domenica, Ottobre 13, 2024

Essere Ferrari: la dura legge del rosso

EssereFerrari: la dura legge del rosso


Rosso come Ferrari, come fuoco, come ardore. Un colore che infiamma, indipendentemente dalla pioggia di Imola. Ma rosso è anche il colore di una bandiera crudele, che annuncia il disastro, che segnala la fine. Un brutto presagio che fa sussultare ogni pilota sotto al casco, il timore ancestrale del rischio che prende forma, talvolta corpo, nel disastro di monoposto squarciate. Per fortuna non domenica, quando lo spaventoso incidente che l’ha provocata si è risolto senza esigere un sanguinoso tributo. Nessuna goccia rossa a terra, solo la veste purpurea dell’ira, amplificata dall’adrenalina.

Il contatto tra Russell e Bottas è di quelli che lasciano sgomenti, per la velocità a cui è avvenuto (si parla di 307 km/h) e per la violenza dell’impatto. Il rosso è la logica conseguenza: è necessario fermare la gara al fine di ripulire la pista dai detriti. Lo stop arriva al giro 34, quando Charles Leclerc si trovava in seconda posizione. Il monegasco sentiva il profumo del podio, lo avvertiva come una fragranza lontana, ma perfettamente distinta all’interno della solida cappa di aria umida. Il freddo pungente e il vento trasportavano l’aroma dell’impresa, lo rendevano tangibile. Se ne poteva già inebriare.

Essere Ferrari
Charles Leclerc in azione a Imola

Poi di colpo il vuoto, tutto da ricostruire, sulla scorta di un reset che abbatte il morale. Venticinque minuti di nulla, di attesa, di vuoto. Utili solo per perdersi dietro a pensieri ingombranti, che paiono minare la concentrazione. Il cielo si fa via via meno cupo, la pista più asciutta. Ma il buio scende sulla monoposto di Leclerc, privata dell’audio della radio. Charles non potrà comunicare con il suo ingegnere, potrà farsi ascoltare, ma non gli arriverà la voce di nessuno. Nella solitudine dell’abitacolo il monegasco si trova ad affrontare una lotta spietata alla ripartenza, che avverrà in modalità lanciata. (Per rivivere la gara di Leclerc leggi l’Analisi on board).

La prima posizione di Verstappen fa molta gola, ma occorre andare cauti e non prestare il fianco a un agguerritissimo Norris, che scalpita per insidiarsi a podio, il più in alto possibile. Tre ragazzi arrembanti, tre macchie di colore: blu, rosso, arancio, a ravvivare un momento già fluorescente di suo. Poi accade che Max esiti e che la sua Red Bull vada di traverso. Pochi attimi e l’olandese volante si riprende, mentre Charles si sorprende. Un momento, l’indugio di un battito di ciglia. Ma è quanto basta a Lando per approfittarne e per sferrare l’attacco all’incredula Ferrari. Leclerc deve cedere, anche se poi scalpiterà nel tentativo, vano, di riprendersi il maltolto.

Essere Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari, Stagione 2021

Charles ora vede rosso. Si trova in terza posizione e teoricamente può ancora agguantare quell‘ultimo gradino, tanto utile per siglare la resurrezione ferrarista. Però, là dietro, c’è Hamilton che arriva come una furia. Lewis, colpevole di un errore del tutto inatteso, ora sta facendo il diavolo a quattro per recuperare. Magistrale e ancor più maestoso nel riparare, nel risalire, nel tornare in vetta. La stessa bandiera rossa che affossa le velleità di Leclerc consente al britannico di rimettersi in gioco. Buona sorte, certamente, ma anche spettacolo, perché la rimonta del campione è una dimostrazione di puro talento, di forza, di solidità.

A farne le spese è il povero Charles, che nulla può contro l’indomabile Lewis, contro l’infallibile Mercedes. Leclerc porta a casa la sua medaglia di legno dopo una gara comunque grintosa, dopo una qualifica spettacolare. Il monegasco trova sempre il filo, anche quando la matassa è ingarbugliata, sfodera prestazioni irraggiungibili, considerato il mezzo. Purtroppo il filo rosso di quella bandiera non gli permette di consacrarsi a Imola, di sancire il più atteso dei ritorni. L’appuntamento con il podio è rimandato a data da destinarsi. Ma almeno non è più un miraggio, perché la Ferrari è cresciuta, come una farfalla in procinto di uscire dal suo bozzolo. E siamo certi che Charles saprà presto farla volare ai piani alti.


Autore: Veronica Vesco – @VeronicagVesco

Foto: Ferrari

Veronica Vesco
Veronica Vesco
Il candore di un foglio bianco che m'invita alla scrittura. Il fragore di una monoposto rossa che accende la mia natura. Due colori tratteggiano il mio profilo fin dall'infanzia. Due colori capaci di accompagnarmi nel tempo, assumendo molteplici tonalità, sfumate dagli eventi della vita. Da una penna a una tastiera. Da un'auto a pedali agli autodromi. Da una laurea in Lettere al primo libro. Sempre nel segno di una Ferrari. Sempre con il sogno di cavalcare le mie passioni.

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