Ferrari-Alfa Romeo: collaborazione incentrata sullo scambio di idee
Alfa Romeo-Sauber una partnership nata, cercata e voluta da Sergio Marchionne nel 2018, poi concretizzata nel 2019. Il 2021 sarà la terza stagione in Formula Uno per questa tanto apprezzata collaborazione che vede nel supporto della Ferrari il proprio diadema. Non è certo dal 2019 che sono nati i rapporti con la casa del Cavallino… La squadra svizzera viene spinta dal propulsore realizzato a Maranello da oltre un decennio (dal 2010). Tuttavia, con l’entrata in scena dell’Alfa Romeo, la cooperazione si è intensificata con un intersambio di tecnici tra le due scuderie.
“Penso che la collaborazione tra noi e la Ferrari stia procedendo molto bene” ha affermato Frédéric Vasseur intervistato nel corso della presentazione della nuova Alfa Romeo C41 (qui l’analisi). “Abbiamo avuto un incontro importante durante l’inverno in cui abbiamo analizzato i punti deboli manifestatisi lo scorso anno, quando forse non era stato fatto un lavoro perfetto”. Il riferimento non può che rimandare alla power unit, gravemente ‘azzoppata’ dalle normative introdotte tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 che non hanno permesso alla compagine italiana di intervenire prima dello spegnimento dei semafori del Gp d’Austria. “Siamo sulla retta via” ha proseguito Vasseur. “Penso che, durante quest’inverno, saranno stati in grado di risolvere gran parte del problema sofferto lo scorso anno”. Una dichiarazione incoraggiante a cui però dovranno fare eco le prestazioni maturate in pista.
“Per quanto riguarda la collaborazione, posso dirvi che sta migliorando sempre di più” ha chiosato il tecnico francese riferendo quelli che sono i piani della squadra per la stagione 2021 e a seguire. “Non faremo uso delle loro componenti, forse utilizzeremo un loro elemento o due, ma non molto di più. Penso che questo sia il punto cardine alla base del nostro rapporto. Il cuore di questa cooperazione risiede nella convinzione di poter riuscire ad apprendere gli uni dagli altri. Ci muoviamo all’interno del regolamento giocando proprio con questo aspetto. Cercheremo di fare del nostro meglio per migliorare, assieme”.
Una filosofia del tutto diversa rispetto a quella adottata da altri concorrenti. Credo che a tutti venga subito in mente l’esempio diametralmente opposto di Aston Martin (ex Racing Point fino allo scorso anno), ma senza dover andare a scomodare un partner Mercedes, è possibile trovare altri modelli anche all’interno della cooperazione Ferrari. I rapporti con Haas, possono ritenersi molto simili a quelli tra i team degli amici Wolff e Stroll, essendo stata accusata anche lei all’inizio del 2020 di aver copiato alcune soluzioni presenti sulla vecchia SF90. Fa comunque piacere sapere che ci sono team come Alfa Romeo che vogliono riuscire a risalire la china attraverso le proprie forze e consapevolezze.
Aver creato una cooperazione in cui l’interscambio di idee viene visto come un plus piuttosto che una ”provacazione” è già da solo sintomo di crescita, di voglia di fare e stimolo a ricercare sempre qualcosa di innovativo e più efficace. Il fatto di poter contare su una power unit più potente poi, non sarà d’aiuto solamente alla Ferrari, ma anche Alfa Romeo e Haas ne trarranno vantaggio e chissà se, grazie a questo step, non potranno essere parte integrante della lotta a centrogruppo anche loro quest’anno.
Sarebbe bello vedere Raikkonen e Giovinazzi riuscire a lottare costantemente per i punti. Per non parlare di Mick Schumacher (Haas) che essendo alla sua prima stagione in Formula Uno, vorrebbe certamente avere una macchina in grado di farlo mettere il più in luce possibile… Avere anche queste due vetture imbrigliate nel pacchetto di mischia renderebbe i fan ancora più felici.
Autore: Marco Sassara – @marcofunoat
Foto: Formula Uno – Alfa Romeo – Ferrari
