sabato, Aprile 27, 2024

Binotto: “Vogliamo la power unit migliore nel 2022”

Binotto: “Vogliamo la power unit migliore nel 2022”


L’inizio della stagione 2021 ha mostrato una Ferrari in gran forma, capace di prestazioni che nel 2020 si potevano solamente immaginare. Un salto di qualità importante che il team principal della Scuderia del Cavallino, concessosi in una lunga intervista ad ‘Auto Motor und Sport‘, ha così commentato: Speravo in questo miglioramento. Che il livello di competitività sia maggiore o minore del previsto, questo non ha importanza. Ciò che è realmente importante è che ora si possa fare affidamento sui dati. La correlazione con la pista è di nuovo corretta. Abbiamo lavorato bene sui punti deboli emersi nel 2020: l’elevato drag, la scarsa potenza della power unit, il bilanciamento aerodinamico e il carico complessivo che riuscivamo a generare. La mia soddisfazione deriva dall’essere in linea con il programma stabilito per l’inizio di stagione”.

Tuttavia, nonostante quest’incremento prestazionale, la SF21 non è attualmente in grado di competere per il titolo iridato. Lo dimostra ad esempio il distacco rimediato nelle prime qualifiche stagionali dalla pole position. Con sette decimi a dividere il miglior pilota del Cavallino dalla vetta sia in occasione del Gp del Bahrain che in quello del Portogallo. Un gap reale dai top team che secondo Binotto potrebbe attestarsi sui 5 decimi: Max Verstappen ha commesso un errore nel suo giro più veloce a Imola. Con un giro perfetto, il distacco (3 decimi) sarebbe stato maggiore. Poi dipende anche dalle caratteristiche e dalla lunghezza del tracciato. Penso che mezzo secondo dietro la pole position sia una buona media”.

Binotto svela le ambizioni 2022: "Vogliamo tornare ad avere la power unit migliore"
Charles Leclerc, Ferrari SF21, Stagione 2021

Parlando di gap, è chiaro come lo schieramento sia suddiviso in due frangenti. Uno più competitivo capace di poter riuscire a rientrare se non sempre, comunque spesso all’interno della top ten, con un altro invece più in difficoltà nelle retrovie. Una linea di demarcazione netta in alcuni casi, che però Binotto afferma di non vedere: Non credo che vi siano due gruppi ben distinti tra loro. I gap sono così ridotti che alcuni fattori come quelli che possono essere dati da un diverso layout della pista, un piccolo errore, il pilota che non riesce a massimizzare il potenziale potrebbero comportare la perdita di diverse posizioni. Mi aspetto lotte ravvicinate con tutti, come se parte di un unico gruppone”.

Così, per avvalorare la sua tesi, il nativo di Losanna decide di commentare ulteriormente quanto accaduto nel corso dell’ultimo impegno stagionale: “Dopo soltanto tre gare su 23, è troppo presto per dire se c’è un particolare ordine gerarchico. A Portimao, ad esempio, non siamo stati in grado di replicare in gara il ritmo mostrato nelle libere. Abbiamo avuto problemi con le gomme Medie. Dobbiamo ancora analizzare le ragioni. Barcellona potrebbe darci un’immagine più chiara dei valori in campo. È il primo tracciato normale in calendario e tradizionalmente un circuito su cui emergono i punti di forza e di debolezza delle singole vetture. Al termine sapremo meglio in quale posizione di troviamo esattamente. Siamo solamente alla quarta gara comunque”.

Binotto svela le ambizioni 2022: "Vogliamo tornare ad avere la power unit migliore"
Carlos Sainz Jr (Ferrari) viene superato da Fernando Alonso (Apine), Portogallo 2021

Nonostante le problematiche emerse in Portogallo, la Ferrari resta comunque la più quotata contendente assieme alla McLaren al terzo posto costruttori. Una lotta alla quale però l’ingegnere italiano non sembra essere molto interessato. Sono altri gli aspetti sui quali si dovrebbe concentrare il Cavallino: Il terzo posto non è il nostro obiettivo principale. Ciò che è più importante è che dimostriamo di poter migliorare la vettura in tutte le sue aree. Aerodinamica, telaio, motore, bilanciamento, pit stop. Guardando le prime gare, siamo stati tra i migliori nei pit stop. Sommando i tempi ottenuti con entrambe le vetture, solamente due squadre hanno ottenuto una media inferiore ai tre secondi e noi siamo tra quelle. Siamo tornati ad affrontare le cose con la giusta mentalità: ogni singolo dettaglio è importante. Siamo in grado di riconoscere le nostre debolezze e porvi rimedio. Non succede nulla dall’oggi al domani, ma siamo sulla strada giusta per tornare in cima”.

