sabato, Ottobre 12, 2024

Analisi velocistica Bahrain 2021: ecco come i team hanno gestito l’ibrido

Analisi velocistica Bahrain 2021: ecco come i team hanno gestito l’ibrido


Attese rispettate. Finalmente il team di Milton Keynes è partito a razzo. Lo ha fatto mantenendo le promesse elargite durante i test pre stagionali. La vettura austriaca aveva stupito un po’ tutti per la grande solidità. Ma la paura che potesse ancora una volta sgasarsi come una bibita al sole nel confronto in pista con sua maestà Mercedes era più che lecita. E invece no. Il primo appuntamento iridato ha confermato la bontà del progetto RB16B. Poco importa se la vittoria non è arrivata. D’altronde è sfuggita per un soffio e solo per una strategia quantomeno discutibile. D’accodo la sconfitta brucia. Ma la consapevolezza di poter lottare a tu per tu con il sette volte campione del mondo tirerà su il morale a Newey e compagni.

Anteriore molto preciso, retrotreno incollato alla pista e una PU Honda “size ero” (leggi qui per saperne di più) che ha finalmente raggiunto la piena maturità. Resta solo qualche dubbio sull’affidabilità, ma il know how racimolato dai nipponici durante le annate buie ha finalmente offerto i propri frutti prelibati. A questo va sommato la spropositata quantità di talento che vive nelle mani di Verstappen, accompagnata dall’esperienza del neo “Redbulliano” Sergio Perez. Pilota nella piena maturità professionale. Rapido. Costante. Tosto. Pronto a supportare, e perché no a sfidare il proprio compagno di squadra, completa un attacco a due punte che nutre un obiettivo chiaro: scardinare lo strapotere Mercedes.

Analisi velocistica Bahrain 2021

Arrivare in alto non è mai semplice. La curva di apprendimento è spesso più estesa di quanto programmato. Nel caso McLaren, uscire dall’oblio nel quale il team di Woking era scivolato è stato difficile. Disegnata con accuratezza estrema da Andreas Seidl, la parabola scoscesa verso l’alto ha cancellato l’anonimato che abbracciava la storica scuderia britannica. Il duro lavoro di riorganizzazione ha pagato. Allo stato attuale delle cose, dopo un 2020 che ha consegnato la medaglia dedicata al migliore degli altri nelle mani di Zac Brown, la vettura color papaya punta ancora più in alto. Il trapianto del propulsore Mercedes funziona. 

Non era facile adattare alla meccanica tedesca una vettura pensata e disegnata sul motore Renault. Ma approfittando del paragrafo 22.08.06 del regolamento tecnico, il team inglese potuto metter mano pesantemente sul progetto della vettura, andando ben oltre le modifiche consentite dalla sola spesa dei due gettoni concessi dalla FIA. Telaio, sistema di raffreddamento e parte dell’elettronica sono pertanto stati rivisti. Osservando il rendimento della MCL35M in Bahrain possiamo dire un maniera corretta. 

Analisi velocistica Bahrain 2021

Come per Mercedes, la stagione della nuovissima Aston Martin è nata con qualche problemino di troppo. Ma se il teamdi Brackley, malgrado i vari grattacapi che attualmente “tormentano” gli ingegneri anglo tedeschi (leggi qui per saperne di più), può definirsi senza dubbio soddisfatto per la vittoria acciuffata da Lewis Hamilton, a Silverstone l’umore è ben diverso. Intendiamoci… la AMR21 resta una monoposto con un alto potenziale. E potrà indubbiamente crescere nella arco della stagione, cercando di migliorare i peraltro ottimi risultati ottenuti nel mondiale scorso.

Tuttavia, le nuove norme vigenti intervenute sulla zona posteriore del fondo scalinato, hanno indiscutibilmente complicato la vita ai tecnici vestiti dall’elegante British racing green. Per questa semplice ragione, allo stato attuale delle cose il lavoro di messa a punto sulla vettura risulta ancora di difficile interpretazione. Durante il primo round del mondiale 2021, la performance altalenante di Aston Martin ha comunque concesso una grande raccolta dati. Utilissima per presentarsi a Imola con le idee nettamente più chiare.

