lunedì, Aprile 29, 2024

FERRARI SF70H: l’analisi tecnica – PARTE 2


..continua dalla PARTE 1..

La zona dei dei bargeboards  è piuttosto, troppo semplice rispetto a quanto visto su altre vetture e vedrete che cambierà molto negli otto giorni di test a Barcellona rispetto a quello che avete potuto vedere oggi.

Immagine 1

Le prese d’aria sulle fiancate sono la chicca della SF70H, rialzate e cambiate notevolmente nella forma (più larghe e di forma ovale) rispetto alla SF16-H. La forma è stata progettata in funzione della parte bassa della vettura ossia il grande svaso presente è necessario se si vuole incanalare verso il posteriore un maggior flusso d’aria. I nostri lettori non devono farsi trarre in inganno però da quella che sembra una presa d’aria aggiuntiva (in verde nell’immagine 1) visto che è solamente lo spazio che si crea tra i deviatori di flusso laterali alle pance, di tipologia “a ponte” e l’ingresso vero e proprio delle prese d’aria. Tre piccoli condizionatori di flusso, messi in risalto con i numeri in giallo, ma niente a che vedere in questa zona con le simil “corna” della Ferrari 2008 viste sulla W08 nella giornata di ieri.

Immagine 2

Parlando dei deviatori è giusto mettere in evidenza il fatto che sono composti nella parte alta da due macro componenti, separati da una piccola soffiatura che nelle immagini rilasciate non si nota ma possiamo garantirvi che c’è. Molto particolare anche il deviatore di flusso verticale non ancorato al fondo vettura ma solamente alle pance che lavorerà in simbiosi con i tanto complessi bargeboard. Il fondo, nel bordo di attacco, ha la parte iniziale rialzata per incanalare un flusso d’aria maggiore sotto la vettura che va ad alimentare il diffusore, cercando di aumentare il carico aerodinamico (l’1 in verde dell’immagine 2).  

Immagine 3

Modifiche anche alla forma degli specchietti, che non hanno ora più il supporto triangolare (1 nell’immagine 4) come sulla SF16-H oltre ad un nuovo profilo alare (2 nell’immagine 4) posizionato nella parte posteriore dei retrovisori, soluzione simile a quella utilizzata dalla Mercedes nel 2016 e già modificate sulla W08 2017.

Immagine 4
Per quanto riguarda l’airscope, la Scuderia Ferrari prosegue con il concetto giù utilizzato nelle proprie vetture precedenti senza progettare una versione simil Mercedes e quindi suddiviso in varie zone ognuna delle quali andrebbe a raffreddare una parte della Power Unit.

Il lavoro dei tecnici Ferrari è stato piuttosto positivo anche nella parte posteriore con una Coca Cola leggermente più stretta rispetto a quanto visto sulla SF16-H anche se c’è da dire che la rastremazione delle pance inizia leggermente in ritardo rispetto a quanto fatto da Mercedes. 

Sul fondo, in prossimità delle ruote posteriori, sono state riviste le soffiature utili a gestire nel migliore dei modi il fenomeno chiamato “Tyre-Squirt” e sigillare parte del fondo e del diffusore. Niente di che comunque, possiamo sicuramente aspettarci delle novità in questa zona da qui al Gran Premio di Melbourne.



Al posteriore è confermato anche sulla SF70-H l’utilizzo della pinna stabilizzatrice per cercare di “ripulire” il flusso d’aria diretto verso la bassa ala specifica 2017. Sull’estremità della pinna è stata collocata una piccola aletta, testata proprio nella giornata di ieri anche da Mercedes. Una soluzione completamente legale poiché posizionata fuori dalle misure indicate dall’articolo 3.8.4. La funzione di questa aletta è quella di energizzare il flusso d’aria diretto verso l’ala posteriore con un suo conseguente miglioramento nell’efficienza di generazione del carico aerodinamico

L’ala posteriore sembra essere in versione molto “provvisoria” e, fino ad ora, è l’unica tra le vetture presentata a non utilizzare il bordo d’ingresso degli endplate aperto. Una novità vista sulla SF70H rispetto alla SF16-H è l’utilizzo del bi-pilone rispetto alla soluzione a mono-pilone del 2016. Da segnalare la presenza del monkey seat, completamente rivisto rispetto alla versione 2016 e assomigliante a quella che abbiamo chiamato soluzione da” basso carico utilizzata da Mercedes sulla sua W07 2016. La Ferrari è la prima vettura che si presenta con il particolare componente aerodinamico. 
In ultima analisi si può notare che la sospensione posteriore è stata completamente rivista nei suoi cinematismi pur mantenendo lo schema pull rod. 
Cosi come tutti i retrotreni finora visti, bisognerà attendere delle foto migliori per effettuare una analisi più concreta e precisa, soprattutto per quanto riguarda il diffusore.
Concludendo si può certamente dire che, per ora, la Ferrari SF70H è una vettura sicuramente più convenzionale della W08, con meno soluzioni innovative ma a cui mancano, per quanto abbiamo potuto capire, ancora parecchi componenti che il Team italiano non ho voluto montare sulla propria vettura in fase di presentazione ma che vedremo sicuramente in pista nella otto giorni di test di Barcellona. 
di Cristiano Sponton e il PJ

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