martedì, Maggio 14, 2024

Marko, dopo aver “sconfitto” il Coronavirus si scaglia contro la Ferrari: non finisce qui…

Marko, dopo aver “sconfitto” il Coronavirus si scaglia contro la Ferrari: non finisce qui…


La faccenda non e certo chiusa. La diatriba che ha incendiato gli animi, la settimana antecedente al Gran Premio d’Australia, riguardante il pasticcio dell’accordo segreto tra FIA e Ferrari, è stata solamente parcheggiata. In attesa che il mondiale di Formula Uno prenda il via, in quella che probabilmente sarà la stagione più frenetica di tutta la storia di questo sport. Capo popolo della protesta verso la scuderia italiana, non poteva che essere lui: Helmut Marko.

Il team di Milton Keynes si affida al suo scudiero, evidentemente convinto che la comunicazione sia il suo pezzo forte. Nelle ultime dichiarazioni rilasciate dal consulente Red Bull al webmagazine F1-insider, si evince la chiara volontà di andare fino in fondo, malgrado Mercedes si sia defilata dopo il colloquio tra Ola Kallenius e John Elkann. Insomma… è solo questione di tempo e “Super Helmut” tornerà alla carica. Per “sconfiggere” la Ferrari e vederci chiaro su questo sospettoso e improvviso passo indietro della casa di Stoccarda. Aspettiamocene delle belle…

Malgrado al momento siamo in piena emergenza mondiale, non cambia certo la nostra posizione sulla questione Ferrari-FIAPer noi si tratta di uno scandalo nonostante sia stato messo da parte. Non abbiamo intenzione di danneggiare nessuno, ma la nostra lotta verso la conclusione delle indagini continuerà. Anche senza il team Mercedes, sceso dal treno dopo aver messo in moto la locomotiva…

Marko, dopo aver “sconfitto” il Coronavirus si scaglia contro la Ferrari: non finisce qui…
Helmut Marko, Red Bull Racing

Passando a temi più personali, proprio come Flavio Briatore, anche il consigliere Red Bull ha passato un periodo a febbraio dove la sua salute non è stata delle migliori, sostenendo una presunta positività al virus che sta mettendo in ginocchio il mondo. Marko svela i retroscena dell’accaduto raccontando la sua esperienza, annoiato e scontento nella sua cittadina natale di Graz, riguardo le precauzioni eccessive adottate dal mondo.

Le restrizioni sono francamente estreme. È tutto surreale. La vita pubblica è stata bloccata. La gente sta litigando al supermercato in piedi vicino alla cassa, ma se tre persone sono in una piazza, arriva la polizia e chiede spiegazioni. È assurdo. Non serve chiudere e sigillare tutto. D’altronde, il gruppo a rischio è limitato. D’accordo… la possibilità di morte è più elevata rispetto a un’influenza, ma il resto del processo è innocuo. Esiste una paura esistenziale che quasi tutti provano. Sembra una guerra. Ho avuto una forte tosse e un brutto raffreddore circa a metà del mese di febbraio. Il tutto è durato una decina di giorni, periodo di tempo inusuale per i miei standard. Sono praticamente certo che si sia trattato di Coronavirus.

In conclusione, spezziamola una lancia a favore di Helmut. Malgrado le sua solite ostilità, compie un gesto comunque molto apprezzabile.

Personalmente, ho dovuto chiudere i miei hotel e relativi bar. Attualmente li sto allestendo per essere utilizzati come cliniche di emergenza…

Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1 

foto: Red Bull

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