martedì, Maggio 14, 2024

Analisi Williams FW43B: pance strette con rampa per sfruttare l’effetto coanda

Analisi Williams FW43B: pance strette con rampa per sfruttare l’effetto coanda


Ultima della classe. Oramai da molto. Forse un po’ troppo se si ragiona sulla storia della mitica scuderia britannica. Fondata nel lontano 1977 da sir Frank, fa veramente male vederla così in basso. Ma è altrettanto chiaro che, il triste epilogo raggiunto in meno di una decade, non sia certo frutto del caso. Dall’ultima vittoria firmata Pastor Maldonado, Gp di Spagna 2012, alla debacle più completa. Una discesa vertiginosa ottenuta affidandosi ai denari. Aggiustare i conti trascurando completamente la parte tecnica. Componente necessaria per restare a galla in questa Formula Uno. Un’era è finita, quella della famiglia Williams, un’altra è appena cominciata, quella di Dorilton CapitalResta. Fondo di investimento a stelle e strisce sul quale, scusate il sospetto, non nutro troppa fiducia. Dotata del miglior propulsore sulla piazza, la FW43 batte tutti i record nel 2020: chiudere per la prima volta nella sua storia un campionato di F1 a zero punti


Analisi Williams FW43B: avantreno

Partiamo da un punto fermo: le immagini rilasciate dalla Williams sono dei render con la “R” maiuscola. Ciò malgrado, utilizzando tutti i se e i ma del caso, andiamo ad analizzare la vettura inglese. Fondamentale per la gestione del flusso lungo tutta la vettura, l’ala anteriore presenta diverse novità. Il main plaine, molto basico nella sua versione 2020, vede una conformazione decisamente differente. Allontanandosi dalla mezzeria è ora dotato di un ricciolo (freccia arancione) sulla transizione con la zona neutra. I flap dell’ala hanno un disegno inedito. Molto interessante notare le punte interne dei 3 flap. La più alta ora si allunga convergendo nello stesso punto delle altre due (bordo arancione). In questo modo, gli aerodinamici della scuderia britannica vanno a intervenire sulla generazione del famoso vortice Y-250.

Analisi Williams FW43B

Resta uguale la filosofia del muso. I due canali creati dalla protuberanza centrale (frecce rosse) trasportano una quantità di flusso maggiore all’interno dei due piloni di sostegno. Invariata la geometria della sospensione anteriore rispetto allo scorso anno. Una configurazione senza dubbio molto simile a quella vista sulla Mercedes. La soluzione a pivot (cerchio bianco), prevede l’attacco al mozzo del triangolo superiore in posizione rialzata. Continua a “stupire” il poco spazio (frecce bianche) presente tra un triangolo e l’altro, sintomo di un grande studio dal punto di vista cinematico. Restano invariate le brake duct (cerchio arancione), così come, in prossimità del sistema s-duct, anch’esso confermato, le corna scuola Red Bull (cerchio nero). Questi profili aerodinamici hanno la funzione di aumentare l’effetto di downwash.

Analisi Williams FW43B

Ai lati del nosecone troviamo uno scivolo. La configurazione non sembra troppo differente da quella vista sulla monoposto della passata stagione. Questo elemento (bordo arancione foto 2) lavora all’unisono con i 4 turning vanes nel sotto scocca, trasportando il flusso verso la zona dei bargeboard


Analisi Williams FW43B: parte centrale 

La prima differenza che troviamo nella parte centrale va in controtendenza rispetto alle altre vetture. Osservando il deviatore di flusso verticale infatti (freccia arancione), scopriamo come rispetto al 2020 si vada a collegare sopra le pance con quello orizzontale. Formando quindi un vero e propio ponte continuo. Quest’appendice è sostenuta direttamente dal cono anti intrusione. Lo schema generale dei bargeboard resta simile. Il boomerang parte dal primo deviatore collegato alla scocca, andandosi poi ad agganciare a un deflettore verticale, esattamente come nella vettura 2020. Alla base vengono mantenuti anche i famosi “coltelli”, utili a generare degli importanti vortici per aumentare l’efficienza del fondo. Tuttavia, sebbene il “bargeboard package” resti simile, notiamo una differenza nei deflettori orizzontali. Le ultime 3 paratie (bordi arancioni), prolungazioni del deviatore di flusso a ponte, si estendono occupando il posto della saracinesca oramai non più presente

