venerdì, Marzo 29, 2024

GP SPAGNA – ANTEPRIMA: cosa aspettarsi dalla Ferrari SF71H?

Barcellona. Spagna. La F1 torna nella vera Europa dopo il bel Gran Premio dell’Azerbaijan vinto da Lewis Hamilton ma, con ancora una volta, una Ferrari parecchio competitiva. Al contrario, anche a Baku sono stati evidenti i limiti sugli pneumatici della Mercedes W09 EQPower che rispetto alla Ferrari SF71H non riesce ancora ad adattarsi ancora ottimamente a tutte le tipologie di circuiti e/o condizioni ambientali. E soprattutto, dopo il bel weekend australiano non si è più visto un Lewis Hamilton far la differenza rispetto al proprio compagno di squadra, ma anzi soffrire in modo importante i “capricci” della W09.


Per questi e altri motivi (principalmente tecnici), consideriamo il prossimo appuntamento il più importante di questo inizio di mondiale 2018.  

Aspettando le conferme della pista, ecco le nostra Preview del Gran Premio di Spagna.

Cosa successe l’anno scorso? “Sul circuito catalano si rivede il vero Hamilton che torna alla vittoria davanti a Vettel, autore di una fantastica gara. Seguono quindi Ricciardo e le due Force India. Ritirate la Ferrari di Raikkonen, la Mercedes di Bottas e la Red Bull di Verstappen. Al via, la Ferrari di Vettel brucia nello scatto Hamilton e si porta in testa. In curva 1, Bottas, Raikkonen e Verstappen sono protagonisti di un contatto. Il finlandese della Ferrari e l’olandese della Red Bull hanno la peggio: entrambi costretti al ritiro. Bottas va avanti, ma la sua macchina sembra aver risentito del contatto: il suo passo non è mai a livello di chi lo precede. Sosta molto anticipata in casa Ferrari per proteggersi dell’undercut di Hamilton, utilizza subito la gomma soft nuova. Hamilton allunga e monta la gomma media. Non riuscirà ad andare fino in fondo, ma questo porterà poi Vettel ad avere la gomma media nel finale di gara, contro la soft nuova dell’inglese. Il tedesco riesce a mantenere la testa della gara fino a che la gomma gialla di Hamilton non gli consente il sorpasso. Bottas tanta di fare gioco di squadra con Hamilton quando si ritrova Vettel alle spalle, cercando di rallentarlo con la gomma usata. Ma la Ferrari con un sorpasso capolavoro in fondo al rettilineo riesce a sbarazzarsi della Mercedes del finlandese. Bottas sarà poi costretto al ritiro per problemi alla power unit.” di Alessandro Rana
GP SPAGNA: esclusiva Sky, su TV8, come sempre in questo inizio di mondiale, le differite 
Ecco gli orari ITALIANI:

Prove Libere 1: 11:00 – 12:30  
Prove Libere 2: 15:00 – 16:30
Prove Libere 3: 12:00 – 13:00 
Qualifiche: 15:00 – 16:00 (ore 19.45 su TV8) 
Gara: 15:10 (ore 21 su TV8)

GP SPAGNA: il circuito del Montmelo è un vero banco prova per le varie vetture  

Si torna sul tracciato di Barcellona già cornice dei test pre stagione; il tracciato del Montmelo è considerato da tutti gli ingegneri una vera e propria galleria del vento a grandezza naturale. Questa pista è un vero banco di prova per le vetture poiché solitamente chi è veloce su questa pista lo è anche su molti altri tracciati del mondiale.

Perché questo? Per via del fatto che i tre settori presentano caratteristiche piuttosto diverse:

– il settore 1 è caratterizzato da un lungo rettilineo, una esse e una piega a destra molto veloce che si percorre in pieno (qualifica). Per fare bene questo settore serve velocità di punta e un elevato carico aerodinamico.

– il settore 2 è composto da due pieghe a 180°, una curva da terza marcia verso sinistra in leggera salita e una curva abbastanza veloce verso destra che si percorre in pieno (qualifica e non per tutti i Team). In questo caso oltre a del carico aerodinamico piuttosto elevato serve anche una vettura con buon grip meccanico per uscire forte da curva 5.

