martedì, Maggio 14, 2024

F1|Gp Giappone 2024/Analisi prestazionale: Ferrari SF-24, 0.4″ dalla Red Bull aggiornata

F1: Ferrari torna sulla terra dopo Melbourne. Una SF-24 molto buona che però deve fare i conti con una qualifica deficitaria. Un sabato imperfetto perché il ciclo isteretico delle Pirelli a bando rossa non fa presenza. Fattore che limita le performance in quanto in tale contesto competitivo, accedere al rendimento effettivo della vettura modenese non è stato possibile. Il recupero in gara è di quelli tosti però. Sainz, solido come sempre quest’anno, si prende di forza il podio, terzo in tre gare. Leclerc sceglie e impone una strategia ottima nel primo stint che di fatto lo porta sino alla soglia del podio.

McLaren ha preso un bella paga, così come Mercedes e Aston Martin. Per il resto il dominio della Red Bull continua. Una RB20 aggiornata con fondo e modifiche agli inlet (letter box) vola in Giappone. Un’altra cavalcata semplice semplice anche perché, vale la pena sottolinearlo, a sto giro nessuno gli ha messo pressione. Con un sabato differente il Cavallino Rapante poteva farlo, almeno per non far guidare Max Verstappen con il braccio furi dal finestrino. Ma il mondiale è ancora lunghissimo. Sono infatti ancora 20 i Gran Premi da disputare e la rossa, a Imola, porterà il primo pacchetto di aggiornamenti per avvicinarsi alla vetta.

Prima di cominciare la nostra consueta analisi sulla F1, proponiamo la tabella riassuntiva delle mescole a disposizione dei piloti alla partenza. Ci aiuta a capire anche le strategie scelte, in quanto c’è un numero molto limitato di treni a disposizione. Per lo start la maggior parte dei condecenti ha fatto ricadere la scelta sulla gomma Media. Solo Fernando Alonso tra i top ha utilizzato la gomma Soft, per cercare di recuperare posizioni nei primi giri. Mentre Hamilton è andato sula Hard. In Aston Martin possono permetterselo visto che hanno una buon gestione delle temperature dello pneumatico.


F1|Gp Giappone 2024|1° Stint: Leclerc allunga con la sua Ferrari SF-24 sulla media

Durante la bandiera rossa i team avevano la libertà di scegliere la gomma. Entrambe le Ferrari hanno deciso di montare un’altra mescola Medium nuova di pacca. Le Mercedes invece hanno puntato sull’utilizzo della gomma Hard per tentare un overcut su alcuni piloti. Nei primi giri Verstappen ha cercato subito di costruire un gap di sicurezza. Sainz aveva un distacco complessivo di 9 secondi dall’olandese in 14 giri. Lo spagnolo si è quindi preso ben 6 decimi al giro, nelle fasi iniziali.

Sulla Pirelli a banda gialla il degrado rilevato era più alto del previsto, specie durante la sua prima fase di vita. Parliamo di un aspetto che ha spinto le varie scuderie di a riconsiderare tutte le simulazioni realizzate nel pre gara, in modo da aggiornale con dati più attuali. Nel complesso si è verificato un maggior consumo con l’asfalto molto abrasivo e le temperature in ascesa. Per questo i diversi “tyre model” delle tre mescole sono stati aggiornati.

Quantificando quanto appena detto, confermiamo che Verstappen è stato ancora una volta il benchmark in F1. Nel primo stint Perez girava in media 3 decimi più lento e ciò ha aiutato Max a creare il gap di sicurezza. Sainz è stato il terzo più veloce, per cui già nel primo stint la Ferrari era la seconda forza girando però a 6 decimi dalla RB20 numero 1. A livello di degrado SF-24 e RB20 sono stati allo stesso livello sulla gomma media.


F1|Gp Giappone 2024|2° Stint: Sainz doppia sosta con la Ferrari SF-24, altro set di medie

Al passaggio numero 12 rientra Norris, primo del gruppo di testa a fermarsi. Lo fa molto anticipatamente per passare alla bianca nuova. In questo modo ha bloccato il tentativo di undercut da parte di Sainz, subito dietro. Lo spagnolo della Ferrari si è fermato nella finestra di pit stop corretta, per cui ha fatto rientro al 16esimo giro. All’uscita era dietro a Lando ma dopo alcuni giri è riuscito a trovare il passo per sopravanzarlo. Alla stessa tornata è rientrato anche Perez optando per utilizzare un secondo treno di gomme medie. Questo perché la mescola Hard non dava buoni riscontri sulle due Mercedes.