Debolezze che prontamente Binotto provvede ad andare ad elencare: Ci manca ancora un po’ di potenza lato motore sia in qualifica che in gara, anche se abbiamo fatto ottimi progressi rispetto allo scorso anno. Aspetto che ci pone in svantaggio ogni qual volta ci ritroviamo a dover cercare di mantenere o conquistare una posizione. Abbiamo anche apportato miglioramenti significativi all’aerodinamica, ma non siamo ancora al livello dei due top team. I regolamenti ci hanno proibito di effettuare determinati interventi. La maggior parte delle aree sono state bloccate. Riuscire a migliorare la power unit è stato complicato. Abbiamo dovuto cercare di portare più prestazione senza compromettere la stabilità della stessa. Lavoro alquanto complicato dal momento che parliamo di due aspetti complementari tra loro. Inoltre le tempistiche di sviluppo di un propulsore sono mediamente più lunghi rispetto a quelli riguardanti la monoposto in sé. Considerando quello che era il tempo a nostra disposizione, possiamo dire di aver auto una grande reazione”.

Binotto svela le ambizioni 2022: "Vogliamo tornare ad avere la power unit migliore"
Ferrari, Carlos Sainz Jr, Stagione 2021

Nel 2022 verrà introdotto quello che sarà l’ultimo aggiornamento di motore fino alla stagione 2025, anche se non è chiaro cosa accadrà se dovesse esserci una grande disparità di prestazione tra un propulsore e l’altro. C’è chi ha avanzato l’ipotesi di un possibile livellamento artificiale delle prestazioni così da mettere tutti i motoristi sullo stesso piano. Tuttavia il team principal della Ferrari, nel corso di questa lunga intervista rilasciata ad ‘Auto Motor und Sport’, si è sentito tranquillamente di smentire: “Ad oggi, la differenza tra i singoli motori non è abbastanza grande da richiedere un simile livellamento. I motori dovranno rientrare in una convergenza naturale di due decimi. Non avrebbe molto senso chiedere la parità. Ma ovviamente il nostro obbiettivo non è quello di restare in una finestra di due decimi. Vogliamo essere i migliori. Ci vorrà quindi un altro grande sforzo per fare un altro passo in avanti nel 2022. Sappiamo di non essere ancora i migliori, ma sappiamo anche di poter migliorare”.

La Formula Uno, nel corso di questa stagione si è resa protagonista di un altro cambiamento silenzioso di cui non si parla molto. Dal 2021 infatti, la tipologia di carburante introdotta nelle camere di combustione di questi complessi propulsori è il più sostenibile E10 (10% di etanolo). Un aspetto che ha richiesto delle modifiche all’ICE della Power Unit e che Binotto ha così commentato: “È stato fatto un grande lavoro dietro le quinte. L’introduzione del combustibile E10 ha inevitabilmente richiesto l’adozione di alcuni accorgimenti. I produttori sono stati costretti a modificare il processo di combustione, mentre i fornitori di carburante hanno dovuto adattarsi alle nuove richieste. Un nuovo processo di combustione modifica le forze agenti sugli elementi interni del motore e questo influisce sul design dello stesso. Anche la messa a punto e tutti i parametri relativi alla combustione devono essere rivalutati. Inoltre, con lo sviluppo congelato, si ha a disposizione un sol colpo per trarre il massimo dalla nuova specifica”.

Binotto svela le ambizioni 2022: "Vogliamo tornare ad avere la power unit migliore"
Mattia Binotto, team principal Ferrari, stagione 2021

Dal 2025 invece potrebbe anche subentrare l’utilizzo di un nuovo propulsore. Regolamenti sui quali gli addetti ai lavori stanno ancora discutendo e su cui si augurano di trovare la quadra il prima possibile: “La speranza è quella di trovare una soluzione in estate esordisce sul tema l’italo-svizzero andando ad elencare quelle che sono i principali nodi da sbrogliare. “Prima di tutto, bisognerà rggiungere un’unione d’intenti tra le squadre. L’altro aspetto riguarderà le nuove unità di trasmissione, che a seconda di come appariranno, richiederanno delle modifiche alla parte di regolamento che definisce il telaio. Terzo punto: i costruttori e i team avranno solamente tre anni di tempo per adeguarsi al regolamento se lo si vuole fare entrare davvero in vigore nel 2025″.

Saranno tutti in grado di farcela? Cosa implica per noi della Ferrari? Tutti hanno già trovato un accordo per le linee guida principali: soprattutto sui costi, che dovranno essere ridotti almeno del 50 percento. Stiamo ancora discutendo su quest’aspetto. In ogni caso, sarà una svolta significativa. Dovrà contenere anche un elemento ‘green’, saranno necessarie tecnologie sostenibili senza perdere di vista l’obbietivo di portare le unità ad avere un’efficienza migliore di quella odierna. Ciò può essere ottenuto solo espandendo l’utilizzo della parte elettrica e utilizzando carburante a zero emissioni per ridurre l’impatto ambientale. Dovranno essere tecnologie di interesse anche per le case automobilistiche”.

