giovedì, Maggio 16, 2024

GP ITALIA: l'analisi dei passi gara

E’ arrivata l’ora di analizzare queste interessanti seconde prove libere del Gran Premio d’Italia 2016 disputate in condizioni climatiche prettamente estive ma stabili: 29°C l’aria e 41°C d’asfalto, condizioni che solitamente non sono troppo vantaggiose per la SF16-H Ferrari.
Dopo le prime prove libere dove Mercedes ha voluto effettuare un “test stress” sulla sua Power Unit EVO portata in pista per la prima volta a SPA, rifilando più di un secondo su egual compound (Soft) a entrambe le Ferrari in un giro simil qualifica (ma con più carburante), le prove libere 2 sono state più equilibrate.

Da segnalare come entrambe le Mercedes siano andate sotto il tempo della Pole Position 2015 già nelle prime prove libere usando lo stesso compound, il Soft, della qualifica 2015.

Per quanto riguarda la simulazione di qualifica abbiamo due Mercedes davanti a tutti con Lewis Hamilton che ha fatto segnare un ottimo tempo 1.22.801, solamente 3 decimi sotto al tempo effettuato su Soft nelle primissime PL; ma soprattutto solo un decimo e mezzo rispetto al tempo che ha segnato Rosberg nelle FP1 (più veloce di Hamilton) questo per farvi capire quanto Mercedes è salita di cavalli già nelle prime prove libere Mercedes. In terza posizione Sebastian Vettel e la sua SF16-H scesi in pista con un assetto aerodinamico più scarico rispetto a Mercedes ma più carico (come giusto che sia) rispetto alla RedBull. La prima Ferrari paga circa 4 decimi dalla Mercedes e c’è da considerare il fatto che il Team italiano già in queste due prove libere ha utilizzato il nuovo motore endotermico che dovrebbe garantire una decina di CV in più (come da esclusiva FUnoAnalisiTecnica di ieri sera), circa due decimi su un tracciato come quello di Monza.

Dietro a Vettel, un Kimi Raikkonen che accusa soltanto due decimi dal compagno di squadra e che conferma quindi anche in questo weekend di essere presente. Non troppo vicine alle due vetture italiane troviamo le due RedBull braccate udite udite da chi? Alonso e la sua Mclaren/Honda MP4-31 sono riusciti a trovare un giro paurosamente veloce (a 1.6 secondi dalla Mercedes di Hamilton). Tornando a parlare brevemente di RedBull, le due RB12 hanno dimostrato di soffrire i lunghi rettilinei del tracciato brianzolo, confermando quanto scritto più volte su queste ossia una Power Unit Renault ancora piuttosto indietro rispetto alle Power Unit Mercedes e Ferrari. E dietro ad Alonso un gruppo molto folto di vetture con i motorizzati Mercedes (che domani saliranno di CV e scaleranno la classifica) assieme alle due Haas che su una pista di CV sono tornate ad essere piuttosto competitive. Questo il riassunto:

Concludendo sull’analisi delle PL2 part qualifica, dalle ultime informazioni raccolte da FUnoAnalisiTecnica, Mercedes sta valutando di passare il taglio del Q2 con le Soft per poi arrivare in fondo con la Medium. Stiamo parlando comunque di un qualcosa di piuttosto rischioso (lo sa anche Mercedes) vista la competitività di Ferrari e i motorizzati Mercedes, assieme a RedBull ma anche Haas e Mclaren.


E questo ultimo trafiletto ci porta giustamente in un clima più rivolto alla gara: cerchiamo di capire quali passi gara ci hanno mostrato i Top Team nelle secondo prove libere.

MERCEDES: è il Team dominatore di queste seconde prove libere. Il passo tenuto da entrambi i piloti con il compound più morbido portato in pista dalla Pirelli qui a Monza è molto buono. La cosa che deve far molto riflettere è la dolcezza della W07 sulle SuperSoft Pirelli con run da 12 giri praticamente senza degrado. Deve far impressione anche il run di 10 giri di Nico Rosberg su Medium che non è molto lontano rispetto ai tempi fatti segnare dal compagno di squadra con la Soft, con il vantaggio che il compound più duro garantisce più giri. Senza contare che chi ha provato la Medium si è beccato dal tedesco Mercedes quasi due secondi al giro. La Medium sarà una delle mescole che la Mercedes porterà in pista anche in gara, a differenza della Ferrari? Per concludere, buonissimo anche il run sulle Soft di Lewis Hamilton, tanto da mettere un dubbio nella testa degli ingegneri Mercedes; tentare il taglio della Q2 con la Soft per cautelarsi sulla durata del primo stint, facendo Soft – Medium? Difficile, ma non impossibile secondo noi.

