Gp Turchia 2021-Analisi prestazionale: Leclerc tradito dall’ultimo stint, Sainz dalla sosta ai box

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Charles Leclerc - Scuderia Ferrari - Gp Turchia 2021

Imprevedibilità. E’ questa la parola che meglio può descrivere la situazione che le squadre si sono trovate di fronte in questo Gran Premio di F1 in Turchia. In definitiva è Valtteri Bottas a portarsi a casa la decima vittoria in carriera. Max Verstappen, in seconda posizione, allunga nel mondiale. Ottima giornata per le due Ferrari, che all’ultimo non sono riuscite a concretizzare la prestazione.

Nella prima fase della corsa i piloti al comando hanno girato sull’1:34s. Tempi molto veloci considerando le condizioni molto bagnate della pista e tenendo a mente che il tempo di crossover per passare alla Soft era dell’1:32s. Contro le aspettative, la SF21 si è comportata molto bene in questo frangente, seppur dotata di un setup più scarico. La scelta molto particolare fatta nella giornata di ieri da parte dei tecnici del Cavallino era orientata a sopperire alla mancanza di cavalli rispetto a Mercedes e Honda.

Seppur sia stato fatto un grosso passo avanti in questa direzione con il nuovo e più efficiente sistema ibrido il distacco resta. Detto ciò, con ogni probabilità, un assetto più carico avrebbe dato gli stessi frutti nella qualifica di ieri. Oggi, invece, con una pista più scivolosa, una monoposto più scarica avrebbe dovuto metterli più in difficoltà. Ciò porta a pensare che in Ferrari abbiano effettivamente trovato una chiave alternativa per sbloccare la performance della vettura su questa pista andando contro corrente.

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Prendendo in esame la corsa da un punto di vista strategico possiamo dire si è basata molto sulla gestione e sulla cura delle mescole. Considerando l’assenza di scrosci veri e propri d’acqua durante la gara la pista avrebbe dovuto asciugarsi. Ciononostante, l’asfalto ha fatto molta fatica a diventare asciutto. C’è stato quindi il bisogno di tenere in vita la gomma per evitare di doversi fermare per un’altra Intermediate e rischiare di dover fare una sosta in più rispetto agli altri. Un compito difficile, soprattutto perché la gomma da bagnato perde lentamente le scannellature per via del degrado.

Inoltre non è adatta per correre su un asfalto asciutto, altrimenti tende a surriscaldarsi uscendo dalla finestra operativa. C’è quindi bisogno di tenere delle traiettorie inusuali per raffreddarla.Da questo punto di vista Hamilton ha avuto non pochi problemi. Il degrado è stato più accentuato sulle sue mescole che su quelle di Verstappen. Il motivo è da ricercarsi sempre nella capacità di attivare la gomma, che nel caso Mercedes è un processo molto ‘estremo’ e molte volte non aiuta.

Da questo punto di vista la SF21 è riuscita a mantenere la giusta finestra le gomme intermedie per una parte della gara, trattandole in modo adeguato tanto da stare sotto ai tempi di Lewis Hamilton. Verso il 30° giro anche Verstappen ha cominciato ad accusare del degrado, localizzato maggiormente sul posteriore.

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Max Verstappen (Red Bull) rientra ai box per montare un nuovo set di Intermedie, giro 37/58 del Gp di Turchia 2021

Lo snodo principale della corsa è arrivato al 37° giro, quando Max si è fermato per montare una gomma Intermedia nuova. Principalmente per ragioni di sicurezza, i team sono stati avvertiti dalla Pirelli che le gomme analizzate dopo gli stop di alcuni piloti erano “pericolosamente” finite. La Red Bull ha aperto di fatto la danza dei pit stop. Si sono fermati a ruota anche Sainz e Perez. Anche loro per una nuova intermedia. Le condizioni non erano adatte per una Slick. Vettel ha provato a montare la Media, ma la mossa non ha pagato. Una scommessa strana considerando che avrebbero potuto almeno montare una Soft, più semplice da attivare.

In casa Ferrari hanno nuovamente sdoppiato la strategia. Carlos è stato fermato e messo sulla strategia più sicura, mentre con Charles hanno deciso di rimanere fuori e cercare di arrivare fino al traguardo. Sperando magari in una Safety Car per riuscire a fare uno stop a gratis. Vedendo arrivare Bottas negli scarichi di Leclerc al muretto Ferrari hanno capito che dovevano fermarsi e spingere negli ultimi giri. Strategia poi adottata. La stessa decisione è stata discussa in casa Mercedes. Hamilton ha ricevuto l’ordine di fermarsi per una nuova intermedia, ma ha deciso di restare fuori. Il team ha quindi concesso al proprio pilota un giro aggiuntivo per capire cosa fare.

La preoccupazione del team era il crollo delle temperature. Una gomma molto usurata è priva di quella porzione deformabile che riesce a generare energia. Il sette volte campione del mondo ha addirittura suggerito alla squadra di mettere nelle termocoperte un treno di gomme Soft per un eventuale cambio. Alla fine è prevalso il buon senso del team e sulla numero 44 è stata montata un’altra mescola intermedia. Si sono fermati all’ultimo giro disponibile, poco più tardi si sarebbe chiusa la finestra di pit stop su Gasly.

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Dopo la sosta, per Leclerc la gara è diventata un incubo. Più dietro Sainz volava con la stessa gomma, mentre Charles non è riuscito attivarla per molti giri. Aver spinto nell’in lap e nei primi giri per difendersi su Perez, tentativo che poi non è andato a buon fine, ha prodotto del graining che di fatto ha inficiato negativamente sul rendimento della vettura italiana. Solo quando tale fenomeno si è “pulito” il ferrarista ha messo in finestra i compound e finalmente il ritmo è migliorato. Stesso discorso per Hamilton che consapevole della situazione si è sfogato in radio con il suo ingegnere.

Lo spagnolo invece, con la stessa gomma del compagno di squadra, è riuscito a mantenere un ritmo davvero alto. Parliamo mediamente di 6 decimi in meno al giro, lap time che lo hanno messo al pari di Valtteri Bottas come ritmo. Peccato per il “tappo” di Ocon che allo stato delle cose ha compromesso la gara. Sotto questo aspetto va sottolineato che senza l’errore ai box la numero 55 sarebbe tornata in pista davanti al francese e con ogni probabilità le chance di sopravanzare Norris erano molto alte.


F1-Autore: Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich

Foto: F1TV

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