La scelta del team di F1 con sede a Brackley di utilizzare pneumatici Pirelli a banda bianca per il primo stint, su entrambi i piloti, è stata senza dubbio una scelta disastrosa. Una mescola veramente difficile nel centrare la finestra operativa. Dopo solo 18 giri la gomma anteriore destra di Hamilton era ormai finita. Tutti hanno quindi cercato di evitarla, almeno nei primi due stint. Ovviamente montando due treni di medie nei primi due terzi della gara c’era l’obbligo di utilizzare una mescola diversa, effettuando un’ulteriore sosta ai box. Al giro successivo (17) è rientrato anche Verstappen per passare alla media.

F1 Ferrari SF-24
tempo medio race pace 2° stint – Gp Giappone 2024

Le due W15 hanno addirittura fatto un secondo stint sulla Hard, utilizzando la Medium soltanto nel finale della gara di F1. Nella parte centrale la dura ha funzionato meglio. Guardando la prima tabella che riassume i treni a disposizione delle squadre, vediamo che la scuderia tedesca aveva due bianche nuove e soltanto una media senza giri alle spalle. Motivo per il quale sono stati anche “costretti” a questa strategia. Leclerc ha invece deciso di provare qualcosa di alternativo e di allungare molto il primo stint, in modo da poter spingere maggiormente nella seconda parte della corsa.

Dopo la bandiera rossa ha realizzato una “slow introduction” molto accentuata, in modo da allungare la vita utile della mescola il più possibile. Il passo con cui è rimasto fuori non era niente male, sufficiente per eliminare una sosta e passare direttamente alla Hard. Questa è stata sicuramente un’ottima mossa in casa Ferrari, anche considerando che in Giappone la pitlane è particolarmente lunga e si perde molto tempo a percorrerla. Charles alla fine è rientrato al 27esimo giro per passare alla Hard, mettendoci diversi giri per scaldarla e “attivarla”.

F1 Ferrari SF-24
passo gara – 2° stint – Gp Giappone 2024

Passando ai numeri, in questo caso è stato Leclerc il più veloce, il quale però ha prolungato la sua gara sulla gomma di partenza per 26 giri, potendo poi effettuare un pit stop in meno. La gomma Hard, tuttavia, una volta entrata in temperatura ha lavorato bene sulla SF-24. Le Mercedes in questo caso non sono andate male. Nel secondo stint con la bianca forse hanno capito un po’ meglio come sfruttarle in modo da ottimizzarne la performance.


F1|Gp Giappone 2024|3° Stint: Ferrari mantiene il passo della Red Bull

Allo stesso giro della prima sosta di Leclerc, il britannico Lando Norris è rientrato per il suo secondo cambio gomme. Per il britannico della McLaren un treno di Hard nuove montate sulla McL38. Su due strategie completamente diverse, da questo giro in poi in due piloti di F1 in questione si sono trovati alla pari. Entrambi sullo pneumatico più duro con lo stesso numero di giri.

F1 Ferrari SF-24
tempo medio race pace 3° stint – Gp Giappone 2024

Perez rientra al passaggio 33 per passare alla Hard. Subito dopo rientra anche Verstappen. Il distacco tra i due si assottiglia all’inizio del terzo stint, ma poi rimane costante fino al traguardo. Sainz ha allungato lo stint fermandosi posticipatamente rispetto ai piloti Red Bull. Da li in poi è stato l’unico a tenere il ritmo delle due RB20, riuscendo quindi a guadagnare ben due posizioni importanti: quella su Norris e soprattutto sul compagno di squadra che gli vale il podio.

Osservando la gara nel complesso vediamo che la prima delle due Ferrari ha girato a 4 decimi in media dalla vettura numero 1. Un risultato buono considerando il profilo di energia del tracciato e il degrado che è stato accusato da tutti, in gara. La SF-24 numero 55 un po’ di sovrasterzo in alcune curva, molto leggero, ma nel complesso l’handling era buono. In media Sainz era a solo 1 decimo da Perez.

F1 Ferrari SF-24
passo gara globale – Gp Giappone 2024

Le Red Bull, specialmente quella di Verstappen, ha accusato un po’ di sottosterzo in alcuni frangenti. Anche Norris non era troppo lontano dalle RB20, con un gap che in media era sui 6 decimi per ogni tornata rispetto alla vettura di F1 austriaca, circa due dalla Ferrari. Fa specie pensare che Hamilton nel complesso era allo stesso livello della Ferrari. Peccato per il primo stint sulla gomma Hard.


Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich 

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