– il settore 3 è contraddistinto da sei pieghe abbastanza lente e una curva veloce verso destra che porta i piloti sul rettilineo principale. In questo settore è richiesto un ottimo grip meccanico dato che le curve sono tutte abbastanza lente e un’ottima trazione.

GP SPAGNA: battistrada più sottile per evitare il blistering e allungare la vita degli pneumatici
Le mescole scelte da Pirelli per il prossimo Gran Premio di Spagna saranno “sulla carta” di un grado più morbide rispetto a quelle del GP 2017 ossia la SuperSoft sarà il compound per la qualifica e la Soft e la Medium gli altri due compound utilizzabili in gara. Ma considerando il grado di morbidezza in più dei compound 2018 rispetto a quelli dello scorso anno, il salto effettuato da Pirelli è di due step verso il basso.


Rispetto ai precedenti Gran Premi c’è da fare però una importante premessa, per chi non se lo ricordasse: gli pneumatici che vedremo utilizzati sul circuito del Montmelo avranno un battistrada leggermente minore (0.4 mm) mentre mescole e strutture (macroscopicamente) rimarranno invece invariate.  


La scelta della Pirelli di ridurre il battistrada per il Gran Premio di Barcellona ma anche per quelli di Silverstone e il Paul Ricard,  ha fatto “storcere” il naso a tantissimi tifosi della Ferrari ed anche alcuni team non hanno apprezzato la decisione presa dal costruttore italo-cinese. Una decisione del genere avrebbe bisogno dell’approvazione di almeno il 70% dei team ma la Pirelli ha potuto portare avanti questa novità dicendo che la scelta è stata fatta esclusivamente per motivi di sicurezza. La decisione è stata presa dopo che il Team di Mario Isola & Co ha incontrato durante i test invernali, disputati proprio sul tracciato spagnolo di Barcellona, dove gli ingegneri Pirelli hanno notato la formazione di blister sulle gomme posteriori di gran parte delle vetture. Un fenomeno che con l’aumentare delle temperature della pista va nettamente a ingigantirsi e poteva creare veramente dei problemi di sicurezza come la possibilità di scoppio degli pneumatici. Quando una particolare sezione di gomma vicino alla carcassa si surriscalda in modo anomalo si generano delle piccole bolle d’aria all’interno dello pneumatico che creano a loro volta un distaccamento della gomma. Questi distaccamenti di gomma posso avere superfici diverse a seconda del livello di stress termico e meccanico a cui sono soggette. Sullo pneumatico si vanno quindi a creare dei veri e propri buchi che molto spesso sono molto profondi ed arrivano fino alla carcassa.

Durante i test invernali, il blistering è stato causato da un surriscaldamento della superficie dello pneumatico dovuto anche alla riasfaltatura del tracciato catalano. Sono due gli effetti principali che hanno aiutato la formazione delle bolle sugli pneumatici: la temperatura più elevata della pista poiché un asfalto molto nero assorbe molto il calore, e la riasfaltatura che ha ridotto drasticamente le sconnessioni sulla superficie del tracciato. Questo fattore ha permesso ai team di essere ancora più veloci in curva mandando ulteriormente sotto stress le gomme. 

Per evitare questi problemi gli ingegneri Pirelli hanno deciso di realizzare degli pneumatici con un battistrada leggermente ridotto da utilizzare in alcuni circuiti critici come quello spagnolo, Silverstone e il Paul Ricard. Avere un battistrada più sottile comporta un minor “movimento” della gomma e questo comporta un minor surriscaldamento della superficie dello pneumatico. Al contrario di quanto si possa pensare, il minor battistrada aiuterà gli pneumatici ad avere una vita maggiore poiché avere blistering, soprattutto sulle posteriori, significherebbe perdere molta performance nei long run e quindi accorciare gli stint.



