giovedì, Ottobre 3, 2024

Ferrari 2022: modello “sliding scale” vantaggio reale per la F1-75?

Il nuovo corso della F1 prova a cambiare le cose. E non solo sotto il profilo squisitamente tecnico. Sin dal 2021, infatti, le cosi cosiddette regole aerodinamiche impostate in modalità “sliding scale”, relative all’utilizzo sul tunnel del vento, cercano di spronare la capacità creativa nelle menti degli ingegneri. O almeno ci provano, insomma. 

A conti fatti è chiaro che si tratti di un’ottima occasione per le varie scuderie. E sotto questo aspetto la stagione nefasta della storica Scuderia Ferrari ha generato un vantaggio: la possibilità di spendere diverse ore in più in galleria se paragonate a quelle di Mercedes e Red Bull che, se ben utilizzate, potrebbero aver dato origine ad un chiaro beneficio.

Lo pensa Toto Wolff, ad esempio, mente fulgida a capo del team tedesco pluricampione del mondo. Secondo l’austriaco, in effetti, il giovamento tangibile nelle mani dell’equipe di Maranello è stato netto. Dopo aver osservato le bellissime F1-75 a Barcellona, durante la prima mini settimana di test pre-stagionali, possiamo confermare tale congettura? 

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Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) test Barcellona 23-25 Febbraio 2022

Impossibile dirlo al momento. Più saggio aspettare la prossima sgambata in Bahrain programmatainsettimana. O forse, sarebbe ancor più giusto rimandare qualsiasi giudizio finale dopo la Q3, dopo aver attenzionato la prima qualifica stagionale. Consapevoli, comunque, che il vero potenziale delle monoposto a effetto suolo sarà noto, con ogni probabilità, solamente dopo un paio di Gran Premi.

D’altronde, a pensarci bene, il “bonus” sul quale Ferrari ha potuto lavorare si traduce in un paio di sessioni in più durante l’anno. Uno scenario del genere ha di sicuro sommato dati e analisi all’interno del progetto italiano. Purtroppo però, a ragion di logica, resta difficile quantificare in termini cronometrici il presunto guadagno. Una stima verosimile parlerebbe di 1 decimo di secondo? Chissà… Questo, è ovvio, solo se l’abilità degli uomini in Rosso ha dato modo di cogliere la possibilità offerta dalle norme di cui sopra. 

Tuttavia la riflessione dello scritto odierno deve necessariamente considerare un paio di altri fattori. Come detto, poter fruire di un’agevolazione non assicura di certo un risultato concreto e inoltre non sappiamo, e mai sapremo, il vero utilizzo delle ore extra concesse: sono state utilizzate per confermare concetti sulla carta utili anche per la vettura 2021 oppure per testare soluzioni innovative ancora non prese in considerazione per poi, successivamente, confermarle in pista? 

F1
#55 Carlos Sainz, Scuderia Ferrari

Semplicemente si tratta di priorità per dare importanza alle esigenze operative in seno al team. A tal proposito, secondo le informazioni raccolte da FormulaUnoAnalisiTecnica, l’obbiettivo perseguito dal Cavallino Rampante ha istituito un cammino potenzialmente prolifico ma, al contempo, ricco di insidie. In fase decisionale, dunque, si è preferito rischiare il tutto per tutto. Un all-in che punta in alto per escludere la parola “accontentarsi” dal progetto 2022. Ne abbiamo parlato qualche giorno fa in dettaglio (clicca qui per saperne di più). 

L’efficacia di una scelta simile è pronta a svelarsi. Lo farà a breve con il muso sull’asfalto, giudice univoco in grado di misurare con giustezza la bontà del lavoro svolto durante l’ultimo anno e mezzo dalla storica scuderia Ferrari.


F1-Autore e Foto:  Alessandro Arcari – @berrageiz

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