Helmut Marko è il super eroe della Red Bull. Un personaggio che in F1 mancherebbe eccome all’interno di un Circus spesso moralista, sommerso da dichiarazioni banali e avvelenato da un perbenismo comunicativo insito nella massima categoria del motorsport oramai da tempo. E allora ben vengano le sue “sparate”, anche quando sembrano folli o prive di fondamento.
L’età avanzata del consulente austriaco contrasta con la veemenza dei suoi pensieri. Sempre in prima linea, il settantottenne di Graz sa attenzionare con estrema efficacia i temi caldi che di fatto aleggiano attorno alle varie scuderie. Sì… perché l’ex pilota ha sempre l’opinione pronta anche sui propri avversari.
Aprendo una finestra sul prossimo futuro, Marko ipotizza lo scenario riferito alla coppia piloti Mercedes per il 2022, dove la presenza del giovane britannico che dalla prossima stagione siederà al fianco del pluripremiato campione del mondo Lewis Hamilton all’interno del garage tedesco potrebbe non essere così ingombrante come in molti pensano.
George Russell è un fuoriclasse? Beh… dati alla mano, al volante di una vettura di certo non eccezionale, l’oramai pensionata Williams FW43B, il talento di King’s Lynn ha messo in mostra prestazioni davvero convincenti. Senza contare l’avvicendamento con Lewis nel terzo week-end della stagione 2020, quando il Re Nero è stato costretto ad alzare bandiera bianca causa Covid-19.
In quell’occasione, malgrado il misero e striminzito ottavo posto ottenuto al termine di uno sfortunatissimo Gran Premio di Sakhir, al volante della W11 Russell mise tutti d’accordo: il futuro della Mercedes è nelle sue mani. Tuttavia c’è chi non sembra ancora convinto che la forza di George sia tale da impensierire sua maestà sette volte campione del mondo.
Secondo Marko, infatti, benché in qualifica le prestazioni abbiano raggiunto vette molto alte, eguagliare il passo necessario per sfidare Hamilton in gara non sembra essere poi così semplice e scontato. E se lo fosse, ribadisce l’arzillo “vecchietto”, il vantaggio per la Red Bull sarebbe molto grande. Congettura tutta da verificare solamente quando le vetture 2022 scenderanno finalmente in pista.
Benché Helmut sia convinto che la sfida al vertice con Mercedes perseguirà ancora nella prossima stagione, considera che la nuova era regolamentare tiene in serbo diverse incognite. Una su tutte? Il funzionamento di una componente molto importante per una vettura di F1: il diffusore. Mentre per quanto riguarda il propulsore, crede che le dinamiche legate alle performance della monoposto non subiranno grandi stravolgimenti.
Di fatto, malgrado l’uscita di scena del costruttore nipponico dal “circo itinerante” che vista il modo annualmente, Honda continuerà a forgiare motori per la scuderia di Milton Keynes. Di base ci sarà solo una piccola differenza secondo Marko: Red Bull dovrà pagare (profumatamente) le opere meccaniche prodotte a Sakura.
F1-Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Foto: Mercedes AMG F1 Team – Red Bull Racing Honda