Gp Monaco 2023, Red Bull è preoccupata: pretattica o realtà?

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La coppia perfetta: Max Verstappen e Sergio Perez (Oracle Red Bull Racing)

Presentarsi alle porte del Gran Premio di Monaco, sesto appuntamento di un calendari o mozzato dalle assenze di Shangai e di Imola, con un palmares di cinque vittorie su altrettante gare condite da quattro doppiette, comporta una buona responsabilità. Tutti gli occhi saranno puntati su di te. Chi attende un eventuale passo falso, chi alza bandiera bianca nel confermare che la Red Bull RB19 è davvero una macchina imbattibile. Chi, ancora, si affanna per cercare di superare in pista un monolite apparentemente inscalfibile.

Montecarlo è il circuito deviante per antonomasia. Spesso si parla di tracciati peculiari, ma qua siamo alla sublimazione del concetto. Ci sono quelli da alto carico, quelli in cui le ali posteriori sono virgole appena accennate. Ancora, esistono quelli front limited e gli opposti limitati al posteriore. E poi c’è il budello che si affaccia sul mare con i guard rail a pochi centimetri, i cordoli altissimi, il tunnel, Santa Devota, il Tabaccaio, le Piscine e mille altri scorci iconici. Da queste parti nulla è scontato e ogni cosa è possibile. Anche che i valori ad ora scolpiti nel marmo vengano momentaneamente rivisti.

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Max Verstappen – Oracle Red Bull Racing – Gp Monaco 2022

Red Bull teme le incognite di Monaco

L’approccio al weekend offre meno certezze agli uomini di Milton Keynes che sanno che il vantaggio mostrato nelle prime cinque gare potrebbe assottigliarsi notevolmente. C’è una Ferrari che spinge con Charles Leclerc che, nelle strade di casa, si è sempre esaltato senza però riuscire a capitalizzare davvero. C’è una Mercedes presentatasi in veste rinnovata e rivoluzionaria che, pur conscia del fatto che la strada è lunga, rivendica un posto al sole. E poi c’è quella Aston Martin che non si nasconde e che, consapevole delle grandi quantità di carico che riesce a generare, si sente titolata a mettere tutti in riga.

Da qui il volo basso di Max Verstappen e Sergio Perez che si sono presentati ai microfoni della stampa accreditata, tra cui la nostra testata presente in piene forze, affermando più o meno all’unisono che Monaco “non è il circuito migliore“. I due alfieri della Red Bull sostengono che la RB19 potrebbe faticare su un circuito che potrebbe esaltare le virtù di altre monoposto che finora non sono state in grado di contendere il primato alla vettura blu.

Eppure la squadra austriaca ha vinto le ultime due gare in quel di Monaco, con Verstappen che ha conquistato il gradino più alto del podio nel 2021 e con Perez, l’anno passato, dopo il diluvio iniziale, è stato in grado di tenere a bada il compagno di squadra e le due Ferrari che sprecarono una grande occasione nel primo grande problema strategico della stagione 2022.

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Sergio Perez (Oracle Red Bull Racing) vincitore del Gp Monaco 2022

Red Bull, Gp Monaco: le paure di Perez, Verstappen e Marko

Sappiamo certamente che non è il nostro circuito migliore. Faremo un po’ fatica a mostrare i nostri punti di forza. Al sabato c’è bisogno di un buon warm-up della gomma, questa è la chiave da queste parti. È Monaco e tutto può succedere“, ha spigato il driver messicano che poi ha parlato dei potenziali avversari, con Aston Martin in cima alla lista dei “pungolatori”: “Alonso e le Ferrari? Mi aspetto che siano abbastanza forti come lo sono stati a Baku. Credo che possano essere forti e anche le Mercedes. Possono essere nel mix“.

Verstappen è sulla medesima lunghezza d’onda del compagno di squadra quando ha vagliato le possibilità di vittoria della Red Bull nel fine settimana che scatterà oggi con la prima sessione di prove libere. Max, ormai il refrain è il solito, ha evidenziato quanto siano importanti le qualifiche nel decidere chi vincerà domenica.

Non siamo stati molto dominanti in qualifica. Siamo sempre stati molto bravi in gara, ma in qui sappiamo che non possiamo passare. È molto importante avere una buona qualifica e assicurarsi che la macchina sia nella migliore finestra possibile per la prestazione sul giro, perché questo è ciò che conta in questo fine settimana. Penso che a tutti piaccia correre qui, portare la macchina al limite e cercare di essere il più vicino possibile ai muretti. Da questo punto di vista, naturalmente, è una sensazione incredibile“.

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Helmut Marco, consulente del team Oracle Red Bull Racing

I timori dei piloti sono condivisi anche dai dirigenti del team. “Non possiamo giocare con i nostri punti di forza a Monaco. Chi è davanti fa il passo“, ha spiegato Helmut Marko che ha rincarato la dose: “Il degrado gomma non sarà decisivo. Non ci sono rettilinei dove entra in gioco il nostro vantaggio in velocità. Il maggior vantaggio di Aston Martin è il riscaldamento delle gomme, penso che possa essere decisivo in qualifica. Alonso è sempre bravo. Se hanno un buon weekend dove sono davanti in qualifica, lui è sicuramente un candidato alla vittoria“.

Pretattica o concreti timori? Lo scopriremo presto, forse sin dal secondo turno di prove libere che, usualmente, dà qualche indicazione più probante sullo stato dei valori in pista. Di certo Red Bull non intende giocare in difesa e Verstappen, dopo lo smacco dell’anno scorso che causò qualche problema all’interno del team, vorrà avere la meglio su Perez per allargare ulteriormente la forbice di punti che ad ora è ancora abbastanza ristretta.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Oracle Red Bull Racing

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