martedì, Maggio 14, 2024

Gp Singapore 2022/Analisi prestazionale Fp2: Ferrari lavora sul T1 per battere Red Bull

F1, Singapore, Fp2: una sessione molto interessante, soprattutto per capire in quale modo la modifica alla DT39 potrà influenzare questo fine settimana. Per il momento è andato tutto come si ipotizzava, ovvero cn le due Ferrari in prima fila con un buon vantaggio sulla concorrenza. Tuttavia fermarsi qui sarebbe riduttivo e pensiamo che Max abbia un colpo in canna per oggi.

Al garage della rossa si è lavorato molto tra le prime e le seconde libere. La vettura modenese è sembrata un po’ nervosa in pista, costringendo i piloti ad alcune correzioni molto evidenti. Segno quindi di una certa instabilità della monoposto, caratteristica su cui si sono concentrati gli ingegneri. Su questa pista si tende ad ammorbidire gli assetti sospensivi per massimizzare il grip meccanico, soprattutto pensando alla presenza di molti bump.

Tale elemento porta ad avere una grande escursione verticale decisamente maggiore che su altre piste. Un po’ come Montecarlo, dove di fatto la F1-75 si è comportata molto bene. La rossa è più sensibile all’altezza da terra e pare riuscire a lavorare meglio in una finestra più contenuta. In altre parole dà il meglio di sé con valori di altezza del fondo più precisi. Su questo tracciato si palesa un certo porpoising dovuto ad una pista molto ondulata, fattore che potrebbe aver complicato il lavoro ai box della squadra italiana.

Nel complesso la Ferrari tende ad essere un’auto maggiormente sottosterzante a detta dei piloti. Questa caratteristica l’hanno cercata di risolvere con l’aerodinamica aumentando l’incidenza del flap frontale.

In Red Bull hanno fatto un lavoro simile, ma al contempo molto differente. Nelle Fp2 i meccanici hanno modificato freneticamente l’anteriore. Tra le varie cose pare abbiano effettuato alcuni cambi al terzo elemento frontale. Quest’ultimo ha il compito di regolare l’altezza da terra anteriore. Anche loro son stati costretti ad alzare la vettura.

Sappiamo come la RB18 lavori con un rake più spinto, per cui di norma il diffusore è più lontano da terra. Ciò con cui “grattano” l’asfalto è lo skid anteriore, per tale motivo sono andati a lavorare sugli organi frontali. Le modifiche non devono essersi fermate qua, in quanto la vetture numero 1 è rimasta ai box per molto tempo durante le seconde libere. Un qualcosa di inusuale, segno che il team ha preso una direzione inedita e non prevista per riuscire a migliorare il passo della qualifica.


F1.GP Singapore 2022: analisi micro settori

A margine delle prime riflessioni cominciamo guardando qualche dato. Iniziamo con l’osservazione dei micro settori. Un dato abbastanza dettagliato che riesce a fornire una buona idea di massima in quanto dividiamo il tracciato in addirittura 90 tratti.

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Si osserva che gli unici tratti in cui la Red Bull riesce effettivamente a costruire un vantaggio si localizzano nel primo settore. Non a caso, proprio in questa prima zona della pista, troviamo due dei tre rettilinei presenti sul tracciato. Il terzo dei tre, il più corto, si trova a cavallo tra il T2 ed il T3. Già da qui troviamo la risposta alla prima domanda, ovvero perché Ferrari non riesce ad essere rapida come la Red Bull nelle prime 6 curve.

Per dirla tutta il miglior tempo del T1 lo fa Lewis Hamilton. Nel complesso le due vetture tedesche hanno performato bene in questa prima giornata di prove. Osservando il confronto telemetrico qui sotto, notiamo che la W13 possiede una buona trazione, similmente alla F1-75 e riesce ad allungare nei rettilinei grazie a qualche cavallo in più supportata da mappature diverse dell’ibrido.

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Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) – Lewis Hamilton (Mercedes AMG) – Gp Singapore 2022)

Nella grafica notiamo anche il gap metro per metro di Leclerc nei confronti del pilota Mercedes. In uscita dalla 5 la numero 16 riesce a guadagnare qualcosa, ma nella percorrenza del rettilineo la vettura del 7 volte campione del mondo scappa via, facendo segnare un delta a proprio favore. Alla staccata di curva 7, il pilota inglese arriva con un vantaggio di 0.083s.

