mercoledì, Maggio 15, 2024

Gp Australia 2022/Analisi on board qualifiche: Leclerc si prende la pole. Verstappen non sfrutta la RB18

L’ora della verità è giunta. Il terzo round del campionato mondiale di F1 2022 si appresta a produrre la terza qualifica stagionale. Strane, le Fp3 non hanno espresso chiaramente i valori in campo. La necessità di “coprire” le forze, ancora una volta, ha spinto le scuderie di testa ad utilizzare un atteggiamento assai prudente a livello cronometrico.

La storica scuderia Ferrari ha cercato di affinare il set-up. L’obbiettivo, come sempre, è stato quello di massimizzare la performance attraverso la messa a punto della vettura. A livello di carico la scelta sembra confermare le configurazioni testate il venerdì, con Sainz un pelo più carico del compagno. Resta da capire se il nocivo effetto porpoising condizionerà il rendimento delle rosse, fattore che durante le prove libere ha comunque preoccupato i tecnici di Maranello.

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Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della sua F1-75

I due ferraristi scendono ora in pista, entrambi montano un treno dei Pirelli a banda rossa. Cielo nuvolo e temperature leggermente più alte rispetto all’ultima sessione. Si cura in maniera particolare il warm-up per centrare la giusta finestra di funzionamento. Dopo l’installation lap, si parte di immediato con il primo giro push.

Il primo run vede le F1-75 ben bilanciate. Resta il saltellamento che, evidentemente, è stato giudicato non troppo deleterio dai tecnici italiani. Marcos si apre in radio e suggerisce al monegasco di tardare la frenata in curva 1 senza perdere l’apice. Un paio di commenti anche per Sainz in curva 1 e 2, dove Adami chiede di innalzare il il rendimento.

Leclerc ha preso la via dei box mentre Carlos ha effettuato un ulteriore tentativo. Pompaggio aerodinamico a parte, decisamente marcato soprattutto sulla numero 55, si conferma una monoposto modenese piuttosto a proprio agio. Un pelo di sottosterzo nel T3 per entrambe le rosse ma nulla di importante. La primissima parte della qualifica sembra offrire la medesima sentenza: anche in Australia, la “pratica” pole parrebbe essere cosa tra Ferrari e Red Bull malgrado il distacco, al momento, veda le vetture austriache davanti.

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Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) a bordo della sua F1-75 durante la qualifica in Australia

Red Flag: Nicholas Latifi a contatto con Lance Stroll. Incomprensione tra i due canadesi che produce un incidente nel T1 fortunatamente senza conseguenze. I due minuti che mancano per terminare la Q1 non vedrà in ferraristi scendere in pista.

Si passa ora alla Q2. Le rivoluzioni dei propulsori si alzano andando a produrre prestazioni decisamente superiori. Sarà interessante capire se cambieranno i valori nel T1, “feudo” Red Bull sino ad ora. Le due rosse scendono in pista. Entrambe le F1-75 montano le Soft usate.

Prendendo in esame le tornate di questo run vanno giudicarte non troppo positive. Charles ha preso traffico nel T3 e, inoltre, non ha potuto utilizzare il DRS nel settore centrale per una bandiera gialla. Anche Sainz non ha massimizzato il giro, commettendo qualche errorino di troppo. Mentre Leclerc viene fermato alle bilance in, lo spagnolo chiede un cambio di carico all’anteriore.

Nel prossimo tentativo, dove le Ferrari monteranno mescole Pirelli a banda rossa nuove, si effettuerà questo programma: preplap-push-charge-push, il tutto per gestire al meglio le mescole. Ci siamo, i ferraristi si stanno per lanciare. Leclerc non è contento della sua tornata, inoltre si lamenta in maniera molto accesa per il “bouncing” del T2.

In quesa fase c’è parecchio traffico, fattore che costringe gli alfieri di Maranello a rallentare molto prima di potersi nuovamente lanciare. Sainz conclude la tornata e fa sapere che la. vettura è più stabile con il cambio di carico all’anteriore. Al contrario, Charles, preferisce abortire il giro e prendere la corsia box. Ragionando brevemente sul rendimento delle rosse, si nota una certa difficoltà nel mettere insieme tutti i settori.

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Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della sua F1-75 durante il Q2 in Australia

In Q3 il programma sarà il medesimo, lo anticipa Adami in radio: prep lap e poi push. Carlos sceglie di caricare ancora la vettura all’avantreno: “point 1 Up”. Su Leclerc, invece, si preferisce non toccare il balance della monoposto. Ferrari in pista con le due vetture molto vicine tra loro. Si procede con gli pneumatici nuovi per questo tentativo, a differenza di Verstappen che monta un treno di Pirelli Soft usato.

Analizzando le due tornate si nota ancora un certa difficoltà dei ferraristi nel centrare la massima prestazione in tutti i settori. Resta un pelo di sottosterzo nel T3, senza contare il porpoising che, nel velocissimo cambio di direzione 9-10, rende tutto molto difficile a livello di traiettoria. Proprio in questo punto, Charles deve correggere la sua vettura nell’ultimo tentativo effettuato.

Si riparte. Il momento della verità è finalmente arrivato. L’ultimo “sforzo” in pista sta per essere profuso, verso l’obbiettivo che Ferrari persegue: lottare per la pole. Ambedue le F1-75 sfoggiano un treno di Pirelli Soft nuovo di trinca per tentare l’ultimo attacco. Leclerc chiede di poter stare dietro Carlos per quest’ultimo tentativo e Marcos lo accontenta. Tuttavia per lo spagnolo era sorto un piccolo problema tecnico che, fortunatamente, è stato risolto: non funzionava il motorino di avviamento…

Sainz per mancanza di tempo è costretto a realizzare una sola tornata di lancio, senza contare che nel tentativo precedente non è riuscito a marcare il tempo. Le temperature non in bolla sulle mescole hanno di fatto inficiato negativamente sulla numero 55, molto in difficoltà a livello di bilancio. In radio si palesa Binotto per consolare lo spagnolo: “Mi dispiace Carlos… mi dispiace… ma abbia fiducia

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Charles Leclerc (Scuderia Ferrari)

Al contrario il monegasco centra un giro davvero al top. Come spesso accade, quando il momento lo richiede, l’enorme talento del ferrarista emerge prepotentemente. Tuttavia è lo stesso Charles a non essere del tutto soddisfatto, conscio che avrebbe potuto fare ancora di più.

Congetturando sulla gara di domani menzioniamo brevemente il passo gara, fattore cruciale per amministrare al meglio le performance delle vetture. Ferrari non ha espresso il massimo durante le prove high fuel delle Fp2 e proprio per questo, tattica a parte, resta molto fiduciosa. Red Bull, dall’altra parte, ha mostrato grande solidità sotto questo aspetto, conscia che potrà giocare “a due punte” conto il monegasco.


F1-Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Foto: Scuderia Ferrari

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