venerdì, Maggio 17, 2024

Formula 1 sospesa fra ambiente e controsensi

L’impatto sull’ambiente è una delle maggiori preoccupazioni della F1, stando a qualcuno dei nuovi regolamenti. Sono state, infatti, applicate diverse soluzioni volte a ridurre l’inquinamento di quella che è una delle industrie meno ecosostenibili del mondo. Tuttavia, le iniziative volte a rendere la categoria regina del motorsport a quattro ruote rispettose per l’ambiente ci sono, e sono molte. Saranno però sufficienti ad effettuare un vero cambiamento o si tratta solo di controsensi?


La F1 e le sue iniziative per l’ambiente

Il Circus si sta impegnando a fondo per garantire l’esistenza di uno sport che non vada a saccheggiare le risorse che la natura offre o che non la avveleni. Fra le diverse misure prese, una è quella di evitare la plastica. Ognuno dei molteplici lavoratori che rendono possibile la F1, infatti, va sempre in giro per il circuito con la sua bottiglia in materiali riciclati e riciclabili, andando così a dare il buon esempio e a ridurre enormemente lo spreco della plastica.

Un’altra importante iniziativa, è quella di ridurre le power unit disponibili, mettendone a disposizione solo tre per monoposto. Un numero realmente esiguo, considerando una stagione lunghissima, composta da ventitré appuntamenti. La Formula 1, inoltre, sta sperimentando i motori ibridi e la creazione di carburanti sintetici che siano ad un basso impatto ambientale. E cosa dire del progetto di essere liberi dal carbonio entro il 2030? La volontà non manca ma, purtroppo, nemmeno i controsensi.

F1
Fasi iniziali del GP del Bahrain 2022

F1-ambiente e controsensi: parola di de Meo

Il CEO di Renault Luca de Meo ha evidenziato, nella sua intervista con il giornale francese F1only.fr alcuni controsensi che si oppongono all’idea della F1 come una categoria che vola verso l’ecosostenibilità.

“La F1 naturalmente si deve occupare dell’impatto ambientale. Parlando con gli altri motoristi del regolamento del 2025, sono il primo a promuovere i motori ibridi ed i carburanti sintetici, – ha affermato il CEO – ma c’è ancora molto che si può pensare.”

De Meo, inoltre, ha evidenziato l’importanza della F1 proprio nell’innovazione. “Tutti quanti dicono “ma perché non mettete dei motori elettrici nelle macchine?”, non pensando però che serve un’organizzazione, delle strutture. Lo possiamo fare, ed è quello che stiamo provando a fare in Renault, in Stellantis, puntando sulla decarbonizzazione. Bisogna attuare delle manovre, – ha aggiunto de Meo – ma è necessario che ci permettano di guadagnare credibilità e attrazione, altrimenti passiamo per “cattivi”.”

Fra i problemi ancora irrisolti, invece, spicca il più grande dei controsensi: la logistica. Il Circus, infatti, a parole dice di voler ridurre l’impatto ambientale ma al contempo vengono aggiunti sempre più eventi al calendario della stagione, in tutto il mondo. Questo comporta una serie di spostamenti che vanno a incidere sul carburante e sull’inquinamento.

“Dobbiamo cambiare qualcosa, forse il modo in cui montiamo e smontiamo e trasportiamo il villaggio (il paddock di F1, ndr) le macchine, quante tappe vogliamo fare, dobbiamo spostare il Circus dal Messico all’Australia? – ha analizzato de Meo. – C’è molto da fare, ma ehi, non spetta a me decidere, sono solo una parte di tutto, ma sono pronto perché penso che sia importante per l’immagine dello sport.”

F1
Alpine A522, la vettura del team Alpine gestito da de Meo durante il GP Arabia Saudita 2022

F1-Soluzioni: esistono ma serve tempo

Un esempio di buon equilibrio fra campionati appassionanti e basso impatti ambientale può essere seguire il percorso che sta aprendo la Formula E. Il campionato full-electric, infatti, ha mantenuto sedici tappe – che sono comunque estremamente lontane dalle ventitré della F1 – ma le organizza in un modo compatto.

Le gare, infatti, si svolgono lo stesso giorno delle prove libere, riducendo il tempo speso in un posto e ci sono moltissimi appuntamenti back-to-back, ovvero due gare seguite una dall’altra che si tengono nello stesso posto, riducendo di molto gli spostamenti. Inoltre, sempre dal punto di vista logistico, la FE va a sfruttare i spostamenti per mare, riducendo quelli in aereo.

Si tratta di numerose iniziative che sicuramente aiutano l’ambiente, specialmente se la Formula 1 continua ad insistere sull’elettrificazione dei motori e sui nuovi carburanti. Tuttavia, serve tempo per provvedere agli strumenti e studiare la struttura e le modalità, senza avere paura del cambiamento anzi, andando incontro al futuro a piena velocità, come è tipico dello sport che amiamo.


Autore: Silvia Giorgi – silvia_giorgi5

Fonte: F1

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