lunedì, Maggio 13, 2024

Analisi on board Leclerc – Gp Spagna 2021: un “noioso” quarto posto…

Per questo gli abbiamo rinnovato il contratto per 5 anni”. Le parole di Mattia Binotto non arrivano a caso. Rispondendo a una pseudo polemica durante la consueta intervista del dopo gara, il team principal della storica scuderia italiana ricorda perché il team di Maranello abbia blindato Charles. Mentre lui, tifoso del Cavallino fino al midollo, ce lo rammenta in pista ogni volta che può. Autore autorevole, in Spagna sfodera l’ennesima prova da top driver. Il ragazzo è un punto fermo dal quale ripartire. Lo sa bene l’eforato Ferrari, che malgrado spesso definisca gli alfieri della Rossa piloti “alla pari”, ha deciso di consegnare sottobanco i gradi da capitano a Leclerc.

In palla sin dal venerdì, il giovane ferrarista ha trovato subito un ottimo feeling con la vettura italiana, dimostrando un passo notevole nelle Fp2 durante le prove high fuel. In qualifica, poi, è riuscito a massimizzare il risultato, malgrado una leggera indecisione in curva 10 che, di fatto, non ha compromesso la sua performance. Una seconda fila, la terza in stagione, che lancia un chiaro messaggio: il talento non è acqua…


Analisi on board Leclerc – Gp Spagna 2021: la numero 16

Spegnere il pit limiter e passare alla mode formation. Poi, a motore acceso, ecco il turbo engagement precedere il bitepoint. Charles, come il suo compagno (leggi qui l’analisi on board di Carlos Sainz), viene informato sulla scelta degli pneumatici effettuata dai competitor: “Tutti sono su Soft, eccetto Kimi che monta le Medium” recita Marcos. Espletate con successo le consuete procedure che anticipano il giro di formazione, il ferrarista mette al corrente il muretto box sulla scelta del flap angle dopo la prima sosta: “M1inus one”. Sono ben 4 i burnout che accompagnano il monegasco sulla quarta casella della griglia. Una aggiustatina ai guanti, K1 acceso e si parte. 

Migliore rispetto a Bottas, lo stacco frizione non consente di sopravanzare il finlandese che, grazie alla potenza del propulsore tedesco, recupera in pochi metri il gap accumulato in partenza. Leclerc prende la scia di Verstappen e viene affiancato in curva 1 da Norris, mantiene giù il piede. La scelta di andare su una traiettoria più esterna in curva 3 premia l’accelerazione della Rossa, in grado di chiudere il sorpasso su Valtteri dopo averlo sverniciato all’esterno. Chapeau… quel che si dice una grande manovra. Tutti, Charles compreso, non nutrivano troppa fiducia nella lotta con la Mercedes, convinti che la numero 77 non avrebbe tardato molto nel restituire il “favore”. Eppure, nonostante l’utilizzo dell’ala mobile, la Freccia Nera non passa.

Il buon rendimento in trazione della SF21 crea un discreto margine in uscita di curva 1. Sufficiente per tenere dietro la vettura di Brackley, con l’aiuto della solita configurazione K1 + Soc 8, utile per massimizzare l’utilizzo dell’ibrido. Nel mentre, arriva la prima comunicazione gara del monegasco. Il segnale radio è debole. Per questo, viene chiesto a Xavi di alzare il tono della propria voce, parlando esclusivamente nel rettilineo principale.

Al giro numero nove viene esposta una doppia bandiera gialla, che si trasforma in Safety Car qualche secondo più tardi. Marcos avvisa Leclerc e lo esorta a proseguire in pista senza prendere in considerazione un’eventuale sosta. Per contro, questa volta con tono deciso, viene chiesto all’ingegnere spagnolo di alzare il volume della propria voce. Xavi “obbedisce” efa sapere che, tranne Giovinazzi, nessun pilota ha preso la corsia box. Successivamente, dopo una breve pausa, si complimenta per il buon lavoro svolto sugli pneumatici. Sono necessarie solo due tornate per recuperare la monoposto di Tsunoda, che appieda il giapponesino in curva 10 a causa di un problema legato alla PU. La Mercedes rossa spegne le luci e Bernd Mayländer lascia spazio ai piloti alla fine del decimo giro. 

K2 acceso, la numero 16 non si fa sorprendere dallo strappo. Il ferrarista resta molto vicino a Lewis e sfrutta alla grande la scia in rettilineo. Così facendo, le velleità di guerra lanciate da Bottas vengono rispedite al mittente. Benché il ritmo di Leclerc sia ben lontano da quello dei primi due, risulta comunque sufficiente per tenere dietro l’ex Williams. Dopo aver suggerito l’utilizzo del toggle sinistro in curva 5 per cambiare il valore del differenziale, arriva la prima comunicazione riguardante la strategia. Xavi rende nota l’intenzione del muretto box italiano, convinto che il Plan B possa essere una buona opzione. 

Il pilota del Principato ci pensa su per una manciata di secondi e, mentre Marcos autorizza una mappatura ibrida più spinta, Charles chiede di tenere a mente anche il Plan C. Quattro curve più tardi ancora radio, ancora Xavi. Lo spagnolo esige una guida meno aggressiva nel settore centrale, per cercare di preservare le mescole nel curvone ad alta velocità di percorrenza (T9) che porta alla seconda zona Drs. La concentrazione di Leclerc per tenere dietro Bottas è massima. Lo si intuisce quando il ferrarista fa sapere di non essere interessato ai lap time di Ricciardo, che veleggia a dieci secondi di distanza dalla Mercedes di Valtteri.

