martedì, Marzo 19, 2024

Gp Russia 2020-Analisi qualifiche: sale il gap chilometrico Ferrari…

Gp Russia 2020-Analisi qualifiche: sale il gap chilometrico Ferrari…


Sembrava tutto facile per Mercedes ma, le qualifiche non sono andate come il team anglo tedesco si aspettava. Hamilton ha rischiato di essere eliminato in Q2 mentre Bottas ha faticato molto nel portare nella giusta finestra gli pneumatici. Quella di Sochi è una pista che sollecita molto le posteriori portandole facilmente in overheating mentre, le anteriori, faticano ad andare in temperatura. Tutti i team hanno sofferto questo problema compresa Mercedes nonostante l’utilizzo del DAS system.

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Ad Hamilton non è mancata la velocità nel Q2 ma ha dovuto affrontare due contrattempi che potevano costare caro. Il primo tentativo è stato annullato per aver oltrepassato, in curva 18, la riga bianca con tutte le ruote. Il pilota inglese è stato costretto a rientrare ai box per montare un secondo set di gomme medie perché non aveva sufficiente benzina per effettuare un secondo giro veloce.
Nel secondo è stato costretto ad abortire il giro per la bandiera rossa esposta dopo il botto di Vettel. Quando è stata data bandiera verde mancavano poco più di 2 minuti alla bandiera a scacchi e per questo è stato scelto di mandare in pista la vettura 44 con gli pneumatici soft. Con le media sarebbe stato impossibile qualificarsi perché sarebbe stato difficile portarle in finestra visto il tempo che hanno dovuto attendere i piloti prima di uscire dalla corsia dei box.

Questa decisione è stata spiegata anche da Wolff: “Non potevamo schierarci troppo presto nella corsia dei box perché altrimenti avremmo surriscaldato il motore e non saremmo stati in grado di riavviare il motore con l’MGU-K quando era spento. Sarebbe stato troppo rischioso uscire con le gomme medie“. Decisione che è stata approvata anche da Hamilton: “Ho avuto problemi a portare velocemente in temperatura le gomme morbide. In curva 2 ho perso il posteriore della vettura perché le gomme non erano in temperatura. Con le gomme medie sarebbe stato impossibile portare nel giusto range di funzionamento

Nonostante la pole position, Hamilton è molto preoccupato per la gara di domani. Su questo tracciato la prima posizione in partenza  è più uno svantaggio che un vantaggio visto che la distanza tra il punto di start e la prima staccata è di ben 891 metri. Le partenze degli scorsi anni dimostrano che la scia è molto vantaggiosa ed è piuttosto facile farsi scavalcare da chi ti segue. Hamilton potrà sfruttare in un primo momento il vantaggio della gomma soft che al via dovrebbe garantire un extra grip rispetto alla media che utilizzeranno Bottas e Verstappen.

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Ritornando ad analizzare le qualifiche il Q3 è stato una vera e propria formalità per Hamilton che ha conquistato piuttosto agevolmente la prima posizione. Bottas ha rimediato un distacco di oltre 6 decimi e si è fatto scavalcare anche da Verstappen che grazie ad un ottimo secondo tentativo è riuscito a scavalcare il pilota finlandese. Bottas a fine qualifiche non era contento della sua prestazione ma è stato onesto dicendo che non sarebbe mai riuscito ad eguagliare il giro di Hamilton.  Nonostante la terza posizione le sue chance di vincere la corsa sono ancora piuttosto alte visto che, insieme a Verstappen, è l’unico che potrà utilizzare il compound medio al via. Proprio le gomme creano preoccupazione in Hamilton che per i motivi sopra descritti dovrà scattare al via con le soft. Secondo Pirelli sarà piuttosto difficile terminare la gara con un singolo pit stop partendo con le soft. Anche gli strateghi concordano con Pirelli e indicano come strategia più veloce quella con medie al via e hard fino alla bandiera a scacchi. A Sochi si perde molto tempo con il pit stop perché la corsia box è molto lunga e la velocità massima consentiva è di soli 60 km/h.

Pirelli, dai dati raccolti in questi giorni,  prevede che le gomme morbide avranno una durata di circa 15 giri ma potrebbero durare qualche giro in più se il pilota le gestirà attentamente nei primi giri. La gestione potrebbe essere un’arma a doppio taglio per Hamilton che non spingendo al massimo nei primi giri non riuscirebbe a creare  un gap sufficiente e rischiando di  ritrovarsi nel traffico dopo la sua sosta. Proprio per questo non è da escludere una gara a doppia sosta per Hamilton che però dovrà fare i conti anche con i set di gomme a disposizione visto che non potrà disporre di gomme medie nuove. La sua potrebbe essere una gara con soft, hard, soft o soft, hard, media usata.

