venerdì, Ottobre 4, 2024

GP Miami, F1 Sprint: Ferrari 2°. EOSS scarsa nega la lotta per la vittoria

F1. Nella giornata di ieri per la Ferrari le cose sono andate bene a metà. Ottimo il rendimento del monegasco che con solo 5 minuti di prove libere alle spalle, sale sulla numero 16 e trova immediatamente il feeling con la sua vettura. Una prima fila alle spalle di Red Bull che poteva essere pole. Un duro lavoro sull’attivazione delle coperture che finalmente ha funzionato, fornendo il grip corretto alla SF-24 per ottimizzare la sessione classificatoria. Meno bene per Sainz che al contrario non trova la giusta confidenza con il mezzo meccanico, soffre le gomme e si deve accontentare della quinta piazza alle spalle addirittura del tarantolato Daniel Ricciardo, quarto a bordo della sua VCARB.

Ferrari F1
passi gara Fp1 – GP Miami 2024

Sul passo gara i riferimenti scarseggiano. Se osserviamo il grafico inerente alle prove high fuel ci rendiamo facilmente conto che i tempi non possono essere presi in grande considerazione, specie quelli della Red Bull. La differenza di performance è molto marcata per le vetture austriache. Anche per il resto dei competitor non possiamo trarre conclusioni precise, considerando i diversi programmi di lavoro, carichi di benzina e gomme utilizzate. Non ci resta che attendere e vedere che succede, quindi, per racimolare riscontri reali attraverso la F1 Sprint.

F1, Ferrari molto vicina a Red Bull

Quando mancano pochi minuti all’inizio della mini gara da 100 km, gli ingegneri di pista della Ferrari, Xavi Marcos e Riccardo Adami, forniscono dettagli sulle gomme scelte dal resto dei competitor. Tutti sulle Medium nuove, anche le due rosse, ad eccezione della Red Bull che si accontenta di montare le Pirelli a banda gialle ma usate. Nelle retrovie due vetture adottano le Soft. Nel giro di installazione arrivano diversi suggerimenti per come usare l’ibrido, il freni e come impostare la prima curva. Molta cura come sempre sulla warm up strategy. Lo stacco frizione delle due rosse è buono e le posizioni non cambiano. Nemmeno mezzo giro e arriva la Safety Car.

Nello scontro tra diverse vetture ha la peggio Lando Norris che si vede costretto al ritiro in curva 1. Bern Mayländer scende in pista per dare la possibilità agli steward di pulire la pista. Nel mentre i piloti sono costretti a passare per la pit-lane. Charles avverte delle vibrazione sulle gomme e chiede lumi. Il muretto dopo un check lo rassicura, sostenendo che il set di gomme Medium non ha problemi. Due tornate e la Safety prende la via dei box, si riparte. Mode race per le rosse con l’overboost K2 attivato sino in curva 4. Lo “strappo” di Verstappen è buono, utile per prendere un margine di sicurezza.

Charles cerca di stare vicino all’olandese che però mostra un rendimento leggermente superiore. Situazione che gli permette di non finire nelle grinfie del monegasco che non può aprire il DRS per alzare nettamente la sua velocità. Nel mentre Sainz lotta alle spalle di Ricciardo, non riuscendo ad avvicinarsi abbastanza per tentare l’attacco. I laptime dei Charles sono molto buoni, in linea con quelli del tre volte campione del mondo che però, appunto, gode di un gap di circa 1,5 secondi. Carlos soffre. Lo spagnolo di lamenta in radio. Non capisce perchè non ha la prestazione per impensierire l’australiano della VCARB.

Quando mancano già dieci tornate alla fine della corsa, viene chiesto a Leclerc di prestare particolare attenzione alla fase di accelerazione in curva 12. L’obiettivo è quello di non surriscaldare troppo le gomme. La nota positiva per la rossa riguarda la vettura numero 16 che riesce a performare meglio della Red Bull di Perez. Detto questo vale la pena menzionare un fatto. Esattamente come successo in qualifica, Verstappen si lamenta in radio della Medium, gomme con la quale non riesce a trovare il massimo potenziale. Proprio per questo il distacco da Leclerc resta sui due secondi.

Osservando con cura l’on board delle vetture italiane, possiamo dire che nel complesso l’handling è senza dubbio molto buono. Notiamo solo un leggero sovrasterzo nelle sezioni ad alta velocità con le curve in appoggio. Senza dubbio il T2, nei tratti più lenti e guidati, resta la maggiore limitazione della SF-24. Tornata numero 15, Sainz sempre incollato agli scarichi di Ricciardo senza avere la possibilità di effettuare una manovra di sorpasso. In questo caso, sebbene il ritmo dell’iberico sia senza dubbio migliore, la velocità in rettilineo non eccezionale della numero 55, in contrapposizione a quella ottima della VCARB, sta rendendo un “incubo” la corsa del ferrarista.

Come possiamo osservare dallo scatto in sella alla vettura italiana, Carlos, malgrado sia estremamente vicino all’ex pilota Red Bull in curva, perde in trazione non riuscendo a avvicinarsi abbastanza nemmeno con l’ala mobile aperta. La mini corsa scivola via così senza particolari emozioni. Tutto resta invariato con Leclerc che conferma la seconda piazza tagliando il traguardo alle spalle di Verstappen con una gap totale poco superiore ai tre secondi. Sainz si deve accontentare ancora una volta della quinta piazza. Sfortunato il madrileño che subisce il tappo di Ricciardo.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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