Binotto svela le ambizioni 2022: "Vogliamo tornare ad avere la power unit migliore"
Power Unit Ferrari, SF1000, stagione 2020

Con l’introduzione del budget cap e dei nuovi regolamenti 2022, le squadre sposteranno presto la loro attenzione sul prossimo anno perdendo interesse nei confronti della stagione 2021. Ferrari essendo coinvolta nella battaglia per il terzo posto, potrebbe ritrovarsi a dover effettuare una decisione difficile tra qualche settimana: tirare i remi in barca rischiando di doversi anche accontentare di un 4°/5° posto, oppure continuare a spendere energie per rendere almeno un po’ meno amara per i tifosi questa stagione?

Domanda a cui Mattia Binotto ha dato la risposta seguente: “A prescindere dalla particolarità di questa stagione, stiamo parlando di decisioni che come team siamo chiamati a prendere ogni anno. Quanto sacrificheremo di un programma a favore dell’altro? L’auto del 2022 è così nuova, così diversa, che si fanno passi da gigante ogni volta che si ha la possibilità di accedere alla galleria del vento. Quindi c’è molto spazio per lo sviluppo, ma relativamente poco tempo. Ecco perché l’auto del 2022 deve avere la priorità. La maggior parte del nostro team sta già lavorando su questa vettura. Ma ciò non comporta che non vedremo altri sviluppi sull’auto 2021. Non esiste un piano prestabilito per lo sviluppo. Se ci viene in mente qualcosa, verrà fatto”.

Modello in scala di una vettura in configurazione 2022

“Quella di far fronte ad un tetto alle spese, invece, è la sfida più grande che siamo stati chiamati ad affrontare negli ultimi anni” ha proseguito il manager della Ferrari. “È dura dover gestire il tutto con soli 145 milioni di dollari a disposizione. Un completo cambiamento culturale. Una grande squadra come la Ferrari con così tante risorse deve stabilire le priorità, essere efficiente ovunque, rintracciare e rinunciare alle cose a cui può fare a meno. Inoltre, riferire tutto questo alla FIA è un grande lavoro di burocrazia. Stiamo sviluppando dei software e degli strumenti che ci semplifichino quest’aspetto. Abbiamo anche bisogno di un sistema che ci consenta di calcolare con precisione quanto spendiamo e dove, cosa è necessario e cosa no. È un mondo diverso”.

Al termine della gara di Imola aveva fatto molto discutere il costo dell’incidente avvenuto tra Bottas e Russell. Spesa che, secondo Binotto, potrebbe avere un impatto maggiore sulle finanze dei team, qualora ci si dovesse ritrovare ad affrontarla nella seconda parte di questo mondiale. “Non credo che i team in questione avranno particolari problemi a gestire la situazione in questa fase della stagione. Vi è ancora molto tempo per poter attuare delle contromisure in merito all’utilizzo del tuo budget. Diventerebbe sicuramente più complicato andando avanti nella stagione. Un simile incidente comporta una spesa molto importante e quando ti ritrovi a fare i conti con gli spicci, questo alla fine potrebbe fare la differenza”.

Carlos Sainz Jr, Ferrari SF21, Portogallo 2021

Infine un aspetto riguardante i piloti. Molti di coloro che hanno cambiato volante durante l’inverno appaiono adesso parecchio in difficoltà rispetto ai rispettivi compagni di box. Aspetto portato alla luce anche dal team principal Ferrari attraverso un commento davvero molto interessante: “Innanzitutto va detto che i piloti hanno avuto solo un giorno e mezzo di test per abituarsi a una nuova macchina e ad un nuovo team. Un tempo molto ridotto. In secondo luogo, le auto attuali sono molto difficili da guidare. Come osservatori esterni, non ce ne accorgiamo nemmeno. Il loro compito non è solo quello di girare in tondo. Devono curare ogni aspetto, come quello di riuscire ad essere più rapidi di un decimo o due. Devono comprendere come sfruttare al meglio l’aerodinamica, l’unità motrice e le gomme. Queste macchine sono dei veri mostri. Ogni squadra poi, ha le sue peculiarità. Ci sono piccole ma sottili differenze nel coordinamento del telaio, del servosterzo e del bilanciamento aerodinamico. Possono esserci differenze importanti da una macchina all’altra. Trovare il limite ovunque è difficile”.


Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: Formula Uno – Ferrari

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2 Commenti

  1. sono dei veri mostri soprattutto se non sai farle… io ho grossi dubbi che questo il prossimo anno sforni il miglior motore

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