Differenti anche le appendici, nella parte iniziale del fondo, che precedono i generatori di vortice orizzontali (freccia arancione). Questi elementi sono utilizzati per sigillare il fondo. Tuttavia, come detto in precedenza, trattandosi di un “super render”, aspettiamo la pista per confermare tali cambi. Sebbene con qualche piccola modifica, la configurazione dei retrovisori resta quella della passata stagione. Peraltro adottata dalla maggior parte delle vetture del Circus. La posizione ribassata del cono anti intrusione superiore è stata confermata. Rimasto posizionato in alto, l’ingresso di raffreddamento dei radiatori sembra leggermente ridotto così come la svasatura nella parte bassa. In attesa di immagini migliori, se così fosse, questo fattore favorirebbe lo scorrimento dei flussi al posteriore, utile per generare una maggiore downforce. Invariata la configurazione dell’airbox. La suddivisione a tre canali va ad alimentare le varie componenti interne.


Analisi Williams FW43B: retrotreno

Molto interessante il lavoro svolto dagli aerodinamici della Williams nella zona centrale della vettura. Le pance sono state strette il più possibile, per poi scendere molto rapidamente verso il fondo con una specie di rampa. Questo effetto downwash fa si che il flusso che proviene da sopra i sidepod, diretto verso il diffusore, resti “incollato” al bodywork seguendone le forme, utilizzando quindi l’effetto Coanda. Così facendo si otterrà un fenomeno in grado di sigillare maggiormente l’estrattore, aumentando la spinta verticale prodotta al posteriore.

 Analisi Williams FW43B

I nuovi regolamenti hanno costretto le squadre a cercare diverse soluzioni in grado di recuperare il carico perduto sull’asse posteriore. Sotto questo aspetto, una soluzione piuttosto interessante la si trova grazie all’immagine seguente. Osservando la FW43B dall’alto, notiamo come gli aerodinamici della Williams abbiano collocato delle appendici aerodinamiche inedite (cerchio arancione). La loro posizione è trasversale rispetto al flusso in quella zona, e il loro compito potrebbe essere quello di generare dei vortici utili a sigillare il fondo. Anche qui aspettiamo conferme dalle immagini reali.

Analisi Williams FW43B

Passando alla zona soggetta alla nuova normativa presente nel paragrafo 22.08.06, andiamo a controllare le soluzioni utilizzate dal team Williams. Nella porzione di fondo interna allo pneumatico posteriore, trova spazio un’appendice verticale (freccia arancione). Cercando di sigillare il diffusore per aumentare la sua efficienza, il suo funzionamento è quello di convogliare i flussi nella zona compresa tra la gomma posteriore e la zona laterale dell’estrattore. Infine, ecco un paio di vortex generator (freccia nera) collocati davanti alla gomma. Lo scopo è quello di creare dei vortici capaci di sigillare il fondo scalinato della vettura.

Analisi Williams FW43B

Oramai sappiamo bene che anche le sospensioni, pur essendo elementi meccanici, sono pensate per migliorare l’aerodinamica della vettura. La specifica posteriore della FW43B resta la medesima. Lo schema push rod prevede il tirante molto avanzato che passa tra i due triangoli. Anche l’attacco del triangolo superiore al mozzo rimane uguale, per motivi legati alla cinematica della sospensione stessa.

Un piccolo aggiornamento lo possiamo riscontrare anche sull’ala posteriore. Mantenute le tre soffiature per aumentare la depressione al di sotto dell’ala (cerchio arancione), è comparsa una ulteriore nervatura collocata in un incavo nella parte alta dell’endplate (quadrato arancione). Questi elementi hanno il compito di spostare il flusso proveniente dal rotolamento dello pneumatico verso l’alto. Nuova la deck wing biplano non presente nella vettura 2020. 


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz e Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich

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