giovedì, Ottobre 3, 2024

Analisi prestazionale Sprint Race: degrado simile tra Ferrari e Mercedes. Red Bull resta il lizza per la vittoria

Abbiamo finalmente assistito ad una Sprint Race di F1 avvincente, complice anche la pista del Brasile, che da sempre regala delle ottime battaglie. L’impressione attuale è che le Mercedes abbiano ritrovato il passo in questo finale di stagione e che domani possano concretizzare il tutto in gara. Nel corso dell’analisi vedremo se questa asserzione possa avere un fondo di verità o meno.

La Sprint Race può aver dato un assaggio di quanto vedremo in gara, tenendo sempre conto che potremmo trovarci di fronte ad una corsa molto caotica. Andiamo per ordine, analizzando quanto visto per racimolare qualche informazione utile.

Come sappiamo, il parc fermé è entrato in vigore dopo le prime libere, per cui gli assetti utilizzati restano i medesimi. Il grafico a seguire sottolinea i valori di carico messi in campo dai tre top team. Notiamo subito che Ferrari e Mercedes hanno scelto un carico simile e che il gap tra le due vetture in termini di efficienza si stia man mano assottigliando. Un dato importante in vista del 2023.

compare average speed- Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) – George Russell (Mercedes AMG F1 Team) – Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) – Sprint Race Brasile 2022

Emblematico risulta altresì il grafico che proponiamo più avanti, dove vengono messe a confronto le velocità massime delle diverse vetture. Si capisce molto bene il discorso appena fatto. La RB18 riesce a raggiungere delle velocità ben più elevate sul rettifilo del traguardo. Ricordando che la pista di Interlagos trova ubicazione a circa 700 metri rispetto al livello del mare, la disparità in merito all’efficienza risulta più contenuta.

Questa caratteristica potrebbe rivelarsi un chiaro vantaggio in gara. Anche Sainz, d’altronde, sostiene che sorpassare Verstappen in pista sia molto difficile. Questo perché la RB18 dispone di una grande rapidità sulle rette che gli consentono una difesa ottimale.

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compare maximum speed- Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) – George Russell (Mercedes AMG F1 Team) – Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) – Sprint Race Brasile 2022

Lungo il tracciato ci sono più punti di sorpasso, ma i più importanti si trovano a seguito delle staccate dei due rettilinei. Ecco che il bolide austriaco, in quest’ottica, potrebbe essere molto competitiva nella corsa odierna. Ed è solamente il primo motivo che annotiamo.

Brevemente, infatti, dobbiamo parlare anche di assetti essendo utile ai fini della comprensione di quello che è successo in pista. In casa Ferrari hanno montato l’ala da medio carico (specifica a cucchiaio), osservata durante vari appuntamenti iridati. Fattualmente si attesta come miglior compromesso aerodinamico.

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ala a cucchiaio F1-75 – Charles Leclerc (Scuderia Ferrari)

Durante il corso delle sessioni i piloti della rossa si sono lamentati del sottosterzo, tipico di questa pista. In Mercedes hanno ugualmente optato per la loro versione di ala a cucchiaio da medio carico. Tra i due piloti al volante delle frecce d’argento c’è una piccola differenza sul bordo d’uscita del flap aggiuntivo.

Con così poco tempo a disposizione per mettere assieme il setup, le squadre sono arrivate alla Sprint Race con vetture non perfettamente bilanciate. La W13, nel medio/veloce, aveva un posteriore un po’ troppo leggero a centro curva.

Grazie al seguente istogramma parliamo di passi gara. Qui troviamo riassunto il ritmo nel primo stint, dove Russell e Leclerc hanno utilizzato la Soft, Sainz la Medium, mentre Hamilton e le due Red Bull hanno scelto la Hard. Ecco che viene allo scoperto una variabile importante in vista della gara: la Pirelli a banda bianca. Questo compound sembra poter fornire un buon ritmo, al costo, ovviamente, di un minor degrado.

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passi gara 1 stint – Sprint Race Brasile 2022

Le squadre avevano già capito che la media non avrebbe funzionato bene sulla lunga distanza. La Hard riesce ad essere più performante perché la differenza in termini di mescola non è eccessiva. A Interlagos la Pirelli ha proposto la gamma più morbida, essendo le mescole più simili l’una con l’altra.

La bianca ha dalla sua parte una finestra operativa più alta che può aiutare. Già durante i briefing pre prove libere, la Media era stata scartata. Sola la Ferrari ha deciso di testarla su entrambe le vetture. In Mercedes e in Red Bull, al contrario, si sono concentrati sulla comprensione della Hard, proprio in vista di domani.

