Horner soddisfatto delle verifiche FIA: stanno producendo gli effetti desiderati…

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Christian Horner - team principal di Red Bull Racing Honda

Il campionato di F1 2021 è destinato a terminare come era iniziato: con un ingente impegno da parte dei tecnici della FIA. Le elevate velocità di punta toccate da Hamilton in Brasile avevano fatto scattare un campanello d’allarme in Red Bull. Il delta di 27 km/h tra le due squadre, secondo Milton Keynes era il chiaro segnale che ci fosse qualcosa d’anomalo sulla W12 che non poteva essere giustificato dalla sola adozione di una nuova unità endotermica (ICE) sulla monoposto di Lewis Hamilton.

Nonostante tra i Gp di Turchia e USA si fosse parlato molto di possibili benefici forniti dalla sospensione posteriore, ad Interlagos la Red Bull aveva manifestato dei dubbi su ciò che accadeva tra il main plain dell’ala posteriore e il flap mobile (a Milton Keynes si crede che il profilo principale dell’ala possa flettersi sotto l’azione delle elevate velocità andando a creare una sorta di mini-DRS di cui si potrebbe usufruire anche con il flap mobile abbassato).

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Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1 Team) – Gp Brasile 2021

Dubbi che avevano incentivato la FIA ad effettuare dei controlli durante il weekend brasiliano e grazie ai quali era stata riscontrata un’irregolarità, dovuta ad un errore di montaggio, per la quale Hamilton si ritroverà squalificato dalle prove ufficiali del Gp e dovrà prendere parte alla sprint qualifying dal fondo della griglia. Nella circostanza seppur non riuscendo a liberarsi dei propri dubbi, Red Bull era riuscita comunque a trarre un importante vantaggio da quella situazione. O almeno era ciò che si pensava fino all’inizio della Sprint Race… Il resto è storia.

Non soddisfatta dell’esito delle verifiche, il team austriaco ha poi richiesto alla FIA di effettuare altri controlli sulle vetture teutoniche durante il Gp del Qatar. Controlli completamente superati dalla Mercedes, la quale non ha perso tempo per sottolineare che a Losail si stava facendo uso della stessa ala montata anche nei precedenti appuntamenti (ne abbiamo parlato anche qui).

Parole che però non hanno convinto il team principal della Red Bull. Horner si è detto felice di vedere la FIA svolgere dei controlli accurati sulla vettura rivale e fiducioso che con l’introduzione della nuova direttiva tecnica sarà più complicato trovare un modo per bypassare il regolamento. In Qatar, ha proseguito il manager britannico, il delta di velocità tra i due team si è notevolmente ridotto rispetto al Brasile. E nonostante Wolff sostenga che Red Bull abbia trovato qualcosa per sopperire a questo deficit, Horner ha affermato in tutta risposta che sulla RB16B non è cambiato nulla.

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Gp Qatar 2021: Max Verstappen (Red Bull Racing Honda) in pista su gomme Hard a Losail

Il che, fa pensare invece agli uomini di Milton Keynes che Mercedes possa aver deciso di scartare la soluzione montata in Brasile per non correre rischi di incorrere in penalità. Anche se le verifiche non causeranno alcuna sanzione da qui al termine del mondiale, serviranno come deterrente per impedire alla casa di Stoccarda di utilizzare sulla vettura qualcosa ai limiti della legalità.

In Qatar Lewis ha corso con il motore usato per la prima volta in Turchia e tornerà alla specifica montata in Brasile nel corso del prossimo appuntamento di Jeddah. Circuito velocissimo che dovrebbe sposarsi perfettamente con le caratteristiche della Mercedes.

Per il momento difficile capire chi tra le due squadre stia bluffando meglio, ma adesso sono i tecnici di Brackley e Brixworth ad avere il match in mano. Mostrare prestazioni simil-Brasile e al contempo risultare completamente regolari in Arabia Saudita, potrebbe essere il colpo in grado da mettere knock-out gli avversari della Red Bull. Per loro sarebbe un duro colpo. Sia a livello psicologico che sportivo.


F1-Autore: Marco Sassara – @marcofunoat

Foto: Formula Uno – Mercedes  Red Bull

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