lunedì, Dicembre 9, 2024

F1|Ferrari, upgrade “doppio profitto”: sblocco prestazione inespressa, resa nuovi aggiornamenti

Nel contesto della F1 targata 2024, Ferrari si trova immersa in una stagione caratterizzata dall’eco delle audaci strategie avviate nella precedente campagna agonistica, le quali, finalmente, cominciano a fornire i primi riscontri. In tanti avevano criticato Vasseur. Un “tappabuchi” era stato definito, in attea che un vero manager scafato ed esperto di gestione al top approdasse a Maranello. E invece John Elkann ha puntato secco su francese. Ha fatto bene, a quanto pare, visto che tutte le “promesse” fatte sino ad ora sono state mantenute. Il lavoro da realizzare è ancora tanto, non va certo dimenticato. Tuttavia la strada intrapresa è quella corretta.

In questo contesto è imperativo tenere a mente un aspetto cruciale. Lasciarsi trasportare troppo dalla fantasia e nutrire bramosie eccessive può rivelarsi controproducente. Indossare un manto di pressione sproporzionata, oltre a quella necessaria, può infliggere danni ben maggiori di quanto si creda possibile. Fomentare l’onda dell’ambizione con la pretesa di cavalcare costantemente il top del sogno si rivela, alla fine, un futile esercizio. Vasseur lo sa e ne ha fatto un dogma. Dottrina che al momento aleggia all’interno della gestione sportiva, dove le menti pensanti al lavoro mostrano un atteggiamento scevro da vivide fantasie.

Proprio per questo la fattualità abita Ferrari. Un team che attualmente è capace di capire e capirsi, fattore cruciale in F1 per continuare a percorrere la curva di apprendimento senza intoppi. Il tema gomme rappresenta l’esempio più lampante di quanto detto. Leclerc lo ha riassunto molto bene, ieri, nelle sue ultime dichiarazioni. Parole che fanno riflettere su più aspetti. Il monegasco arriva in Via Abetone Inferiore 4 nella stagione 2019. Dalla sua esperienza sa bene come la qualifica ha comunque sempre fornito un certo grado di soddisfazione, anche nelle stagioni più nefaste.

F1 Ferrari
il sorriso di Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) all’interno del garage – Gp Giappone 2024

Mentre al contrario in gara il fattore pneumatici ha recitato costantemente il ruolo di guastafeste, rovinando gran parte del lavoro svolto al sabato. Ecco perché il mondiale 2024, senza dubbio, per il ferrarista è l’inizio del campionato più proficuo sotto questo aspetto fondamentale in F1: l’amministrazione degli pneumatici. In tutto questo gran parte del merito va alla vettura. I provvedimenti aero-meccanici hanno corretto la tenza a divorare le gomme della SF-23 e, di conseguenza, poter accedere alla prestazione della vettura durante la corsa non è più utopia, per fortuna.


F1|Ferrari: l’amministrazione gomme per ottimizzare il tratto distintivo della SF-24

Sebbene Leclerc abbia sottolineato i meriti dei tecnici di F1 nel fornire un tratto distintivo importante alla rossa 2024, la naturale amministrazione delle mescole dovuta alla bontà degli schemi sospensivi sommata all’effettività della struttura vorticosa della SF-24, il lavoro dei “due Carlo” per esaltare questa caratteristica senza dubbio fa presenza. Lo abbiamo descritto a più riprese nelle varie analisi on-board, strumento eccezionale per entrare con un balzo “a piè pari” nelle comunicazioni tra pilota e ingegnere di pista. Per questo possiamo ribadire con certezza l’accuratezza con la quale i ferraristi gestiscono la vita dello pneumatico durante le primissime fasi.