Ritornando al confronto principale, partiamo con il compare del giro push di Verstappen e Leclerc. Nel T1 il discorso è simile a quanto fatto con Mercedes. Maggiori velocità di punta di fatto valgono di più in questo settore, vista la presenza del rettilineo principale e di quello che dalla 5 porta alla 7.

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confronto nel T1 tra Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) – Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) – Gp Singapore 2022

In questo tratto la RB18 si costruisce un vantaggio importante che, come vedremo, manterrà per tutto l’arco del giro. In trazione, come si poteva immaginare, il grafico del gap si riavvicina alla linea dello zero. In altre parole, la Ferrari torna a guadagnare in uscita dalle curve. Il delta, concretamente, si viene a creare in staccata e in velocità di punta. Due pilastri su cui si basano le performance della Red Bull.

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confronto nel T2 tra Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) – Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) – Gp Singapore 2022

Arrivando al secondo settore, la storia è la stessa. Molto buona la monoposto austriaca in fase d’entrata, riuscendo quasi sempre a staccare qualche metro più tardi. Il grafico in corrispondenza delle staccate conferma un effettivo vantaggio per l’auto di Milton Keynes. Il distacco tende ad aumentare non appena i piloti vanno sul gas. Leclerc in questo caso riesce quasi a riportare il gap a zero.

Tuttavia, dato importante, la RB18 guadagna durante tutto il giro. Anche se, osservando bene il grafico, si può notare che man mano passano i metri il grafico tende a ristabilizzarsi e ad andare a favore della F1-75. Il primo ‘break point’, ovvero il punto dove la rossa torna ad essere in vantaggio, lo abbiamo in corrispondenza di curva 12, poco prima della fine del settore centrale. Qui il tratto è tutto guidato. Alla staccata di curva 13 il gap si innalza nuovamente, per poi tornare ad essere in favore della monoposto di Leclerc.

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confronto nel T3 tra Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) – Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) – Gp Singapore 2022

All’apertura del T3 il gap nuovamente ritorna in favore di Max, che di fatto ha percorso un ottimo giro. Nelle successive curve il pilota olandese continua a guadagnare in frenata e riesce a pennellare bene le varie uscite in modo da non perdere troppo nei confronti della di Charles. Il punto di svolta arriva all’uscita del sottopasso, prima di curva 20. Qui la vettura numero 16 prende il largo e domina fino al traguardo. Forse anche per via di una piccola sbavatura da parte del giovane talento di Hasselt.

Al momento la Ferrari potrebbe esser favorita per la pole, ma Verstappen ha tenuto per gran parte del giro un piccolo vantaggio che ha perso solo all’ultimo. Dobbiamo quindi aspettarci, nella giornata di oggi, una lotta per la prima piazza. I cambi al setup realizzati sulla RB18 mirano a migliorare l’entrata e la stabilità dell’anteriore. Una modifica che abbiamo già visto durante il corso del campionato. Ferrari dovrà salire di potenza per affrontare al meglio il primo settore e non lasciare alla Red Bull quel piccolo vantaggio che può rivelarsi fondamentale alla fine del giro.


F1. Gp Singapore 2022: simulazione passo gara

Per quanto concerne le prove high fuel, possiamo dire che non hanno assunto un ruolo molto importante. D’altronde ce lo si poteva aspettare. Singapore è un circuito cittadino tradizionale, in cui sorpassare rimane molto difficile. Perciò è il sabato che si trasforma nel giorno cruciale del week end e le squadre hanno passato più tempo a provare il loro passo in qualifica.

F1
passo gara Fp2

Detto questo i dati parlano di un alto degrado. Basti pensare che il primo giro lanciato di Hamilton era sul 47.5s. Di fatto il tracciato è rear limited, in quanto è il posteriore a soffrirne di più, specialmente in trazione. I vari ritmi sembrano essere abbastanza livellati e non pare esserci una grossa differenza tra gomma Soft e Media, mescole entrambe molto morbide con una working range più bassa. Inutile sottolineare che sarà fondamentale partire davanti e che gli attacchi che vedremo, con ogni probabilità, saranno ai box. Visto l’alto degrado saranno gli undercut a fare la differenza.


Autori e grafici: Niccoló Arnerich – @niccoloarneric – Alessandro Arcari – @berrageiz

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