sabato, Luglio 27, 2024

Imola/qualifica sperimentale: l’artifizio per normalizzare i rapporti di forza

L’accanimento curativo della F1 evidenzia il malessere della categoria proprio nel momento di massima audience. Nel prossimo Gran Premio di Imola, in programma nel weekend del 21 maggio, debutterà un nuovo format relativo alle qualifiche. Al momento si tratta di una sperimentazione per avvalorare l’effettività del provvedimento, nell’attesa di verificare l’effettivo successo della formula proposta dalla dirigenza a stelle e strisce.

Dal punto di vista pratico la novità consiste nell’utilizzo del solo compound hard nella Q1, delle medie nella Q2 e infine le Soft per la Q3. Come spesso è accaduto nel recente passato, le modifiche apportate al regolamento sportivo vengono giustificate in nome della sostenibilità.

In merito a questo test, il vantaggio deriverebbe dalla minore complessità logistica nella movimentazione del materiale fornito da Pirelli. Nel weekend imolese, pertanto, ogni pilota avrà a disposizione undici set di gomme da asciutto in luogo dei tredici treni abitualmente forniti dal costruttore italiano.

F1
Qualifiche sperimentali vs Qualifiche standard

E’ necessario ricordare che nel medesimo evento Pirelli fornirà la nuova generazione di gomme da bagnato estremo che, in linea teorica, non dovrebbero necessitare di termocoperte. Il susseguirsi di modifiche al corpo normativo, unitamente alle proposte molto discutibili di Liberty Media, hanno come obiettivo quello di incrementare l’imprevedibilità dello show.

Risulta più che evidente come un “paziente sano” non necessiti di alcuna cura. Ma la F1, nonostante il giro d’affari senza precedenti, ha contezza che il regolamento della Federazione Internazionale ha fallito partorendo uno squilibrio tecnico imbarazzante, imbrigliato dai paletti del budget cap.


F1: l’artifizio per normalizzare i rapporti di forza

Lo scritto non intende bocciare una novità che potrebbe rivelarsi anche interessante dal punto di vista tecnico. Le perplessità sono legate ai tempi e le modalità di azione intraprese dalla F1 che rischiano di disorientare i fan.

Il format aiuterà i team più in difficoltà con le gomme dure a superare la tagliola della Q2 senza dover ricorrere alle Soft e, al contempo, normalizzerà numero e tipo di compound disponibili in gara per tutti i piloti. Tuttavia potrebbe risultare penalizzante per le squadre che quasi sistematicamente utilizzano i compound più morbidi in Q1 e Q2.

In condizioni di asciutto sarà praticamente impossibile che una scuderia della parte bassa dello schieramento possa ambire ad entrare nella top ten. L’altra incognita è relativa alla sicurezza. Le qualifiche di Imola dello scorso anno si sono svolte in condizioni miste, con Q1 e Q2 in condizioni di pista semi asciutta e Q3 con l’asfalto bagnato.

F1
Carlos Sainz con gomme soft perde il controllo della F1-75 nel Q2 del GP di Imola 2022

Proviamo ad immaginare cosa possa succedere in condizioni simili con il format sperimentale. Approcciare il primo stint con gomme hard su una pista green sarebbe un assurdo in termini di sicurezza. Obbligherebbe i piloti a percorrere numerosi giri di preparazione del pneumatico per raggiungere la corretta temperatura d’esercizio. Basti pensare alle difficoltà patite in Turchia nel 2020, oppure quelle di Ferrari e Alpine con pneumatici a banda bianca durante la gara in Ungheria dello scorso anno.

Probabilmente non era il caso di testare questo format proprio nella tappa inaugurale della stagione europea, in cui saranno introdotte anche le nuove gomme full wet che non richiedono l’utilizzo delle termocoperte. Tale schema operativo non poteva essere sperimentato in una dei tanti round dove il rischio pioggia è prossimo allo zero?


F1: altra misura che riduce indirettamente i test in pista

La diminuzione dei set disponibili nel corso del weekend obbligherà le squadre ad una gestione ancora più parsimoniosa dei treni di gomme disponibile nelle libere. Assumendo che 6 set saranno destinati alle qualifiche, per gara e free practice saranno disponibili solo 5 treni di gomme.

Se a Imola in team gestissero i set in modo analogo ai weekend standard, infatti, molti piloti potrebbero correre il rischio di avere diversi set per la gara con diverso chilometri sul groppone. Ne consegue che tutte le scuderie dovranno sensibilmente ridurre i giri delle prove libere per poter fornire ai propri piloti pneumatici più freschi alla domenica.

Parliamo pertanto di un’altra misura che riduce indirettamente la possibilità di piloti e team di effettuare test nel contesto reale. La domanda sorge spontanea, a questo punto: è possibile che solo Max Verstappen, nonostante sia una tra le più autorevoli figure del Circus, nutra perplessità sul futuro della categoria?


Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Scuderia Ferrari

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