In questa fase, le comunicazioni radio si intensificano e le mescole della Rossa finiscono sotto la lente di ingrandimento. Dopo una modifica al Multifunction relativa ai compound, arriva il primo tyre phase update della gara, per accedere a tutti i valori riguardanti gli pneumatici. Mentre qualche chilometro più tardi, constatando la buona competitività della vettura italiana, il muretto sceglie di passare alla strategia indicata precedentemente dal monegasco: Plan C.

Una manciata di chilometri e si torna a parlare di Ricciardo. Le indicazioni elargite sull’australiano proprio non vanno giù al ferrarista. L’ex Alfa Romeo si interroga su tali info così insistenti e chiede nuovamente che non gli vengano più dati i riferimenti sul ritmo di Daniel. Alla tornata numero 27, Charles viene messo al corrente che lo stop per il cambio gomme arriverà entro i prossimi 4 giri.

Al contrario di Ricciardo, Leclerc ritiene Perez un avversario diretto. Per questa ragione, vuole le informazioni sul messicano che, il giro successivo, effettua la sua prima sosta. Di lì a poco, il monegasco lascia un feedback sugli pneumatici: la condizione dell’anteriore sinistra, benché non sia pessima, resta comunque critica. Marcos non lo lascia nemmeno finire e, tramite una comunicazione cifrata, chiama la sosta ai box.

Sono circa 2,3 i secondi impiegati dai meccanici della Ferrari per montare un treno di Medium nuove di trinca. Al 29esimo giro, Leclerc torna in pista in quarta posizione. Bottas aveva “pittato” in precedenza e, grazie ad un ritmo nettamente superiore, prende agevolmente la posizione sulla numero 16. Marcos si apre in radio per sottolineare l’importanza dell’amministrazione dei compound. L’idea, salvo eventuali imprevisti, è quella di andare fino in fondo con le Pirelli a banda gialla senza effettuare nessun’altra sosta. Dopo un paio di commenti che riguardano i lap time dei diretti avversari, il ferrarista fa sapere di entrare in gestione gara. La prima parte del secondo stint non offre particolari emozioni. Nelle successive tornate, il cittadino più veloce di Monaco effettua diversi cambi sui manettini secondari per amministrare la PU, oltre ai consueti suggerimenti relativi a brake balance e differenziale. 

Analisi On board Leclerc - Gp Spagna 2021

In free air, la Rossa gira più rapida di Ricciardo che accumula un gap di circa 15 secondi sulla SF21. Mentre Perez, pur avendo a disposizione una Red Bull, al momento non passa l’australiano della McLaren. Quando ci riesce, il suo ritmo non è sufficientemente buono per recuperare terreno sulla Ferrari. Nell’arco di una decina di giri, infatti, Checo rosicchia solamente un paio di secondi alla monoposto italiana, con il distacco tra i due che resta abbondantemente sopra i 13 secondi. Xavi si apre in radio e si complimenta per l’ottimo lavoro svolto. Nel frattempo, autore di una seconda sosta, Bottas era finito nuovamente alle spalle del ferrarista. Questa volta, però, Charles nulla può contro il ritmo indiavolato del finlandese. A tal proposito Marcos ordina di non perdere tempo con la vettura tedesca, lasciandola passare una volta giunta negli scarichi della Ferrari.

Analisi On board Leclerc - Gp Spagna 2021

Conscio della situazione, Leclerc non fa una piega e, al giro 57, apre la porta alla Mercedes numero 77 che passa all’esterno di curva 1. La concentrazione di Charles continua ad essere molto alta, tanto che arriva a chiedere di “essere lasciato perdere” in radio d’ora in avanti. L’ultima emozione, se così la possiamo definire, arriva al giro 59. La seconda sosta di Perez regala quello che si può definire un free pit stop. Xavi mette al corrente il monegasco della situazione. Lo spagnolo chiarisce il perché di tale chiamata, sottolineando come nessun rischio verrà corso.

Un pelo più lunga della precedente, l’operazione tramite la quale i meccanici in rosso montano un treno di scrub Soft, va comunque a buon fine. Rientrata in pista con un gap di 11 secondi su Perez, la Rossa è in grado di tenere a bada la Red Bull del messicano. Nelle restanti sei tornate non succederà più niente. Qualche chilometro prima di tagliare il traguardo, Leclerc chiede lumi sul giro veloce e ben presto si rende conto come l’18.1 marcato da Verstappen non sia affatto alla portata della sua SF21.

Definita dallo stesso Leclerc un pò noiosa, la gara del giovane pilota è davvero super. Tenere dietro per tutto il primo stint una Mercedes e arrivare davanti ad una Red Bull con la numero 16, infatti, non è cosa da poco. Rispetto alla passata stagione, si nota una maturità in gara ancora superiore, che permette al monegasco di gestire agevolmente la monoposto in tutte le fasi delle corsa. 

Nel giro di rientro, nessuno escluso, tutti i commissari vengono salutati da Charles


Autore: Alessandro Arcari – @BerrageizF1

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