Analisi velocistica Bahrain 2021

Come per l’analisi realizzata nella giornata di ieri su Ferrari e Mercedes (clicca qui per saperne di più), con i dati raccolti attraverso la telemetria abbiamo realizzato quest’oggi un confronto incrociato triplo. Protagonisti Red BullMcLaren e Aston MartinVerstappen vs Norris vs Stroll. Abbiamo nuovamente analizzato le velocità delle nuove monoposto in relazione alla passata stagione, basandoci sulla qualifica del Gran Premio del Bahrain2020 vs 2021

Osservando le prime tre colonne della tabella, notiamo il delta negativo che le tre vetture soffrono nel rettilineo che porta alla prima staccata. Mentre nel secondo e terzo allungo i dati sono dissimili. Le differenze non vanno ricercate nelle variazioni di carico da un anno all’altro. Se così fosse, i dati seguirebbero una tendenza lineare. Sotto questo aspetto, quindi, va fatto un ragionamento che può aiutarci a capire come il supporto dell’ibrido agisce sulla prestazione nell’arco di una tornata, andando a incidere sulle velocità massime ottenute nei vari punti della pista. Secondo informazioni raccolte parlando con alcuni tecnici dei team di F1sappiamo che le scuderie cercano di spalmare l’energia del sistema ibrido sui vari rettilinei di un tracciato. Questo per ottenere il più basso valore di clipping possibile.

Analisi velocistica Bahrain 2021

Parlando del Bahrain ad esempio, la strategia era quella di dividere l’energia nelle tre rette prese in esame nella tabella. Questa operazione si realizza il venerdì durante le FP1. Quando i piloti scendono in pista effettuano diversi test sull’ibrido, provando numerose configurazioni per calibrare il sistema. Solo alla fine della prima giornata di pista gli ingegneri scelgono il modello più efficiente, che poi si porteranno dietro per il resto del fine settimana. Per questo, perdere alcuni Km/h in determinati punti per guadagnare in altri, favorisce l’innalzamento della prestazione totale. Nel caso di Sakhir inoltre, dobbiamo tenere presente il forte vento proveniente dal quadrante nord orientale che soffiava in senso opposto rispetto alla retta principale. Disturbando l’aerodinamica delle monoposto, ha inciso negativamente sulle velocità punta.

Tenendo ben presente la considerazione appena snocciolata, passiamo ora al confronto tra i vari team. La nuova power Mercedes ha offerto una generosa mancia di cavalli a McLaren. La monoposto color papaya ha guadagnato 12 kmh di velocità punta nell’arco del giro rispetto al 2020. Come testimoniano i dati raccolti nella tabella, per il progetto MCL35M i tecnici di Woking hanno puntato molto sull’efficienza “trascurando” le velocità in curva. Aspettando conferme per avere un giudizio più probante, sembra che la vettura britannica possa fare veramente bene sulle piste dove serve molta efficienza, e forse soffrire un pelo nei tracciati dove la downforce ricopre un ruolo più determinante. Imola sarà un bel banco di prova per loro.

Approccio totalmente differente per Aston Martin. I tecnici di Silverstone, consapevoli che le nuove norme sul fondo scalinato avrebbero inciso non poco sulla spinta verticale generata, hanno concepito una vettura con un drag superiore pagando in velocità punta. Come abbiamo visto per Ferrari (leggi qui l’analisi on board) , rispetto al 2020 anche la AMR21 migliora il proprio rendimento nelle curve lente. Mentre in quelle medio veloci, riesce a contenere le perdite rispetto ai competitors presi in esame. Il potenziale per scalare la classifica e lottare al vertice del midfield c’è. Si tratta solo di sbloccarlo.

Concludiamo con Red Bull, al momento la formula uno più prestazionale del Circus. Paragonata a Mercedes, la RB16B è la vettura che ha recuperato più rapidità sul dritto. Mentre nelle curve lente e medio veloci, è riuscita a limitare la perdita di velocità in percorrenza. Resta da capire come si comporterà in piste più probanti dal punto di vista aerodinamico, vero fiore all’occhiello dei progetti targati Adrian Newey.

Il mondiale è iniziato nel migliore dei modi. Un duello palpitante all’ultima curva per la vittoria e un equilibrio nel resto del gruppone che fa ben sperare. Malgrado in molti dessero per spacciato il campionato del mondo di Formula Uno 2021, in realtà alcuni valori porrebbero dar vita a battaglie inaspettate…


Autori:  Alessandro Arcari – @berrageiz e Cristiano Sponton – @csponton

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