lunedì, Maggio 13, 2024

GP Bahrain 2021-Analisi prestazionale gara

GP Bahrain 2021-Analisi prestazionale gara


Bahrain 2021. Una gara davvero ricca di emozioni. Due piloti che hanno duellato giro dopo giro, sul filo del rasoio, contendendosi la vittoria fino all’ultimo. Un dato curioso riguarda Hamilton. Il britannico infatti, vince il primo Gran Premio stagionale, impresa che non gli riuscita dall’annata 2015. Lewis e Max hanno tenuto un ritmo davvero incredibile, eclissando il resto della griglia. Sebbene entrambi i piloti siano partiti con le gomme Medium, ben presto le loro strategie hanno preso una direzione differente. Entrambe le squadre dovevano capire quale era il miglior giro per fermare il proprio pilota. Una decisione difficile da prendere, dovendo bilanciare due variabili: da una parte fermarsi prima dei rivali visto il valore molto elevato dell’undercut, e dall’altra evitare una sosta troppo anticipati per no compromettere il secondo stint.

Al 12° giro arriva la prima svolta della gara: James Vowles, stratega boss della Mercedes, prende l’iniziativa e ferma il pilota inglese. Questa mossa anticipata ha preso di sorpresa il muretto della Red Bull, spostando la strategia di gara su due stop. L’olandese è stato quindi “obbligato” allo stop. Si perché se con Verstappen avessero deciso di tirare a lungo il primo stint, molto probabilmente Lewis avrebbe guadagnato troppo tempo in pista nei suoi confronti, precludendogli la battaglia per la vittoria. 

GP Bahrain 2021

Osservando i dati del primo stint, le vetture più veloci durante il primo stint sono state quelle di Lewis e Max i Verstappen. Perez, partito dalla pit-lane, si è trovato a lottare nel centro gruppo e non ha potuto esprimere il potenziale della RB16B. Per quanto concerne la sfida del midfiled spicca la McLaren, decisamente solida sul passo gara. Nel confronto diretto con Ferrari, la vettura britannica possiede attualmente un passo gara migliore. La SF21 si conferma comunque molto migliorata, capace di portare avanti un week end concreto dal sabato alla domenica. 

Dando un’occhiata dalla tabella relativa ai passi gara del secondo stint, notiamo il buon ritmo di Tsunoda. Il giapponese, a tratti, è stato addirittura il più veloce in pista. Un giovane rookie che senz’altro farà parlare molto di sé in futuro. Già dal venerdì si era intuita la competitività AlphaTauri, ma ovviamente c’erano ancora molte variabili che potevano camuffare la loro performance. E invece, il passo avanti realizzato dalla scuderia di Faenza è stato molto buono.

Sebbene il talento cristallino di Alonso abbia spinto molto, Alpine non si trova allo stesso livello dei diretti avversari. Nei confronti di Aston Martin hafaticatosoprattuto nella parte centrale della gara. Frangente in cui montavano la gomma Media, mescola che non sembra essersi adattata alla vettura francese. Un po’ come per la qualifica, anche durante la gara gran parte della performance sembra provenire dal campione spagnolo. Il confronto rispetto agli altri team è molto severo e pur partendo dalla top ten, al momento del ritiro di Fernando la vettura transalpina era già fuori dalla zona punti. Mentre per Ocon l’esito è ancora peggiore. Il francese è stato protagonista di una gara molto faticosa, costantemente nelle retrovie, concludendo tredicesimo. 

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Un dato interessante che posiamo intuire dalla tabella sul passo gara riguarda “la forza” della gomma Hard. Spesso la meno utilizzata il venerdì, risulta molto utile la domenica. Una mescola low working range, capace quindi di lavorare a più basse temperature fornendo ugualmente un passo molto solido. 

Sotto questo aspetto, dobbiamo rimarcare la grande capacità della RB16B nel gestire le temperature degli pneumatici. Una caratteristica fondamentale per una vettura che vuole sfidare le file Frecce Nere nella lotta al titolo mondiale. Per quanto riguarda il tyre management, i due top team hanno differito nella scelta della gomma per lo stint centrale. In casa Mercedes è stata preferita la Hard, storicamente una mescola molto forte per la scuderia tedesca. Mentre al muretto Red Bull si è optato per la Medium. Questo dato è molto interessante e ci porta ad una riflessione. Sviluppando molta energia, e quindi calore, l’ipotesi che in Red Bull preferiscano utilizzare una mescola a banda gialla per via della sua finestra di utilizzo più alta è quantomeno plausibile.

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Sul fronte Ferrari, la SF21 si è adattata sufficientemente bene alla mescola Medium utilizzata nel secondo stint. Mentre nell’ultima parte di gara, montando le Pirelli a banda bianca, Sainz e Leclerc sono riusciti a performare decisamente meglio. Tenendo in conto l’asfalto demandante della pista bahreinita, rispetto alla passa stagione sembra che la vettura italiana sia decisamente più gentile sulle mescole. Questo fattore può risultare molto importante nell’arco della stagione, concedendo alla monoposto del Cavallino la possibilità di esprimere tutto il potenziale a disposizione in gare. Sotto questo aspetto attendiamo conferme nelle prossime gare.

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Concludendo il discorso strategico sui top team, l’ultimo stint di Hamilton è stato ancora anticipato rispetto a Verstappen. Da qui è nata la necessità di montare le mescola Hard. Anche in questo caso, in Mercedes hanno deciso di accorciare lo stint centrale per evitare il possibile undercut, che di fatto avrebbe potuto decide la gara. Il pit stop lento di Bottas, che originariamente aveva l’intenzione di passare Verstappen ai box, ha consentito all’olandese di allungare lo stint ancora di qualche giro.

Max ha così potuto disporre di gomme più fresche per l’ultima parte di gara, dato fondamentale per provare l’attacco a sua maestà Lewis Hamilton. Sorpasso che in realtà ha portato a termine, ma che poi ha anche dovuto “restituire” per una decisone presa dalla direzione gara. Molte le polemiche legate a questa manovra in relazione al comportamento delle altre vettura, ma in realtà Masi ha spiegato tutto: “Ho chiesto di restituire la posizione a Lewis perché Max uscendo dai limiti aveva tratto un notevole vantaggio


Autore: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich

co-autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1 

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1 commento

  1. bell’articolo complimenti, però credo che con le H RB “storicamente” (ultimi 2 anni) sia sempre stata, in rapporto, più performante di Mercedes…

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