venerdì, Aprile 19, 2024

GP CINA – ANALISI QUALIFICHE: è una grande Ferrari (con Vettel) nelle qualifiche di Shanghai

La Ferrari è arrivata in Cina con i parziali favori del pronostico generati dall’importante prova di forza mostrata in Australia, dove l’accoppiata Sebastian Vettel e SF70H ha dominato il Gran Premio, restando comunque molto vicini ad un grande Lewis Hamilton anche nella qualifica del sabato.  
In Cina si aspettavano conferme o smentite; in qualifica dal mio modesto parere più da Ferrari che da Mercedes. I risultati parlano chiari: su una pista piuttosto completa tecnicamente parlando, la Ferrari ha messo in mostra, per la seconda volta in questa stagione, la competitività dell’intero pacchetto portato al debutto nei test di Barcellona e poi leggermente evoluto in Australia. Una Ferrari SF70H che se guidata da un Sebastian Vettel in formissima, riesce a dare il meglio di se: la caratteristica tecnica principale di questa vettura sembra essere l’impressionante stabilità del retrotreno che è forse ad oggi il difetto più “grande” di Mercedes. Una W08, arrivata in Cina con un importante aggiornamento al fondo (dovrebbe dare maggiormente i suoi frutti sulla lunga distanza nel fondo) che fa dell’avantreno la sua principale forza grazie in parte anche all’innovativo pivot nel triangolo superiore della sospensione anteriore e alla confermata sospensione anteriore idraulica simil 2016. Con le Power Unit, sia come cavalleria massima e ma anche come distribuzione dell’energia recuperata dai due motori elettrici, che danno prestazioni ad oggi piuttosto similari in pista. 


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Detto questo è facilmente osservabile come la SF70H del Team italiano e la W08 del Team anglo tedesco siano due vetture in questo momento piuttosto simili nei crono sul giro secco (quindi prestazione assoluta) pur con delle filosofie progettuali ben diverse. I tecnici Mercedes hanno preferito continuare con il macro concetto delle loro vetture precedenti (W06 e W07 in primis) ossia elevata efficienza aerodinamica garantendo una piattaforma aerodinamica stabile mantenendo bassi valori di rake. Ma con i nuovi regolamenti introdotti in questa stagione quella non era la via più semplice per la generazione di carico aerodinamico soprattutto al posteriore; è per questo che hanno dovuto optare per un allungamento del corpo vettura altrimenti non avrebbero raggiunti i punti di carico aerodinamico prefissati. A Maranello hanno invece optato per allungare solo leggermente la vettura, quindi mantenendo una vettura piuttosto “corta” se confrontata a Mercedes, ma alzando molto il retrotreno della vettura (assetto rake). E dei segnali che volevano la Ferrari su questa filosofia ce n’erano già verso il finire della scorsa stagione come anticipato da FUnoAnalisiTecnica nel weekend del Gran Premio di Austin (per saperne di più). Due filosofie progettuali molto differenti (passo corto – passo lungo, basso – alto rake) che stanno però dando, come detto in precedenza, dei risultati prestazionali in qualifica molto simili. E questo non può che far bene ad una Formula 1 che aspettava un altro Team per generare quella bellissima tensione pre qualifica che era ormai da 3 anni che non si sentiva nell’aria. 


Ferrari si è presentata in Cina senza un primo grosso pacchetto evolutivo che arriverà solamente nei prossimi Gran Premi anche se per ora non sembra essercene cosi grosso bisogno. Da segnalare in primis l’assenza di Mattia Binotto a Shanghai; per restare al fianco degli ingegneri a Maranello che stanno preparando le prime vere novità della SF70H, il Direttore Tecnico della rossa ha preferito rimanere a Maranello. 

Ma oltre a ciò, tecnicamente parlando, anche la Ferrari è arrivata in Cina con una nuova versione di fondo piatto modificato nella parte alta, al contrario di Mercedes che lo ha modificato nella parte bassa per evitare un consumo eccessivo del fondamentale componente aerodinamico. 

Come si può ben vedere dall’immagine sopra, nella parte alta del fondo delle SF70H di Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen è comparsa una piccola protuberanza di pochi millimetri. Per chi non se lo ricordasse, la Ferrari aveva provato un fondo innovativo nella otto giorni di test pre stagione. A quanto capito, il Team italiano stava cercando di sigillare le parti esterne della vettura facendo flettere verso il basso proprio le zone esterne del fondo della SF70H. E quando si ha una vettura con alto angolo di rake è fondamentale sigillare le parti esterne del fondo per evitare la deleteria fuoriuscita di vortici o flussi d’aria che servono per generare carico tramite il diffusore.
Il fondo della Ferrari SF70H nei test pre stagione di Barcellona
Nell’immagine successiva è evidente la non presenza della protuberanza sulla parte centrale e finale del fondo utilizzato su entrambe le due Ferrari SF70H nel Gran Premio di Australia.

Facendo un piccolo passo indietro e cerchiamo di capire dove la nuova vettura italiana ha pagato gap nei confronti della Mercedes W08. Per questo mi faccio aiutare da qualche numero interessante, partendo ovviamente dalla classifica finale delle qualifiche:
186 sono i millesimi che separano Vettel da Lewis Hamilton (34 millesimi al km, gap diminuito dall’Australia), 187 quelli che separano Bottas da Hamilton e 276 quelli che separano Raikkonen da Sebastian Vettel. Prestazioni quindi piuttosto positive delle due seconde guide con Valtteri Bottas che continua a sorprendermi (in positivo ovviamente).
Se andiamo ad analizzare i Best Sectors di Lewis Hamilton e Sebastian Vettel (non sono riferiti solamente al Q3 ma ci si può fare una idea complessiva delle prestazioni nei vari settori) si può vedere come Sebastian Vettel, pur avendo velocità di punta di 3-4 km/h inferiori a quelle di Lewis Hamilton, non ha perso gran che nel terzo settore (ma 151 millesimi da Bottas). Il grosso dello svantaggio è stato cumulato nel secondo settore: sto parlando di 112 millesimi, il 60% del gap totale, dove Vettel ha ottenuto addirittura un tempo superiore anche a quello del compagno di squadra Kimi Raikkonen. Un secondo settore dove la Ferrari è rimasta fino al Q3 in una posizione sempre piuttosto dominante ma dove Lewis Hamilton, inutile negarlo, si è costruito nell’ultima fase delle qualifiche questa seconda Pole Position della stagione 2017 di Formula 1. 
Concludendo, cosi come in Australia anche in Cina si è notato che Mercedes stia utilizzando assetti leggermente più scarichi (nelle ali) di Ferrari. Vedremo se pagheranno sulle gomme in gara considerando che comunque nella giornata di domani potrebbe esserci possibilità di pista bagnata.
Il PJ

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