Infatti, volendo evitare l’utilizzo della gomma media, bisogna necessariamente seguire la strategia Soft/Hard. Tuttavia non è detto che si riesca a farlo, anche perché dobbiamo mettere in conto che le vetture saranno più cariche e, di conseguenza, il degrado sarà proporzionalmente maggiore.

Ecco che la possibilità di assistere ad un second stint sulla gomma Soft si palesa. Red Bull ha deciso di preservare un set di Soft in più per la gara, affrontando la Sprint Race con la media. Pare difficile credere che abbiano scelto tale “calzatura” pensando alla prestazione sulla lunga distanza. Anche perché, come detto, la media non è nemmeno stata provata dai piloti di Milton Keynes. Guarda caso, durante le ultime libere, solo Hard e Soft hanno fatto presenza.

F1
passo gara Sprint Race Brasile 2022

Uniamo ora le informazioni della Sprint Race, molto utile per valutare chiaramente i passi gara e il degrado delle mescole. Mancano i dati della Hard in quanto le squadre l’hanno tenuta per oggi.


F1/Sprint Race: ritmo gara

Sebbene possiamo notare il buon ritmo di Max Verstappen sulla gomma Media, le Mercedes hanno sciorinato un passo superiore. Tra la RB18 e la W13 emergono tra 4 e i 5 per ogni tornata. Charles Leclerc non ha potuto spingere molto nella prima parte della corsa, conscio che prendere rischi inutili poteva compromettere il weekend.

Pertanto ha potuto imporre il suo vero passo solo durante gli ultimi giri. A margine dei fatti, il monegasco ha definito buono il feeling con la propria monoposto, non lamentandosi della carenza di rotazione di cui si era parlato nelle libere.

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race pace chart Sprint Race Brasile 2022

Qui sopra troviamo l’andamento dei tempi sul giro durante la Sprint Race. Il grafico è piuttosto “caotico”, ma le linee indicano la tendenza dell’evoluzione relativa al ritmo delle tre vetture principali, dalla quale si ricava il dato sul degrado. Come ci aspettavamo la W13 è stata la migliore in termini di gestione gomme, seguita dalla F1-75 che ha dimostrato un consumo degli pneumatici similare.

Nettamente distaccata, sotto questo aspetto, la vettura tedesca con le medie. Tuttavia qualcosa di strano esiste: è infatti difficile pensare che che l’auto campione del mondo abbia un degrado così alto.

Elaborando tutti i dati siamo in grado di fare alcune previsioni in vista della corsa. Prima delle ultime libere, Pirelli pensava che Soft e la Media potessero essere i compound più utilizzati durante la corsa. Ma a quanto pare non sarà così per via dell’utilizzo della Hard, compound che potrebbe essere ancor più incisivo con temperature molto calde.


F1. GP Brasile 2022: strategie gara

Sulla carta, con i dati accumulati in questi giorni, il modello strategico Soft/Hard parrebbe il più rapido. Nei primi giri capiremo se questo approccio sarà realmente perseguibile in base al livello di degrado. La strategia Soft/Media pare la più lenta tra le quattro prese in esame.

Interessante l’opzione che comprende uno scenario con la doppia Soft all’l’interno dello stint, motivo per cui Red Bull ha scelto di preservare una Pirelli a banda rossa sacrificando la Sprint Race. Al contrario dell’opinione generale, il team austriaco non è per niente escluso dalla lotta per la vittoria, anzi, al contrario potrebbe essere il favorita.

Sebbene il perché relativo al mancato funzionamento della media resti di difficile interpretazione, in linea generale potremmo sostenere che le motivazioni possano essere in qualche modo legate al range di attivazione o alla sua struttura.

F1
opzioni strategiche Gp Brasile 2022

Il passo sarà molto importante perché i sorpassi sono mediamente facili. Ovviamente sarà molto importante gestire al meglio le soste. Tra tutti i fattori in gioco, la chiave della gara riguarda la gestione delle gomme. Molto probabilmente la vettura con meno degrado si troverà al comando della corsa.

La mescola Hard rimane una parziale incognita visto che non è stata usata per molti giri, per cui dovremo confermare i dati stimati legati a questa gomma. La Mercedes si è sempre trovata bene sulle gomme più dure, quindi potrebbero trovarsi a proprio agio la bianca. Ci aspettiamo pertanto una lotta tra Red Bull e Mercedes, con una Ferrari che potrebbe benissimo inserirsi tra di loro malgrado i ferraristi non partano da posizioni di privilegio.


Autori e grafici: Arcari Alessandro – @berrageiz – Niccolò Arnerich – @niccoloarnerich

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