sabato, Aprile 27, 2024

McLaren insoddisfatta di Ricciardo: a Woking sono aperte le consultazioni…

81 punti e una quarta piazza condivisa con l’Alpine. Questo lo score ottenuto dalla McLaren nelle prime undici gare del Campionato del Mondo di F1 2022. Bottino magro, asfittico, considerando che la terza posizione occupata dalla Mercedes dista 156 lunghezze. In questo momento a Woking devono piuttosto guardarsi le spalle dal ritorno della compagine francese e da una Alfa Romeo che senza qualche problema di affidabilità di troppo soffierebbe sul collo delle MCL36.

Eppure, durante i test invernali di Barcellona, c’era qualcuno pronto a scommettere che le creature di James Key potessero essere le soprese del campionato. Una vettura dal comportamento neutro, esente da porpoising che nella seconda sessione pre-season ha iniziato a palesare evidenti problemi all’impianto frenante ed una generale incapacità di produrre performance.

Dopo metà campionato si possono tirare le somme e asserire che il progetto è deludente. Un team che negli ultimi anni è in constate decrescita e nel quale tiene banco la questione Daniel Ricciardo. Mettiamo da parte diplomazie di comodo: l’esperienza del driver australiano in McLaren è un flop, al di là della vittoria ottenuta l’anno passato a Monza. L’adattamento al team non si è mai compiuto del tutto e le nuove regole sembrano aver aperto ancora di più la forbice prestazionale rispetto a Lando Norris che è ormai indiscutibilmente la prima guida della storica scuderia britannica.

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Daniel Ricciardo – McLaren F1

F1. McLaren: Daniel Ricciardo è sulla graticola

Viene automatico immaginare che Andreas Seidl sia alla ricerca di soluzioni alternative al pilota di origini italiane. Lo stipendio percepito dell’ex Red Bull è pesantissimo, uno dei più lauti del parterre. Una situazione insostenibile per un team che ha attraversato anni difficili sul fronte finanziario. Una condizione ancor più indifendibile, per Daniel, a fronte dei magrissimi risultati che sta producendo.

Il contratto di Ricciardo spira a fine 2023. Nei documenti legali esiste una clausola rescissoria che può attivare il solo pilota. Ma potrebbero prevalere il buon senso e i rapporti comunque ottimi con Zak Brown, il grande artefice del passaggio dalla Renault alla franchigia inglese. Quel che ad oggi è certo è che si respira incertezza sul futuro del driver.

In McLaren stanno pensando ad uno switch. Con Lando Norris al centro del progetto forte di una conferma fino al 2025, ci sono diverse opzioni per il secondo sedile. In queste ore si fa avanti la candidatura di Oscar Piastri. L’australiano è tirato per la giacca da più parti in una situazione ancora in fase di stallo. Piastri è un pilota Alpine ma nella scuderia francese trova i cancelli chiusi. Esteban Ocon è legato fino al 2024, Alonso, il cui legame termina a fine stagione, sta rinegoziando l’accordo.

Pistri, talento cristallino mortificato da un regolamento assurdo che vieta al campione in carica di guidare nella categoria che ha dominato, rischia di restare col cerino in mano. Nelle scorse settimane s’è fatta sotto la Williams nella quale il destino di Nicholas Latifi pare essere segnato. Ma la prospettiva non entusiasma il pilota e il suo staff. D’altro canto è Renault che avrebbe voci in capitolo e pare che caldeggi il passaggio a Grove.

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Oscar Piastri

F1. Grandi manovre in casa McLaren: Piastri e Vettel i profili valutati

Proprio sul presunto malumore del driver di Melbourne potrebbe far leva la McLaren che vuole costruire una line-up giocane e veloce. Sempre che Alpine sia d’accordo. Perché il passaggio arriverebbe solo in prestito e senza contratti definitivi perché la Losanga intende contare, in un futuro non lontano, sulle prestazioni sportive del campione 2021 della F2.

Ma c’è un’altra ipotesi che si profila all’orizzonte e che riconduce a Sebastian Vettel che, dopo due anni calvario in Aston Martin, inizia a palesare una silenziosa e posata insofferenza ad un progetto tecnico-sportivo che non sta offrendo soddisfazioni né sembra avere rosee prospettive future. Seb ha voglia di tornare a lottare nell’avanguardia della classifica stanco di dovere combattere con una macchina incapace di produrre prestazioni accettabili.

L’idea stuzzica la dirigenza inglese che però sta valutando se è il caso di affidarsi ad un pilota che certamente non ha ancora molte stagioni davanti a sé. Non un ripiego, quindi, ma la valutazione di due modelli diversi

Quello basato su due conducenti giovani e talentuosi che si contrappone ad un paradigma fondato sull’esperienza di un quattro volte iridato che potrebbe mettere la sua esperienza a disposizione di un team che ha bisogno di solide certezze, di punti di riferimento e di un uomo che sia in grado di fornire una percorso di sviluppo tecnico coerente. Quel pilota è di certo Sebastian Vettel.

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Lewis Hamilton e Sebastian Vettel

F1. Ricciardo: quale futuro?

In questo possibile valzer di piloti resta un dubbio ad oggi irrisolto: quale futuro per Daniel Ricciardo? Dovesse dire addio alla McLaren quali opzioni in mano all’australiano? Si potrebbe ipotizzare uno switch con Vettel in Aston Martin. O si potrebbe pensare ad un accordo con la Williams se questa non potesse più contare sull’opzione Piastri.

Entrambe le scelte si baserebbero su una necessità: il drastico abbassamento delle pretese economiche da parte del pilota che, dopo stagioni molto negative, vede depauperato il suo valore intrinseco. Esiste anche una terza via: il matrimonio arriva alla scadenza contrattuale rinviando al 2024 la ricerca di un nuovo sedile che sarebbe ancor più complessa se perdurassero questi risultati.


Autore: Diego Catalano @diegocat1977

Foto: F1, McLaren F1, Aston Martin

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