettamente la vettura più veloce in pista in Florida, e questo è un dato assodato, così come il probabile e comprensibile disappunto del monegasco, il quale non è riuscito ancora una volta ad approfittare di un Verstappen e una Red Bull in giornata, diciamo, nì.

Il tutto, come tra l’altro accaduto già nei minuti successivi alla bandiera a scacchi è da reputare agli aggiornamenti che la Scuderia di Maranello non ha ancora portato e che monterà sulle due SF-24 a Imola tra due settimane. Si parla di un aggiornamento sì corposo, ma un po’ messo quasi in secondo piano dal team principal Frederic Vasseur dopo la gara di ieri sera. I piloti sembrano attenderlo con più enfasi: si parla di due, tre decimi che la Ferrari dovrebbe acquisire al giro, ma insomma sono discorsi ancora troppo campati per aria.

Ferrari
Charles Leclerc (Ferrari) festeggia il terzo podio stagionale

Il dato sicuramente positivo però sta nel ritmo dimostrato da Leclerc e Sainz nel corso della gara: il monegasco ha tenuto il passo di Verstappen praticamente per tutto il pomeriggio di Miami, con Max che sì, aveva quel decimo in più al giro rispetto ai due ferraristi, ma non stiamo parlando di nulla di trascendentale considerando appunto la vettura base guidata dai due “Carletti”. Chi ha fatto davvero la differenza è stato proprio Norris, con una McLaren MCL38 ribaltata, un po’ come se fosse una versione B della vettura ammirata fino a due settimane fa in Cina.


Ferrari, Leclerc al passo di Verstappen con la SF-24 “base”

Comunque, la Ferrari più in palla è sembrata nuovamente quella di Charles Leclerc. Il monegasco, dopo aver ripreso la posizione su Sainz dopo una partenza più che brutta, è riuscito a tenere il passo di Piastri senza però avere la velocità necessaria per sopravanzarlo alla fine del rettilineo. Carlos era sì vicino alle sue spalle, ma fra i due non sembrava esserci quella differenza sostanziale per fare lo switch di posizioni chiesto a gran voce dallo spagnolo, ignorato dal muretto.

La bontà della gara di Leclerc però è stata ben visibile nel secondo stint, quello con le hard: dopo la Safety Car, Charles era quello con gomme più usurate di tutti, eppure ha tenuto benissimo il ritmo di Verstappen, finendogli soltanto un paio di secondi dietro, segno di come la SF-24 sia davvero nella strada giusta quest’anno, e adesso la cosa principale sarà non sbagliare in alcun modo gli aggiornamenti previsti per Imola, altrimenti sarebbe una vera e propria tragedia per il resto del campionato della Ferrari.

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Charles Leclerc nell’abitacolo della sua Ferrari a Miami

Charles se la prende anche con Perez per la manovra scellerata in partenza, quando ha rischiato di distruggere la sua gara, quella dei due “Carletti” e di Max Verstappen, il quale ha riguardato i replay nel retro podio con assoluto sconcerto per la manovra del compagno di squadra. Il monegasco ammette lo start tutt’altro che eccelso, ma prova a spiegarne il motivo.

“Programmiamo la macchina in un modo – ci dice Charles -. Su come anticipare gli altri per avere un po’ di aderenza e siamo stati un po’ aggressivi per cercare di passare Max in curva 1. Siamo andati oltre, ho pattinato e poi provato a recuperare, poi però Checo ha preso troppi rischi e per fortuna non mi ha preso”.

“Sono riuscito a tenere la seconda posizione e a tenere un ritmo non aggressivo per le gomme. Mi sono fermato abbastanza presto per il pit stop, e questo ha significato che non ho potuto approfittare della Virtual Safety Car e della Safety Car che hanno consentito ad altri piloti di fermarsi per il pit stop perdendo meno tempo rispetto a noi. Nelle fasi finali ho un po’ faticato con pneumatici molto usati e non è stato facile tenere un ritmo competitivo. Presto avremo degli sviluppi tecnici, con i quali spero torneremo a lottare per la vittoria“.

Ferrari
Charles Leclerc (Ferrari) durante il weekend di Miami

Ferrari: danno e beffa finale per Carlos Sainz

Sa molto di beffa la domenica di Carlos Sainz. Lo spagnolo, quarto al traguardo è stato anche penalizzato con cinque secondi da scontare nel risultato finale per quel leggero contatto con Piastri e che ha sì distrutto la gara del pilota della McLaren, le cause fortuite che hanno portato al contatto hanno solo dato al ferrarista una riduzione della pena, la quale sarebbe dovuta essere, secondo i commissari della FIA di dieci secondi più due punti sulla patente, e invece è stato tutto dimezzato.

Considerando la manovra di Perez in partenza allora, visto che in teoria non si dovrebbero guardare le cause, al messicano avrebbero dovuto dare l’ergastolo, ma tant’è. Sainz è contento del comportamento della sua Ferrari, certamente migliore rispetto a al primo parco chiuso, ma è stato un weekend più no che sì per la parte spagnola del box della Scuderia del Cavallino rampante.

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Carlos Sainz (Ferrari) impegnato a Miami

La mia partenza è stata molto buona – ammette Sainz – ma alla prima curva ho dovuto evitare Perez che era arrivato lungo e sono scivolato dalla seconda alla quarta posizione. Da quel momento mi sono trovato in un trenino di monoposto tutte con DRS: ho provato ad aumentare il gap trattando con cura le gomme per provare a ritardare il pit stop e tentare quindi una strategia differente”.

La sfiga delle sfighe arriva quando Carlos entra ai box e dopo appena un giro arriva la Safety Car per l’incidente tra Magnussen e Sargeant. Fosse entrata prima, lo spagnolo avrebbe avuto grandi opportunità di salire sul podio, e forse anche di vincere, come ammesso da lui stesso: “Purtroppo la Safety Car è intervenuta al giro successivo alla mia sosta e così abbiamo perso la possibilità di lottare per la vittoria. È stata comunque una buona gara, con un ritmo sempre competitivo che ci ha consentito di portare a casa punti importanti“.


Autore: Andrea Bovone

Immagini: Scuderia Ferrari

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