Una “slow intro” per immettere un quantitativo idoneo di energia sulle coperture, senza fretta, necessario a portare la temperature corretta su ambedue gli assi delle F1. All’interno di tale contesto vengono utilizzare diverse impostazioni pre-mappate che forniscono un aiuto importante. Nel frattempo i piloti si incaricano di alzare il piede abbassando le velocità a centro curva in quelle pieghe che andrebbero a creare sforzi eccessivi sulle mescole di fatto compromettendo il set. Quando l’operazione è portata a termine (a seconda del compound e della pista le tornate sono diverse) arriva un semplice comando “Tyre are ready“.

F1 Ferrari
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della SF-24 durante il lunghissimo primo stint con le Medium – Gp Giappone 2024

Si tratta di un messaggio che offre la possibilità di spingere con uniformità sulle gomme, per sfruttare un potenziale più alto della vettura e di riflesso abbassare il lap-time delle rosse. Ovviamente con una visione più ampia dimenticare la gestione delle “calzature” non è possibile, specie se la necessità di allungare il long-run vige per mere situazioni strategiche. Al contrario quando lo stint sta per volgere al termine o l’esigenza lo richiede, possono arrivare delle comunicazioni del tipo: “head down and push” oppure “All you have” che di fatto invitano Sainz e Leclerc a dare tutto senza preoccuparsi del tyre management.

In ultima istanza facciamo un esempio che tra le altre cose ci fornisce la possibilità di capire la competitività della Ferrari in gara. Nell’ultimo terzo del Gran Premio del Giappone, di fatti, il team italiano si è giocato il punticino addizionale per il giro veloce con Max Verstappen. Osserviamo la telemetria, un compare tra la best performance della SF-24 (Sainz) e quella ottenuta dall’olandese. Sino all’ultima piega del tracciato nipponico il gap tra i due è praticamente a zero. Lo spagnolo perde la possibilità di conquistare il punticino addizionale proprio alla chicane 16-17.

Parliamo di un decimo e mezzo “lasciato per strada” in uscita dal cambio di direzione dove la SF-24 mostra una trazione inferiore rispetto alla RB20. Medesimo scenario osservato in qualifica, la vettura italiana è costretta a frenare due volte in ingresso della 16, considerando che in questa fase il posteriore della monoposto con su il Cavallino Rampante era meno stabile, costringendo pertanto l’iberico a pigiare maggiormente il pedale del freno. Questo anche considerando che il madrileño entra più forte in curva sfruttando la solidità del front-end.

F1 Ferrari
telemetria best lap: Sainz vs Verstappen – Gp Giappone 2024

Se da una parte il delta prestazionale prodotto verso fine gara fa ben sperare i tifosi della Ferrari, in quanto la SF-24 non è poi così distante dalla performance della velocissima e per giunta già aggiornata RB20, dall’altra sottolinea come in certi casi, peraltro suggeriti da Adami e Marcos, forse sarebbe meglio sacrificare in parte l’entrata, per poi cercare di lenire le mancanze in accelerazione della rossa nei confronti dei bolidi colorati blue racing. Questo benché l’equilibrio di tale equazione in F1 sia molto sottile e raggiungere e per adesso il team campione del mondo, al di la di tattiche di guida, fornisce ai propri piloti un handling senza dubbio più effettivo.

Tuttavia il momento tanto atteso per vedere il primi aggiornamenti sulla rossa si avvicina. Un lavoro di fino che non è affatto in ritardo. Il gruppo di tecnici diretti da Enrico Cardile ha realizzato un ottimo lavoro che, sulla carta, trasmette tanta fiducia all’interno del gruppo di lavoro. Senza parlare di presunti guadagni cronometrici che come sappiamo sono impossibili da definire e inutili da riportare, il pacchetto di up-date in fase di definizione della rossa, mira altresì a sbloccare un quantitativo di performance già presente sulla SF-24 ancora inespresso. Rendimento che sommato al valore delle migliorie punta a chiudere il gap sulla Red Bull.


Autore:  Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari F1

Telemetria: Marco Iurlandino F1

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