GP SPAGNA: farà il suo esordio in Spagna, grazie alla riasfaltatura del tracciato, la mescola SuperSoft 
Quello del Montmelo è un circuito, dal punto di vista tecnico, molto interessante poiché presenta tutto quel che un circuito dovrebbe avere ossia lunghissimi curvoni ed S dove servirà molto carico aerodinamico e una vettura molto precisa sull’anteriore, un tratto più tecnico dove la presa meccanica e la trazione risulteranno fondamentali e un rettilineo di oltre 1 chilometro che chiamerà a sprigionare tutti i CV delle attuali Power Unit di F1 (1.6L V6). 

Come abbiamo già detto in precedenza, la casa milanese non ha deciso di portare le tre mescole più dure, che vedremo solamente a Silverstone in questa prima metà di mondiale, ma le mescole un grado più morbide ossia la SuperSoft (banda rossa, Low Working Range), la Soft (banda gialla, High Working Range) e la Medium (banda bianca, Low Working Range).


Il Montmelo è un circuito impegnativo per gli pneumatici? Per capire ciò ci viene incontro proprio la Pirelli con la classica infografica di inizio settimana che va a classificare vari parametri tra cui le forze laterali, l’abrasione dell’asfalto, il carico aerodinamico, l’aderenza offerta dal circuito e lo stress sullo pneumatico. Su una scala di valori da 1 a 5, tutte le informazioni del circuito sono da 4 secondo Pirelli tranne l’abrasione dell’asfalto che, per via della riasfaltatura, è scesa a 2 e conterrà il degrado, solitamente piuttosto alto a Barcellona.

Per quanto riguarda i parametri tecnici pre evento, le pressioni minime alla partenza dovranno essere di 22 psi sull’anteriore e 20,5 psi sul posteriore, mentre il camber massimo non dovrà superare i -3,25° sull’anteriore e i -1.75° sul posteriore.

La scelta dei compound da parte dei vari Team è molto diversificata proprio per la scelta “coraggiosa” di Pirelli di portare la SuperSoft su un tracciato storicamente molto duro per gli pneumatici. Se prendiamo per esempio Mercedes, saranno solamente 5 i set di SuperSoft a disposizione del Team anglo tedesco e considerando i 2 set da utilizzare nelle FP2 e FP3 per prepararsi alle qualifiche, ne rimangono solamente 3 per il sabato pomeriggio di cui sicuramente 2 da utilizzare in Q3 e 1 (teoricamente, visto come già a Baku era stata fatta una scelta conservativa per la prima parte di gara) da utilizzare in Q2. Tante Soft e Medium poi per gli anglo tedeschi, al contrario di Ferrari che dei tre Top Team è stato quello più aggressivo con ben 7 treni di SuperSoft. Sarà veramente interessante capire come si comporterà il compound SuperSoft, Low Working Range, con temperature della pista elevate che i vari Team non hanno incontrato ovviamente, visto il periodo (febbraio/marzo), nei test pre stagionali. La Soft e la Medium potrebbero essere più una certezza per i vari Team vista l’elevata finestra di lavoro e soprattutto le maggiori temperature richieste (105-135°C per la Soft e 110-140°C per la Medium).
GP SPAGNA: è atteso un importante calo termico nella giornata di gara
A livello meteo non dovrebbe essere un fine settimana complicato poiché sono attesi almeno due giorni di bel tempo con qualche piccolo dubbio sulle ore centrali della giornata di domenica. Le temperature ambientali saranno pressoché superiori ai 20°C con la giornata di sabato che sarà la più calda (attesi 25/26°C nell’aria)Domenica, giorno della gara, sarà invece la giornata più “fresca” con una massima che toccherà solamente i 21°C.

Come sempre però, essendo a cinque e sei giorni di previsione, aspettiamo le previsioni più dettagliate del nostro meteorologo Andrea Pini che arriveranno tra la giornata di mercoledì e quella di giovedì.

GP SPAGNA: cosa aspettarsi dai vari Team?

La Ferrari SF71H si presenta in Spagna come il team da battere nonostante nelle ultime due gare abbia raccolto molto meno rispetto alle prestazioni mostrate dalla vettura in pista. Ferrari che, pur disponendo della vettura più prestazionale, ha perso dopo il GP di Baku la leadership in classifica piloti mentre, in quella costruttori, conserva ancora 4 punti di vantaggio.