FERRARI: la Ferrari anche in questo nuovo venerdì di gara ha fatto fatica non dimostrando di poter lottare ad armi pari con la fenomenale W07 Hybrid. Nemmeno si può dire che il Team italiano potrà sul passo gara almeno impensierire (ad ora) il Team tedesco. Se andiamo a confrontare il run di Raikkonen (9 giri) su SuperSoft con quello dei due piloti Mercedes c’è molto da pensare. Ferrari meno competitiva sui tempi e più aggressiva sugli pneumatici (è un pò il leitmotiv di questa stagione). 8 decimi al giro su SuperSoft che diventano 13 decimi, quindi 1 secondo e 3 decimi con il compound Soft dove Vettel non ha trovato la giusta confidenza (comunque un po di traffico per lui). Un problema associabile a delle Pirelli anteriori “troppo fredde” (sappiamo che la Soft è una gomma High Working Range). Monza è un circuito dove tenere in temperatura gli pneumatici non è cosi semplice per via dei lunghi rettilinei da percorrere. Mercedes, per chi non l’avesse visto, è in pista con una configurazione aerodinamica piuttosto carica, sia all’anteriore che al posteriore, proprio per dare kg di deportanza sulle gomme evitando evitando un eccessivo raffreddamento nei lunghissimi rettilinei dell’autodromo italiano.

REDBULL: il Team di Milton Keynes ha faticato notevolmente nella simulazione di qualifica ma nel momento che ha montato gli pneumatici SuperSoft in simulazione di gara si è difesa nel migliore dei modi. Run da 10 giri con tempi molto simili a quelli di Raikkonen. Il problema RedBull lo incontra quando va a guardare i tempi effettuati da Ricciardo con il compound Soft, crono molto lenti, addirittura più lenti di quelli effettuati da Vettel e la Ferrari. Ricordiamo che la RedBull sta girando molto scarica (l’ala posteriore praticamente non ha angolo d’attacco) per via della potenza in meno che ha rispetto ai motorizzati Mercedes e Ferrari. Un assetto che almeno sulle Soft non sta dando i risultati sperati.

WILLIAMS: il Team di Groove è la sorpresa di questa seconda sessione di prove libere perchè se nella simulazione di qualifica sicuramente non ha fatto faville anche per via di una mappatura (del venerdì) piuttosto blanda ma che in simulazione di gara si è difesa egregiamente soprattutto sul compound Soft. I tempi con le “gialle” Pirelli sono stati addirittura 8 decimi al giro migliori di quelli effettuati da Sebastian Vettel. E anche con al SuperSoft i tempi sono rimasti molto competitivi essendo a circa 1 decimo a giro su un run da 10 giri rispetto alla Ferrari di Raikkonen.

FORCE INDIA: il Team indiano sembra voler puntare alla singola sosta utilizzando SuperSoft e Medium (ma solo Mercedes riesce a farle funzionare…..), almeno questo è quello che emerge da queste secondo prove libere. Guardando i tempi sembra che gli manchino quei 2-3 decimi al giro per lottare con Williams e RedBull con quest’ultima che potrebbe soffrire sia in qualifica che in gara, la mancanza di cavalli della Power Unit Renault.

MCLAREN: una sorpresa in simulazione da qualifica mentre se andiamo ad analizzare i tempi della simulazione di gara possiamo sicuramente affermare che per il Team di Woking il Gran Premio d’Italia sarà molto difficile. Mercedes, Ferrari, i motorizzati Mercedes e anche RedBull sembrano avere qualcosa in più con la MP4-31 che dovrà molto probabilmente vedersela con il Team Haas.

Concludendo, quello che è emerso dalle due prove libere corse sul tracciato di Monza nella giornata odierna è una Mercedes ad ora inarrivabile anche per la prima inseguitrice ossia Ferrari (soprattutto sul passo gara). Se il Team italiano sta pensando ad una gara a doppia sosta, il Team tedesco è convinto di riuscire, sfruttando il compound più duro, ad arrivare in fondo con una singola sosta. Dietro i due Top Team noi mettiamo Williams sicuramente prima di RedBull, con una Force India che non sembra molto distante dal Team di Milton Keynes e che potrebbe aiutare Ferrari nella rimonta mondiale (costruttori).

Ma domani è un altro giorno, e FUnoAnalisiTecnica vi racconterà ancora dal circuito di Monza le terze prove libere e le qualifiche del quattordicesimo appuntamento stagionale. 

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