mercoledì, Maggio 15, 2024

Red Bull all’attacco: influenze esterne nel 2022 per destabilizzare l’ambiente?

La Red Bull è stata senza ombra di dubbio la grande protagonista della stagione 2022 della F1. Il costruttore di Milton Keynes ha bissato il titolo piloti vinto con Max Verstappen la passata annata ed ha centrato il quinto mondiale costruttori della propria storia dopo il poker di successi iridati dal 2010 al 2013. Il merito del trionfo anglo-austriaco è anche dovuto alle prestazioni monstre della RB18, una vettura in grado di cogliere ben diciassette successi di tappa stagionali, quindici col bi-campione del mondo e due con Sergio Perez.

F1 | Red Bull: la sanzione per il budget cap

Tuttavia delle nubi nere hanno oscurato la trionfale annata del costruttore. Introdotto l’annata scorsa, il budget cap di 145 milioni ha rappresentato una normativa finanziare voluta dalla FIA e assecondata dai team per livellare le prestazioni in pista delle differenti monoposto. Alla vigilia del GP di Singapore sono iniziate a girare le prime indiscrezioni circa una Red Bull che avrebbe violato il tetto di spesa nel campionato di F1 antecedente.

F1, Toto Wolff (Mercedes AMG) e Chris Horner (Oracle Red Bull Racing) si scambiano complimenti dinanzi alla coppa che va al Campione del Mondo Costruttori
Toto Wolff (Mercedes AMG) e Chris Horner (Oracle Red Bull Racing) si scambiano complimenti dinanzi alla coppa che va al Campione del Mondo Costruttori

Le indiscrezioni sono state poi confermate dall’indagine FIA che lo scorso 9 ottobre ha comunicato al costruttore di Milton Keynes, come dichiarato da Christian Horner, lo sforamento del tetto massimo proprio nel giorno in cui l’olandese trionfava sia per la vittoria del GP del Giappone a Suzuka sia per il bis iridato. Il Team Principal, tramite una conferenza stampa in occasione della tappa messicana, ha spiegato come la scuderia abbia accettato l’accordo con la FIA in relazione alle sanzioni imposte.

I campioni del mondo in carica hanno sforato il tetto di spessa dell’1.6% con conseguente multa di sette milioni di dollari e soprattutto una riduzione del 10% dei tempi di sviluppo della RB19 nella stagione 2023 della F1. Proprio la percentuale di sviluppo in meno potrebbe risultare decisiva nella stagione che verrà per quanto concerne i valori in pista.

F1 | Red Bull: la TD039 per limitare la RB18?

Il fenomeno del porpoising che si è presentato in modo insistente già nell’arco delle due sessioni di test invernali, rispettivamente al Circuit de Barcelona-Catalunya e al Bahrain International Circuit, si è rivelata essere una variabile tecnica che ha attanagliato in modo costante alcune monoposto, una su tutte la Mercedes W13 E Performance. Per mitigare questo andamento, a partire dal GP Belgio di Spa Francorchamps, la FIA ha introdotto la TD039. Una direttiva tecnica mirata a far decrescere la presenza del pompaggio aerodinamico.

Questa nuova norma, più che in nome dell’aspetto sicurezza, è stata vista dalla Red Bull come una mossa politica per arginare la crescita della RB18. A confermare questa ipotesi ci ha pensato Max Verstappen successivamente alla dominante pole position: “L’introduzione della nuova direttiva tecnica ci ha svantaggiato? Eh sì, direi proprio di sì…”. Un mix tra ironia e frecciatina a Toto Wolff, dato che quel giorno Hamilton accusò un distacco di 1.8 secondi e Russell di 2 secondi.

F1, il consulente austriaco Helmut Marko (Red Bull Racing Honda)
il consulente austriaco Helmut Marko (Red Bull Racing Honda)

F1 | Marko: “Pressioni da altre squadre”

Ma come è giunta la fuga di notizie antecedentemente alla tappa di Marina Bay in merito a una possibile violazione del budget cap da parte della Red Bull? Lo ha spiegato Helmut Marko all’emittente televisiva RTL: “Poiché il limite di costo è stato applicato per la prima volta, questa sanzione draconiana è stata imposta qui, ovviamente anche sotto la pressione delle altre squadre”.

Marko allude alla mossa di Shaila-Ann Rao, l’ex consulente legale della Mercedes che passò dal costruttore tedesco a ricoprire un ruolo nella FIA: “Dopo tutto le informazioni sono uscite in anticipo. Notizie che in realtà solo una squadra aveva. Naturalmente ci sono molte dinamiche politiche coinvolte in questi casi. Ma è strano questo aspetto: un dipendente della Mercedes si è trasferito alla FIA, ha lavorato su questi documenti per il limite di costo alla Mercedes ed è stato poi responsabile del loro controllo alla FIA”.

F1 | Horner: “Nell’occhio del ciclone nel 2022”

Svariate vicende politiche che hanno provato a minare le certezze di Milton Keynes, come citato anche dal team principal Christian Horner: “Fuori dalla pista, quest’anno, abbiamo avuto un bersaglio sulla schiena. Siamo una squadra da corsa, non un’organizzazione politica. Ci concentriamo solo sull’andare a correre e ci spingiamo al limite, che è quello che fanno i team di F1 se vogliono avere successo. Questo è sempre stato il nostro approccio. Ha sempre funzionato bene per noi ed è il modo in cui ci piace gareggiare. Quest’anno, a volte, è stata dura. Purtroppo la F1 è così”.


F1Autore: Dennis Ciracì@dennycira

Foto: Red Bull Racing

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