In casa Ferrari la speranza era quella di riuscire a portare almeno una delle due vetture tra i top 10. Ancora una volta non ci sono riusciti con Vettel che si è dovuto accontentare della posizione 15 e Leclerc della P11. Il pilota monegasco sembrava avere il passo per riuscire a qualificarsi nel Q3 ma, il muretto, lo ha mal informato del tempo che mancava alla bandiera a scacchi e questo lo ha costretto a non prendere lo spazio necessario su Kvyat. Così facendo ha ben sfruttato la scia del pilota russo nel primo settore ma poi è stato costretto ad abortire il giro perché rallentato dall’AlphaTauri. Leclerc ha destato segnali di nervosismo e anche davanti alle telecamere non ha nascosto il suo disappunto: “Mi hanno detto che avevo Ocon alle spalle a circa 1 o 2″ da me, invece penso che fosse più indietro, penso che avessi più margine. Ora sono arrabbiato, tutto è ancora fresco. Devo calmarmi e la gara è domani, la gara è dove si assegneranno punti. Però per me è un weekend difficile, sino alle prove ufficiali non avevo guidato bene, poi ho iniziato a trovare il ritmo proprio nelle qualifiche. Però non sono riuscito a mostrare il potenziale della macchina e mi dispiace.  Scegliere le gomme per domani non penso possa essere un grande vantaggio. Diciamo che avrei preferito partire ottavo senza la scelta gomme. Ora dovremo massimizzare ciò che abbiamo a livello di potenziale”.

Per Vettel, invece, le qualifiche sono finite quando è andato a sbattere la sua SF1000 in uscita dalla curva 4. Per il pilota tedesco il 2020 è una delle suo peggiori stagioni in Formula 1 visto che per la settima volta su dieci qualifiche non è riuscito a qualificarsi tra i primi dieci. Il pilota tedesco, al termine delle qualifiche, è parso piuttosto dispiaciuto dell’accaduto anche perché aveva un buon feeling con la macchina: “Purtroppo ho perso il controllo della monoposto. Già in Curva 2 avevo perso la macchina e in Curva 4 l’ho persa di nuovo. Non sono più riuscito a riprenderne il controllo. La macchina mi piaceva di più in questo weekend. In qualifica però stavo faticando, specialmente nel primo settore. Ho cercato ovviamente di prendere più rischi ed è finita com’è finita. Non sono contento, ovviamente, ma se devo comparare le qualifiche con le Libere 3 di questa mattina, nelle prove ufficiali ho faticato di più“.

Se analizziamo queste qualifiche e le confrontiamo con quelle della scorsa stagione possiamo trarre un risultato molto importante che mette in evidenza, per l’ennesima volta, quanto i motorizzati Ferrari abbiano perso in potenza massima rispetto al 2019. Gli unici team che non sono riusciti a migliorare i tempi dello scorso anno sono stati Ferrari, Alfa Romeo e Haas. La Scuderia Ferrari è riuscita addirittura a fare peggio di ben 1,6s.

Gp Russia 2020-Analisi qualifiche: sale il gap chilometrico Ferrari...

Se ci focalizziamo sul distacco chilometrico nei confronti di Mercedes non si notano i miglioramenti che i tecnici si attendevano con l’introduzione degli ultimi sviluppi.

Gp Russia 2020-Analisi qualifiche: sale il gap chilometrico Ferrari...

Anche l’introduzione della mappatura unica non ha dato nessun tipo di vantaggio al team di Maranello. Nelle prime 7 gare il gap nei confronti di Mercedes è stato di 257 millesimi al chilometro. Dal Gp di Monza con l’introduzione della mappatura unica il gap non è sceso. Anzi, è salito leggermente portandosi a 262 millesimi a chilometro.

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Tra i team di centro classifica da segnalare l’ottima prestazione di Perez con il quarto tempo e quella del team Renault che è riuscito a qualificare Ricciardo al quinto posto ed Ocon al settimo posto. Sarà una gara molto importante per il team transalpino che avrà l’occasione di raccogliere punti impostanti per cercare di scavalcare la Ferrari nella classifica costruttori.

Per Ricciardo la qualifica è stata positiva anche se, vedendo il risultato del Q2, poteva ambire a qualcosa di più ma, in Q3, non è riuscito a ripetere l’ottimo tempo realizzato nella precedente sessione. Il fattore determinate è stato il range di funzionamento degli pneumatici che, specialmente nel primo tratto di pista, non era ottimale.  Nonostante questo, il pilota australiano era molto felice della sua prestazione: “Il mio giro in Q2 è stato davvero vicino alla perfezione. Sapevo che sarebbe stato difficile ripeterlo in Q3”.

Anche Perez punta ad un ottimo risultato in gara: Il podio non sarà facile da raggiungere. Ma in partenza può succedere di tutto. Se facciamo una buona partenza e poi gestiamo in modo ottimale le gomme possiamo certamente lottare per un risultato molto importante.


Autore e grafici: Cristiano Sponton – @csponton

Foto: Formula Uno – Ferrari

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