La Ferrari, grazie al lavoro effettuato durante l’inverno, è riuscita a recuperare circa 2 decimi al giro sulla Mercedes, recupero che gli ha permesso di sorpassare, a livello prestazionale, il team anglo-tedesco dopo quattro stagioni di assoluto dominio. Al contrario, il Team anglo tedesco, sempre molto competitivo in fase di qualifica, quest’anno non riesce a far la differenza, visto che Sebastian Vettel è riuscito ad ottenere 3 pole position su 4 gare.

Il team anglo-tedesco della Mercedes, per cercare di ribaltare la situazione, porterà in pista a Barcellona alcuni aggiornamenti aerodinamici che, abbinati all’utilizzo della mappatura da qualifica, già utilizzata a Baku, potrebbe permettere alla W09 di mettere pressione al team italiano. Voci molto interessanti vedrebbero, dopo i buoni risultati ai banchi e in pista della nuova mappatura aggressiva della PU, Mercedes salire nuovamente di potenza in questo quinto weekend della stagione, come se in Azerbaijan non fosse stato ancora sbloccato tutto il potenziale dell’unità motrice tedesca.

A livello di sviluppi, Ferrari sembra voglia continuare con la filosofia dei “piccoli passi” che nelle ultime due stagioni si è dimostrata molto redditizia. D’altronde è la Mercedes che, allo stato attuale, deve spingere con gli aggiornamenti della vettura visto che, come abbiamo già ribadito più volte, è dietro la SF71H a livello prestazionale. Sulla Ferrari SF71H sono attesi degli sviluppi, non importanti come nel caso di Mercedes e Redbull, e concentrati anche in zone poco visibili della monoposto.

Tra le vetture che maggiormente hanno deluso in queste prima gare di 2018 c’è sicuramente la McLaren che a livello prestazionale non ha fatto il grande passo in avanti che tutti si aspettavano durante l’inverno. Se consideriamo le prime quattro gare 2018 rispetto alla seconda parte della scorsa stagione, la Mclaren ha perso 4 decimi su Mercedes, ancor di più su Ferrari e RedBull.

Il Gran Premio di Spagna per la McLaren sarà una tappa piuttosto importante perché verranno introdotti sulla MCL33 parecchi aggiornamenti aerodinamici in attesa dello sviluppo della Power Unit che arriverà in Canada. Aggiornamenti da 5 decimi al giro che coinvolgeranno gran parte della vettura (anteriore con un nuovo muso e nuovi turning vanes, parte centrale con modifiche ai bargeboard e parte terminale con novità all’ala posteriore e molto probabilmente anche al cofano motore/fondo) e la rivoluzioneranno ma solo parzialmente. Non è ancora cosi certo che la nuova benzina BP verrà utilizzata anche dalla McLaren o solo dal team ufficiale Renault. Uno sviluppo di carburante che, abbinata all’utilizzo di una mappatura del motore più aggressiva dovrebbe apportare un miglioramento di circa 1 decimo al giro. Nuovo carburante che, invece, non verrà utilizzato sicuramente dalla Red Bull che, a differenza di Renault e McLaren, non utilizza come fornitore BP ma si è affidata a ExxonMobil.

Per quanto riguarda gli altri Team di centro classifica non ci aspettiamo molte novità sia dal Team Haas (gli aggiornamenti arriveranno nei prossimi Gran Premi) che da Renault (il primo pacchetto aerodinamico importante è stato portato a Baku) mentre qualche interessante novità dovrebbe portarla in pista Force India.

Un pronostico è molto difficile da fare se si considerano anche gli aggiornamenti che i vari Team porteranno in pista e che in base alla loro effettiva bontà potranno fare la differenza vista la vicinanza nelle prestazioni tra la SF71H e la W09 senza dimenticare il ruolo della Red Bull che potrebbe approfittare di un passo falso dei due team. Discorso simile per la parte centrale dello schieramento dove comunque tutti si aspettano un’importante passo in avanti di Alonso & Co anche sapendo della possibile “immobilità tecnica” dei Team concorrenti.

Autori: @smilextech & @spontonc

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