lunedì, Ottobre 7, 2024

Mercedes: l’innaturale empatia verso Carlos Sainz

Le alleanze in F1 difficilmente esistono. Mercedes “difende” Sainz, ad esempio, se capisce che in un prossimo futuro il “trattamento negativo” nei confronti del Cavallino Rampante potrebbe nuocere anche al team di Brackley. Il parallelo provocatorio non è stato fatto a caso, perché effettivamente Toto Wolff, team principal della squadra tedesca, torna sul caso Las Vegas. Parliamo del l’inopportuno tombino che venerdì pomeriggio in Nevada ha sfasciato la SF-23 numero 55.

Oltre il danno la beffa, usando una frase fatta, in quanto aggiustare la vettura italiana è costato una bella penalità. Parliamo di una sanzione che di riflesso ha pregiudicato fortemente il risultato dello spagnolo nell’arco del fine settimana. Una condizione limitante che ha negato diversi punti nel campionato costruttori alla scuderia di Maranello. Tirando le somme, possiamo dire che il “solo” terzo posto nel mondiale costruttori conquistato dalla Ferrari in parte è dovuto a questo.

Mercedes Sainz
Il momento in cui Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) impatta il tombino, Gp Las Vegas 2023

Mercedes è stata pertanto favorita dalla situazione? Decisamente Sì. Senza questo grattacapo, con ogni probabilità la somma dei punti racimolati dalle vetture total black nel corso dell’anno non sarebbe stata sufficiente per acciuffare la seconda piazza nella classifica finale. La sfortuna in questo caso ha fatto il suo corso prendendo di mira la rossa. Tutto vero. La Federazione Internazionale non aveva il potere di cambiare le cose grazie al corpo normativo.


Gp Las Vegas 2023: il problema di Sainz favorisce Mercedes. Wolff poteva pure non commentare

Le regole parlano chiaro: gli eventi di forza maggiore non possono essere “risarciti”. Il motivo è semplice: scoraggiare chi cerca di trarre vantaggio da una situazione del genere. A rigor di logica non possiamo definire del tutto errato il provvedimento. Ciononostante, forse, se si potessero diversificare i vari casi tramite un’analisi dell’accaduto, si potrebbe ottenere il medesimo risultato senza punire oltre modo un pilota e di riflesso la sua scuderia.

Per farlo servirebbero tempo e risorse che la FIA ha deciso di destinare ad altro. Di riflesso, per quanto lampante possa essere il danno provocato ingiustamente a una vettura, la possibile compensazione da parte dell’ente normativo della F1 non arriverà mai. In altre parole, spicce: se si rompe la macchina per colpa della pista e sei costretto a cambiare delle componenti per continuare a competere durante il week end, ti becchi la sanzione tanto ben che mai. Punto.

“Tornando al passato”, fp1 di Las Vegas dello scorso novembre, Ferrari ha mostrato tutta la propria indignazione. Vasseur non ha usato mezzi termini e ha fatto la voce grossa. Risultato? Assieme a Wolff che pure lui aveva usato parole non appropriate rispondendo alla provocazione di un giornalista, il francese è stato interrogato per capire se la sua condotta avesse leso la FIA e conseguentemente l’opinione pubblica. Il tutto si è concluso con una semplice strigliata.

Mercedes Sainz
il sorriso di Toto Wolff (Mercedes AMG F1 Team) – Gp Inghilterra 2023

Il co-proprietario Mercedes commenta la vicenda che ha favorito il suo team, sostenendo come il fatto in questione vada necessariamente definito ingiusto. Lo afferma da ex pilota, convinto che d’ora in avanti le regole dovrebbero cambiare. Tuttavia sostiene che la forza maggiore sia una causa assai complicata da verificare, realizzando alcuni esempi di situazioni ipotetiche difficili da mettere sotto giudizio.

Per questo suggerisce uno studio approfondito del regolamento per modificarlo. Diverse cose sono certe in questa storia. La prima riguarda la poca voglia della FIA nel dedicare tempo utile a casistiche del genere. Molto più semplice chiudere il discorso forti di un regolamento dittatoriale che non lascia spazio alcuno alle interpretazioni. La seconda riguarda il team modenese e la sua posizione assai debole all’interno della F1.

Sì perché in una situazione del genere, quando ci sono in ballo milioni di euro e un risultato sportivo mancato che di fatto toglie reputazione e immagine, qualcosa di più si poteva fare solo se il peso politico della scuderia italiana esistesse. Terzo e ultimo tema la “faccia di tolla” di Toto, che prima difende gli organizzatori del Gran Premio scagliandosi contro i media e poi, una volta beneficiato indirettamente della situazione, “empatizza” con Ferrari. Bene ma non benissimo, insomma…


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: F1 Mercedes AMG F1 Team

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