venerdì, Marzo 29, 2024

FIA: la disparità di giudizio regna incontrastata

F1, 30 ottobre 2022, Gran Premio del Messico. Terzultimo appuntamento con “Regoliamoci”, la rubrica che va ad analizzare tutte le decisioni prese dai commissari. Non è accaduto molto in pista; solamente un paio di episodi che hanno visto coinvolti Gasly prima e Ricciardo poi. C’è tuttavia da fare anche un passo indietro, per la vicenda che ha messo di fronte Alpine e Haas nel post Gran Premio degli Stati Uniti. Analizziamo il tutto.

Partiamo da quanto accaduto durante questa gara iniziando dal francese dell’AlphaTauri. Pierre ha ricevuto 5 secondi di penalità + 1 punto patente per aver superato i limiti della pista e averne tratto vantaggio, il che viola il codice sportivo internazionale.

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Pierre Gasly (Alpha Tauri) supera i limiti della pista durante il Gran Premio del Messico edizione 2022

Gasly tenta l’attacco ai danni di Stroll all’interno di curva 4. Nel farlo arriva al bloccaggio in frenata allungando di molto la traiettoria: Tale scenario “costringe” l’avversario fuori pista completando il sorpasso con la macchina totalmente al di fuori della riga bianca. La decisione dei commissari, in questo caso, è del tutto corretta; sarebbe bastato restituire la posizione per non subire la sanzione. Con questo punto ricevuto sulla patent, Gasly sale a 10. Farà bene a prestare maggiore attenzione d’ora in poi: a 12 scatta una gara di squalifica…

Andiamo oltre: Daniel Ricciardo si è visto infliggere 10 secondi di penalità + 2 punti patente per aver causato un incidente. Anche in questo caso, è una violazione del codice sportivo internazionale.


F1. GP Messico 2022: l’uniformità di giudizio della FIA

L’australiano, durante il tentativo di sorpasso all’interno di Tsunoda, colpisce con la ruota anteriore sinistra la fiancata dell’avversario. Dalle immagini è apparso evidente come la sua manovra fosse molto ottimista, tant’è che non è riuscita. Considerato anche il fatto che il pilota giapponese si è ritirato dalla gara, la decisione dei commissari è corretta.

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i contatto tra Daniel Ricciardo (McLaren) e Yuki Tsunoda (Alpha Tauri) durante il Gran Premio del Messico edizione 2022

E qui si inizia a guardare ancora al Gran Premio degli Stati Uniti: come ben ricordiamo, in Texas, alla partenza, Russell ha colpito Sainz costringendolo al ritiro. Tuttavia al pilota inglese vennero assegnati solamente 5 secondi. Ecco che si ri propone il problema dei commissari che cambiano ad ogni gara. Fermo restando che 5 o 10 secondi di penalità ad un pilota che ne ha messo un altro fuori gioco sono troppo pochi.

Passiamo a Magnussen e Latifi. I piloti sono stati investigati per aver guidato troppo lentamente senza motivo, il che viola le note del Direttore di Gara. Per il danese non è stato preso alcun provvedimento, mentre all’avversario è stato assegnato uno warning. Siamo nei giri di schieramento pre-gara. Il pilota Haas ha sofferto un problema tecnico alla propria monoposto e questo ha fatto si che completasse il giro con un tempo di quasi 2 minuti contro l’1:36 stabilito dal Direttore di Gara. I commissari, tuttavia, hanno rilevato che effettivamente si trattava di un guasto, quindi hanno deciso di non sanzionare l’episodio.

Latifi, invece, si trovava alle spalle di Magnussen e quando è arrivato a ridosso del rivale, risultava ancora entro il limite massimo per 5 secondi. Quando ha capito che il danese aveva problemi, ha accelerato, ma al passaggio sotto la linea di safety car il suo tempo era di 1:37.2. I commissari hanno capito che il canadese ha agito in buona fede, utilizzando particolare prudenza, per questo la sanzione è stata solamente un avvertimento.


F1. Alonso “scagionato” dalla FIA senza nuove evidenze

Questo è quanto accaduto in Messico, ma non è tutto: come detto all’inizio dobbiamo tornare un attimo indietro al Gp degli Usa. Ad inizio settimana, Alpine ha fatto ricorso contro la protesta presentata da Haas nei loro confronti al termine della gara di Austin. I commissari si sono riuniti giovedì e hanno stabilito che il team francese aveva ragione, cancellando così la sanzione inflitta ad Alonso e restituendo allo spagnolo la settima piazza conquistata in pista.

Viene da chiedersi cosa possa essere cambiato di così grosso per un nuovo stravolgimento del risultato. Ebbene, in realtà non c’è stato alcun nuovo elemento analizzato; solamente è stato fatto notare che la protesta Haas è stata presentata oltre il tempo limite concesso dal codice sportivo internazionale (30 minuti dal termine della corsa).

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lo spagnolo Fernando Alonso (Alpine)

I membri del team americano si sono giustificati affermando che loro erano in orario, portando la protesta esattamente 24 minuti dopo la fine della gara, ma che un funzionario FIA ha detto loro di preparare la documentazione con calma concedendo loro un’ora. Una situazione paradossale quella creatasi, dove nemmeno all’interno della federazione tutti conoscono il regolamento per come è scritto. E, altrettanto incredibile, è la dismissione della protesta non perché cambiati degli elementi reali, ma per un vizio di forma. Mah…


Autore: Alessandro Rana – @AleRanaf1

Immagini: F1

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